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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04282019-195106


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VISONE, GIADA
URN
etd-04282019-195106
Titolo
Valutazione della contaminazione da metalli pesanti in cinghiali della Liguria.
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITA DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Prof.ssa Nuvoloni, Roberta
relatore Dott. Benini, Omar
correlatore Prof. Serra, Andrea
Parole chiave
  • Liguria
  • inquinamento ambientale
  • contaminazione da metalli pesanti
  • contaminazione
  • conghiali
  • sicurezza alimentare
  • tossicologia
Data inizio appello
13/05/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/05/2089
Riassunto
L’inquinamento ambientale rappresenta un problema che sta destando sempre più sia l’interesse della gente comune che quello della comunità scientifica internazionale. Lo sviluppo industriale, le innovazioni tecnologiche e l’aumento della popolazione mondiale hanno portato all’alterazione degli ecosistemi, sia a livello chimico-fisico che biologico. Tra i contaminanti ambientali, i metalli pesanti hanno un ruolo di primaria importanza e la loro presenza è stata accertata essere ormai ubiquitaria. Scopo della presente tesi è stato quello di valutare la presenza di piombo e cadmio in cinghiali della Liguria. Sono stati sottoposti a ricerca 98 reni prelevati da 98 cinghiali, oggetto di attività venatoria nella provincia di Imperia, in Liguria nel periodo che va dal 23 settembre al 5 dicembre del 2018. La ricerca di questi metalli pesanti è stata effettuata mediante assorbimento atomico in fornetto di grafite sui campioni opportunamente mineralizzati. Per ogni campione, l’analisi è stata condotta in doppio e ad ogni “lotto” di analisi è stato aggiunto un campione di controllo con contenuto noto di piombo e cadmio ed una prova in bianco. Per ottenere il contenuto di ogni metallo, le letture delle assorbanze dei campioni, al netto di quello della prova in bianco, sono state
confrontate con i valori di una retta di calibrazione e corrette per il valore ottenuto dal controllo. Nei reni esaminati sono stati riscontrati livelli di piombo variabili tra 0,01-0,35 mg/Kg, quindi al di sotto del limite di 0,50 mg/Kg fissato dal Reg. (CE) 1881/2006. Per il cadmio invece, sono stati riscontrati livelli tra 0,22 e 1,85 mg/Kg. In particolare, su 98 reni esaminati, 50 (51% del totale) hanno presentato livelli di cadmio superiori al limite di legge di 1,0 mg/Kg. Tali risultati evidenziano la presenza di contaminazione da cadmio nei cinghiali oggetto di analisi e quindi il possibile rischio per l'uomo, in quanto tali animali sono oggetto di attività venatoria finalizzata al consumo. Tuttavia, si deve sottolineare il fatto che il rene, in quanto organo filtratore, può presentare livelli più alti di metalli pesanti rispetto alle altre parti, ad esempio il muscolo. Comunque, nonostante tali dati siano preliminari e debbano essere confermati da ulteriori analisi, rivestono particolare interesse perché forniscono informazioni circa la presenza di contaminazione da metalli pesanti negli animali selvatici in Italia e, in particolare, nel cinghiale.
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