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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05012023-100051


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BARILE, CHIARA
URN
etd-05012023-100051
Titolo
La vulnerabilità di genere tra esigenze di protezione, strumenti cautelari a tutela della vittima e la scoperta di nuovi protagonismi.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marzaduri, Enrico
Parole chiave
  • centri antiviolenza
  • misure precautelari
  • vulnerabilità
  • violenza di genere
  • persona offesa
  • vittima
  • misure cautelari personali
Data inizio appello
22/05/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L’elaborato si apre esaminando il ruolo che la persona offesa assume all’interno del procedimento penale. Dopo aver compiuto una rapida evoluzione storica, l’attenzione si concentra sulla disciplina dedicata alla persona offesa nel codice di procedura tutt’ora vigente e sugli strumenti internazionali a essa dedicati, con l’obiettivo di rispondere a un interrogativo di non facile risoluzione: qual è il ruolo da attribuire alla persona offesa all’interno della dinamica procedimentale? Abbiamo realmente assistito a una rivoluzione copernicana in tema di rivalutazione dell’offeso, o quest’ultimo è rimasto, nella pratica, un mero postulante senza diritti? Dal generale si va al particolare, dacché vera protagonista dell’elaborato appare, fin da subito, una particolare sottocategoria di vittima vulnerabile: la vittima di violenza di genere. L’elaborato si pone l’obiettivo di mettere al vaglio gli strumenti protettivi predisposti a tutela della donna vittima di violenza, prescindano essi dall’avvio di un percorso giudiziario o lo abbiano come presupposto; oggetto di analisi, è il costante bilanciamento che deve essere operato tra i diritti dell’imputato e le garanzie della vittima, soprattutto nell’ottica di garantire a quest’ultima un adeguato standard di protezione al fine di rifuggire episodi di vittimizzazione secondaria. Dopo aver doverosamente analizzato, in maniera compiuta, le misure di cui agli artt. 282-bis, 282-ter, 384-bis c.p.p., l’attenzione si sposta sull’universo dei Centri Antiviolenza e sul lavoro da questi compiuto nel percorso della donna di affrancamento dalla violenza e della riconquista della sua capacità di autodeterminarsi.
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