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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04302012-065236


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
DE CIANNI, SABRINA
URN
etd-04302012-065236
Titolo
"So-stare" in relazione e costruzione dell'identita. Il caso studio di Agesci.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE POLITICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Biancheri, Rita
Parole chiave
  • relazione
  • capitale sociale
  • identità
  • educazione civica
Data inizio appello
21/05/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/05/2052
Riassunto
L’idea che muove questo lavoro è quella di cercare di “comprendere”, attraverso il contributo teorico dei principali autori della sociologia contemporanea, come stabilire nuovi equilibri tra il contesto sociale e le istanze individuali a partire dalle dinamiche della socialità odierna, dove per equilibrio si intende la capacità dei soggetti di cooperare al fine di affrontare in modo positivo e propositivo le sfide della società globale.
Il possibile percorso si articola tramite la definizione della relazione come costitutiva dell’identità della persona e della sua unicità; tale esplicitazione può condurre al riconoscimento del legame con l’altro e alla proiezione del soggetto nel futuro sia mediante un agire intenzionale - che incorpora relazioni, impegni, scelte autonome e responsabili - e sia attraverso il riferimento alla propria interiorità e al proprio universo simbolico.
Questo percorso, che non è solo teorico ma si può realizzare nella concretezza dei vissuti, è facilitato dallo sperimentare forme associative in cui si privilegi l’incontro concreto con l’altro.
L’importanza quindi del caso-studio di Agesci, è rintracciabile nell’essere, questa associazione, una forma di grande laboratorio pratico di esperienze educative.
Mediante il riferimento a valori comuni che il gioco scout sottende, è possibile mettere in comunicazione mondi spesso incomunicabili, quello dei piccoli e quello degli grandi, dei ragazzi e degli adulti e quello maschile e femminile - la cui reciprocità è comunemente confusa con l’omologazione o lo stereotipo - e che grazie ad una strutturazione specifica del modo di fare esperienza, possono trovare il modo di dialogare.
L’educazione alla relazione e all‘alterità diventa fatto centrale dell’educazione scout e permette, grazie ad un percorso di crescita individuale, di giungere ad una identità del soggetto “distinta [dagli] altri perché è “condizionato dall’ambiente e dalle circostanze [...] in virtù del fatto che non è un individuo isolato” (Sciolla, 2010) e capace perciò di comun(ic)azione.
Alla fine del percorso educativo in Agesci troviamo, infatti, nella donna e nell’uomo della Partenza, persone che hanno scelto l’impegno gratuito e continuativo, come modalità attraverso la quale entrare in relazione con il mondo che li circonda e lavorare per “lasciarlo un poco migliore”.
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