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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04302009-170551


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
TREDICI, MANUEL
URN
etd-04302009-170551
Titolo
LA GESTIONE DEL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CON LINFOMA: COSA CAMBIA APPLICANDO LE NUOVE LINEE GUIDA CHE INCLUDONO LA PET-CT.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Mariani, Giuliano
Parole chiave
  • linfoma
  • PET-TC
Data inizio appello
19/05/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
Scopo della tesi è l’applicazione in un gruppo di pazienti con Malattia di Hodgkin dei nuovi criteri proposti dall’International Harmonization Project (IHP) per valutare la risposta alla terapia (chemio-radioterapia) rispetto alle linee guida redatte nel 1999 dall’International Working Group (IWG) e fino ad oggi utilizzate. La principale differenza tra questi due metodi di valutazione della risposta consiste nella tecnica di imaging impiegata per definire un paziente in risposta o in progressione: il nuovo sistema di valutazione dell’IHP basa la classificazione sulle immagini PET/TC con [18F]FDG, tecnica che ha dimostrato in numerosi trial clinici un vantaggio in termini di predizione della risposta clinica alla terapia rispetto a quanto comunemente in uso attraverso la TC.
Materiali e metodi: abbiamo valutato retrospettivamente le indagini PET/TC e TC di 14 pazienti (7 donne e 7 uomini), con età media di 38 anni (range 22- 58 anni) tutti affetti da Linfoma di Hodgkin, eseguite fra dicembre 2006 e febbraio 2009. Per ogni studio sono state valutate le dimensioni maggiori delle lesioni evidenti alla TC e le aree di ipercaptazione del [18F]FDG evidenti alla PET. Sono stati poi impiegati i criteri di calcolo per dimostrare la risposta alla terapia in base alle linee guida IWG per l’analisi delle immagini TC. Il criterio di valutazione per le immagini PET/TC è stato la presenza o l’assenza di aree di ipermetabolismo in stazioni linfonodali o extranodali. I risultati dei due metodi sono stati paragonati tra loro per ciascun momento diagnostico: stadiazione, valutazione della risposta alla terapia dopo 2 cicli di trattamento (early-assessment), ristadiazione a completamento del ciclo di chemioterapia e follow-up per verificare il valore predittivo dei nuovi criteri di interpretazione rispetto all’outcome clinico del paziente.
Risultati: nell’esame di stadiazione, la TC da sola è in grado di stadiare correttamente 9 pazienti (64.3%) determinando down-staging negli altri 5 casi; la PET/TC stadia correttamente 12 pazienti (85.7%), determinando un up-staging di 2 pazienti. Lo studio eseguito per la valutazione della risposta alla terapia dopo 2 cicli dimostra che i criteri IWG definiscono in risposta completa solo 2 pazienti(14.3%) e in malattia stabile i rimanenti 12. Impiegando i criteri IHP i pazienti totalmente rispondenti alla terapia salgono a 11 (78.6%), con 3 casi di risposta parziale. Nell’esame di ristadiazione a fine terapia la TC definisce 3 pazienti (21.4%) in remissione completa mentre la PET/TC 9 (64.3%); entrambe le metodiche evidenziano in 4 pazienti una ripresa di malattia. Confrontando i risultati tra early assessment e ristadiazione a fine terapia si osserva che la PET/TC predice la risposta finale in 12/14 pazienti (85.7% ) con 10 casi che confermano la negatività della valutazione precoce all’esame a fine trattamento e 2 pazienti classificati come non responsivi all’esame PET/TC. In due casi un esame PET/TC negativo in fase precoce è stato seguito da un mancata risposta nell’esame di ristadiazione a fine trattamento.
Conclusioni: i nuovi criteri IHP basati sulle immagini PET/TC permettono di estendere all’ambito clinico l’importante ruolo della metodica dimostrato in alcuni studi pilota. La tecnica PET/TC conferma una buona accuratezza diagnostica in fase di stadiazione e le potenzialità di predire precocemente la risposta del paziente alla chemioterapia riservando la scelta di strategie terapeutiche aggressive limitate alle situazioni di mancato controllo della malattia.
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