• Aldo Mieli
• rassegna
• sessuologia

Questa tesi è un lavoro sulla Rassegna di studi sessuali, rivista fondata nel 1921 dallo storico della scienza Aldo Mieli, e da lui diretta fino al 1928. Nelle intenzioni di Mieli, la finalità di tale opera doveva essere duplice: scientifica e pratica. Dal punto di vista scientifico, la Rassegna doveva coordinare nel loro indirizzo generale gli studi che si riferivano alla sessuologia, un campo scientifico nuovo, che si occupava di tutti i fenomeni che erano in rapporto con la sessualità. Il tentativo di Mieli fu dunque quello di introdurre e diffondere in Italia la Sexualwissenschaft, con particolare attenzione agli studi di ambito tedesco. Dal punto di vista pratico invece, la rivista voleva diffondere in un largo pubblico quelle conoscenze, esporle e valorizzarle per cercare di raggiungere, relativamente alla sessualità, una maggiore elevazione dello spirito umano, un più alto tenore della vita privata e sociale, una maggiore giustizia negli apprezzamenti e nelle sanzioni. La Rassegna doveva avere quindi anche un funzione sociale ed educativa, tentando di superare l’ipocrisia sociale che in Italia impediva di parlare di sessualità.
Della Rassegna ho analizzato la struttura e i contenuti, prendendo in esame e scegliendo come fili conduttori quattro temi, a mio avviso dominanti: il dibattito intorno alla prostituzione (regolamentaristi/abolizionisti) e alla diffusione delle malattie veneree; le questioni relative all’educazione sessuale; l’eugenica e l’omosessualità.