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Il lavoro discute le problematiche economiche, psicosociali e di salute derivanti dal consumo di prodotti a base di nicotina. L’attenzione è posta in particolare sul corso di vita delle dipendenze da nicotina, i precursori di influenza teorizzati da psicologi e sociologi e le evidenze empiriche dei passaggi di stato di consumo.
Obiettivo di questo lavoro è comprendere le migliori azioni di prevenzione e correzione della dipendenza per il miglioramento della salute mondiale secondo un percorso logico che inizia dai fattori di suscettibilità e si conclude con gli interventi attuabili dagli enti governativi. Inoltre, rientra tra i fini quello di evidenziare in maniera esaustiva tutte le differenze particolari che determinano la variabilità, necessaria per comprendere la reale efficacia dei mezzi di contrasto.
I risultati principali riscontrati sono che il contrasto alla dipendenza da nicotina sembra ancora molto insufficiente nei paesi industrializzati e in grave difficoltà nei paesi emergenti, urgono sforzi incentrati alla riduzione delle disparità socioeconomiche extra e infra Paese. Raggiungere l’assenza di consumi è ancora chimerico. La regolamentazione del potere di agenzia dell’industria del tabacco è ancora insufficiente e manca di ulteriore cooperazione internazionale per aumentare i limiti necessari dell’intervento privato. La sigaretta elettronica in quanto prodotto commerciale può avere risvolti positivi per un miglioramento compensativo della salute, ma la letteratura è ancora insufficiente ed è comunque un mezzo soggetto di conflitto di interessi.