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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-05012017-181912


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DARDANO, VALENTINA
URN
etd-05012017-181912
Titolo
La Messa in Scena della Pace di Aristofane
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Medda, Enrico
correlatore Prof. Taddei, Andrea
Parole chiave
  • ancient greek theatre
  • Aristofane
  • Aristophanes
  • messa in scena
  • Pace
  • Peace
  • staging
  • teatro greco
Data inizio appello
29/05/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
A partire dalla seconda metà dell’800, la nostra percezione del dramma antico è stata profondamente influenzata da un crescente interesse nei confronti dei vari aspetti della performance teatrale. Si sono dunque moltiplicati gli studi intesi a tentare di ricostruire il più possibile questa dimensione, a partire dalla tradizione scoliastica e dalla trattatistica antica, e soprattutto dagli indizi forniti dall’archeologia. Nel caso della Pace di Aristofane, un’opera dalla doppia ambientazione, che richiede oltre a due cambi di scena, anche un momento tecnicamente molto complesso in cui il Coro estrae un imponente idolo della dea Pace da una prigione sotterranea, questo ha condotto ad una proliferazione di teorie diverse e diversissime fra loro. In esse la ricerca di soluzioni di grande effetto ha spesso prevalso sugli indizi forniti dal testo e dalle testimonianze in nostro possesso. Questo lavoro si propone quindi di riesaminare i dati disponibili e stabilire alcuni punti fermi, definendo gli accorgimenti di messa in scena che dobbiamo considerare necessari alla rappresentazione ed altri, auspicabili in base a criteri di economia e fluidità della stessa.

Since the second half of the 18th century, our perception of the ancient drama has been deeply influenced by a growing interest about various aspects of theatrical performance. Studies whose intent was to reconstruct as much as possible this dimension have multiplied, starting from scholiastic tradition, ancient literature and moreover from clues given by archaeology. In a work with a double setting as Aristophanes’ Peace is, which requires two setting changes, adding to a moment where the chorus extracts an enormous idol of the goddess from an underground prison, this led to a multiplying number of theories far different from each other. They focused on reseraching solutions of great theatrical impact, overlooking on the clues given from texts and proofs that we possess. This work wants to re-examine the available data and establish some fundamental points, in order to define the staging precautions that we have to consider necessary to the performance and others, desirables, giving some criteria about the scene’s fluidity and economicity.
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