Tesi etd-04282014-112101 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAPPELLI, ANNALISA
URN
etd-04282014-112101
Titolo
Meccanismi antiossidanti in due cultivar di basilico (Ocimum basilicum) esposte a diverse intensita luminose
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE VEGETALI E MICROBICHE
Relatori
relatore Dott.ssa Guidi, Lucia
relatore Prof. Pardossi, Alberto
correlatore Prof. Massai, Rossano
relatore Prof. Pardossi, Alberto
correlatore Prof. Massai, Rossano
Parole chiave
- antociani
- basilico
- sistemi antiossidanti
- stress luminoso
Data inizio appello
19/05/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le piante risultano sensibili alla radiazione nello spettro dell’UV anche se con grandi differenze in relazione al genotipo. Le risposte più importanti riguardano l’accumulo di flavonoidi nelle foglie, i cambiamenti dell’anatomia e della morfologia fogliare e una evidente riduzione della crescita. In particolare, la radiazione UV-B può alterare l’apparato fotosintetico della pianta, con effetti soprattutto al livello del fotosistema II (PSII) e dell’enzima chiave del ciclo di Calvin (ribulosio-1,5-bisfosfato carbossilasi/ossigenasi). Gli antociani o antocianine sono dei pigmenti solubili in acqua, appartenenti alla famiglia dei flavonoidi; non sono fotosintetizzanti e quindi non trasmettono l’energia assorbita dalla radiazione solare al centro di reazione dei fotosistemi. Sono tuttavia estremamente importanti in quanto è noto che fotoproteggono l’apparato fotsintetico da un eccesso di energia radiante assorbendo la luce nella regione del verde. Tra le loro funzioni hanno anche quella di assorbire i raggi ultravioletti riducendo in questo modo il loro effetto negativo sulle piante.
In questo lavoro piante di due settimane due cultivars di Ocimum basilicum L. (cultivar Tigullio a foglia verde e Red Rubin a foglia rossa) venivano sottoposte a due intensità luminose diverse per un periodo di due settimane (dal 10 al 24 luglio 2013). Un gruppo di piante veniva mantenuto in un box all’aperto coperto con polietilene nero in modo da abbattere il 70% della radiazione solare incidente; il secondo gruppo, invece, veniva mantenuto in un box simile al precedente ma in piena luce solare (100% dell'irraggiamento), dopo essere stato sottoposto a un periodo di “adattamento” di sei giorni alla radiazione solare, a partire da un 50%, aumentando del 20% ogni due giorni. Nel lavoro è stata valutata l’attività degli enzimi antiossidanti superossido dismutasi (SOD), ascorbato perossidasi (APX) e della catalasi (CAT). Le analisi erano finalizzate alla valutazione dello stress ossidativo generato nelle piante sottoposte a elevato stress luminoso e il ruolo degli antociani nella eventuale protezione. E’ stata inoltre condotta un’analisi al microscopio elettronico a trasmissione sulle foglie per valutare eventuali alterazioni morfologiche indotte dal trattamento. L’esposizione ad elevata intensità luminosa induceva nelle piante di Tigullio un generale incremento dell’attività degli enzimi antiossidanti, che invece non variavano (o solo leggermente) nella cultivar Red Rubin. I dati emersi da questa ricerca sembrano confermare il ruolo degli antociani come fotoprotettori contro i danni ossidativi conseguenti a uno stress luminoso.
In questo lavoro piante di due settimane due cultivars di Ocimum basilicum L. (cultivar Tigullio a foglia verde e Red Rubin a foglia rossa) venivano sottoposte a due intensità luminose diverse per un periodo di due settimane (dal 10 al 24 luglio 2013). Un gruppo di piante veniva mantenuto in un box all’aperto coperto con polietilene nero in modo da abbattere il 70% della radiazione solare incidente; il secondo gruppo, invece, veniva mantenuto in un box simile al precedente ma in piena luce solare (100% dell'irraggiamento), dopo essere stato sottoposto a un periodo di “adattamento” di sei giorni alla radiazione solare, a partire da un 50%, aumentando del 20% ogni due giorni. Nel lavoro è stata valutata l’attività degli enzimi antiossidanti superossido dismutasi (SOD), ascorbato perossidasi (APX) e della catalasi (CAT). Le analisi erano finalizzate alla valutazione dello stress ossidativo generato nelle piante sottoposte a elevato stress luminoso e il ruolo degli antociani nella eventuale protezione. E’ stata inoltre condotta un’analisi al microscopio elettronico a trasmissione sulle foglie per valutare eventuali alterazioni morfologiche indotte dal trattamento. L’esposizione ad elevata intensità luminosa induceva nelle piante di Tigullio un generale incremento dell’attività degli enzimi antiossidanti, che invece non variavano (o solo leggermente) nella cultivar Red Rubin. I dati emersi da questa ricerca sembrano confermare il ruolo degli antociani come fotoprotettori contro i danni ossidativi conseguenti a uno stress luminoso.
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