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La presente tesi si concentra sul ruolo degli oligarchi russi durante la transizione verso l’economia di mercato in Russia, analizzando le dinamiche del loro potere economico, politico e sociale. Questi magnati hanno accumulato eccezionali ricchezze nel periodo successivo allo scioglimento dell’Unione Sovietica negli anni ’90. Nel dettaglio, questa ricerca mira a comprendere il fenomeno degli oligarchi e le sue implicazioni per la governance e lo sviluppo della Russia.
Il termine “oligarca” deriva dal greco antico “oligarchia”, che significa “governo di pochi”. Partendo dalle radici storiche degli oligarchi russi alla fine degli anni Ottanta, essi furono abili a sfruttare le nuove opportunità economiche create dalle riforme di Gorbačëv. Lo studio esplora il processo attraverso il quale un gruppo selezionato di individui ha costruito grandi fortune e acquisito un controllo significativo sui settori chiave dell’economia russa. Si analizzano le origini e i vari meccanismi grazie ai quali gli oligarchi hanno potuto “conquistare” tale smisurata potenza economica ed influenza politica, specialmente durante l’epoca di El’cin.
Inoltre, si esamina dettagliatamente il complesso rapporto tra gli oligarchi e il presidente Putin. Attraverso un’analisi approfondita, è emerso un quadro intricato caratterizzato da una stretta interconnessione tra potere politico ed economico, con il quale entrambi le parti hanno tratto benefici instaurando un rapporto di reciproco vantaggio. Tuttavia, questo rapporto ha causato una serie di criticità all’interno della governance russa, minacciando la stabilità e il futuro della Russia stessa.
In conclusione, questa tesi contribuisce alla comprensione del fenomeno oligarchico in Russia, offrendo una panoramica approfondita sulle dinamiche del potere degli oligarchi e sulle loro implicazioni per lo sviluppo del paese.