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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05012023-183638


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FANCELLO, LORENZO
URN
etd-05012023-183638
Titolo
Le radici della modernità: Hobbes e Gassendi
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Masala, Antonio
relatore Prof. Cubeddu, Raimondo
correlatore Prof. Paoletti, Giovanni
Parole chiave
  • Bayle
  • epicureanism
  • Epicurus
  • Gassendi
  • Hayek
  • Hobbes
  • Leviathan
  • modern philosophy
  • political philosophy
  • Strauss
Data inizio appello
25/05/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il dibattito sull’origine della modernità, se essa sia frutto di una secolarizzazione o se colga anche, e soprattutto, gli esiti di un persistente conflitto teologico-politico, hanno spesso glissato su uno dei rapporti che ha maggiormente informato la modernità, nei suoi caratteri e nelle sue variazioni, e la cui considerazione risulta decisiva proprio ai fini di tale dibattito: quello tra Thomas Hobbes e Pierre Gassendi. I due rappresentano il volto moderno dell’epicureismo, una tradizione spesso discosta e quasi sotterranea, che per loro tramite sfocia nella modernità politica, sebbene mutata nei suoi connotati.
A partire da una ricognizione generale delle prerogative e delle risposte classiche al problema politico, consideriamo il ruolo innovativo di Epicuro e della sua filosofia, per poi volgere lo sguardo ai nodi teorici e biografici che consentono un’adeguata misurazione dell’influenza che Gassendi ha avuto su Hobbes. Infine, si è valutata la portata di alcuni aspetti della filosofia politica di entrambi, notando le assonanze – non sempre dichiarate – con la tradizione epicurea e provando a coglierne alcune delle maggiori criticità, ponendo sullo sfondo le osservazioni di Friedrich Von Hayek a proposito del vero individualismo. La speranza è quella di guadagnare al lettore ulteriori elementi di complessità circa il dibattito sulle origini della modernità, mostrando come questa non possa essere letta senza tener presente il decisivo apporto della filosofia epicurea.


The debate on the origin of modernity, whether it is the result of secularisation or whether it also, and above all, captures the outcomes of a persistent theological-political conflict, has often glossed over one of the relationships that has most informed modernity, in its characters and variations, and whose consideration is decisive precisely for the purposes of this debate: the one between Thomas Hobbes and Pierre Gassendi. The two represent the modern face of Epicureanism, an often discordant and almost subterranean tradition, which through them flows into political modernity, albeit changed in its connotations.
Beginning with a general survey of the classical prerogatives and responses to the political problem, we consider the innovative role of Epicurus and his philosophy, and then turn our gaze to the theoretical and biographical nodes that allow an adequate measurement of the influence Gassendi had on Hobbes. Finally, the scope of certain aspects of the political philosophy of both was assessed, noting the assonances - not always declared - with the Epicurean tradition and attempting to grasp some of its major criticisms, setting Friedrich Von Hayek's observations on true individualism in the background. The hope is to gain the reader further elements of complexity about the debate on the origins of modernity, showing how it cannot be read without keeping in mind the decisive contribution of Epicurean philosophy.
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