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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04302015-084440


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
MILAZZO, STELLA
Indirizzo email
stellamil89@gmail.com, s.milazzo1@studenti.unipi.it
URN
etd-04302015-084440
Titolo
Studio fitochimico di Arcytophyllum thymifolium (Ruiz & Pav.)Standl. (Rubiaceae)
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Braca, Alessandra
Parole chiave
  • Cromatografia
  • Estrazione
  • Tecniche spettroscopiche e spettrometriche
  • Metaboliti secondari
  • Isolamento
Data inizio appello
10/06/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Oggetto della presente tesi è lo studio fitochimico delle parti aeree di Arcytophyllum thymifolium (Ruiz & Pav.) Standl., una pianta appartenente alla famiglia delle Rubiaceae, arbustiva o suffruticosa, con foglie piccole e stipulate, originaria dell’Ecuador. Il genere Arcytophyllum consta di 15 specie distribuite soprattutto nelle montagne della Costa Rica e di Panama e nella cordigliera delle Ande dal Venezuela, attraverso la Colombia, l’Ecuador e il Perù fino alla Bolivia.
Lo studio della specie A. thymifolium (Ruiz & Pav.) Standl. si inserisce in un progetto di ricerca volto alla caratterizzazione fitochimica di diverse specie botaniche provenienti dall’Ecuador, fino ad oggi mai indagate. Infatti sono poco noti in letteratura i metaboliti secondari che contraddistinguono le piante del genere Arcytophyllum e pertanto la specie A. thymifolium (Ruiz & Pav.) Standl. è stata studiata perseguendo obiettivi di isolamento e caratterizzazione chimica dei metaboliti secondari in essa contenuti.
L’isolamento e la caratterizzazione chimica dei metaboliti secondari si sono svolti secondo le modalità qui di seguito descritte: le parti aeree sono state essiccate all’aria, macinate e sottoposte a successiva estrazione a temperatura ambiente con solventi a polarità crescente a partire da n-esano, cloroformio, cloroformio-metanolo e metanolo.
Sono stati presi in considerazione ed analizzati gli estratti cloroformico (RC) e metanolico (RM).
Il residuo cloroformico è stato sottoposto a cromatografia su colonna di gel di silice usando il sistema di purificazione flash Biotage® Isolera™ Spektra, giungendo alla purificazione di una cumarina (composto 1). In seguito le frazioni di interesse ottenute sono state separate tramite cromatografia ad alta pressione su fase inversa RP-HPLC e una di queste frazioni è stata sottoposta anche a HPCPC (High Performance Centrifugal Partition Chromatography). Si è così giunti alla purificazione di 6 cumarine (composti 2, 5, 6, 8, 9, 10), due delle quali risultano essere nuove in natura (9 e 10) e di altri metaboliti secondari tra cui 2 flavonoidi (composti 3 e 7), uno dei quali nuovo in natura (7), un acetofenone (composto 4) e un triterpene (composto C).
Il residuo metanolico è stato ripartito in una frazione acquosa (RW) ed in una n-butanolica (RBu) che è stata analizzata tramite cromatografia su colonna Sephadex LH-20 ad esclusione molecolare, in questo modo sono stati purificati 3 flavonoidi (composti 26, 27, 28). Successivamente le frazioni di interesse sono state separate mediante cromatografia ad alta pressione su fase inversa RP-HPLC, giungendo alla purificazione di 10 iridoidi (composti 11-20), uno dei quali nuovo in natura (18), e di diversi composti fenolici tra cui 2 derivati dell’acido caffeico (composti 21 e 24), 2 flavonoidi (composti 23 e 25) e 3 cumarine (composti 1, 2, 22), due delle quali già isolate nel residuo cloroformico RC, mentre una rappresenta un nuovo derivato naturale (22). I composti C, 16 e 20 sono ancora in corso di caratterizzazione.
La determinazione strutturale dei composti isolati è stata possibile grazie a tecniche spettroscopiche NMR mono e bidimensionali ed in particolare ad esperimenti quali 1H-NMR, 13C-NMR, HSQC, HMBC, 1D-TOCSY, DQF-COSY e di spettrometria di massa ESI-MS.
I composti isolati più rilevanti (1, 2, 3, 6, 8 e 15) sono stati infine sottoposti a saggi di attività biologica, al fine di valutarne una possibile interazione con sistemi enzimatici coinvolti nei processi tumorali; in particolare è stata valutata l’attività inibitoria nei confronti dell’enzima lattato deidrogenasi.
In conclusione l’indagine fitochimica effettuata sulle parti aeree di A. thymifolium (Ruiz & Pav.) Standl. ha condotto all’isolamento di un totale di 29 composti appartenenti a differenti classi di metaboliti secondari, tutte compatibili con i dati presenti in letteratura sui generi Arcytophyllum ed Hedyotis, strettamente imparentato con il primo. Infine, alcuni composti isolati risultano essere nuovi derivati naturali: in particolare le cumarine 9, 10 e 22, il flavonoide 7 e l’iridoide 18.