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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04282011-134402


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
LENCIONI, IRENE
URN
etd-04282011-134402
Titolo
Il co-sviluppo in Europa: solidita teorica, incertezza empirica
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA
Relatori
relatore Dott. Tomei, Gabriele
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
23/05/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il seguente lavoro si propone di analizzare il concetto di co-sviluppo in ambito europeo, concentrando inizialmente l’attenzione sulla relazione che intercorre tra migrazione e sviluppo. Essa appare non univoca e lineare a causa dei diversi aspetti economici, sociali e politici che entrano in gioco nel determinare sia positivamente che negativamente il nesso in questione. Successivamente l’attenzione viene rivolta alla presa di posizione del contesto politico ed accademico europeo su tale relazione, cercando di individuare i punti chiave che hanno portato alla nascita e all’evoluzione del concetto. In seguito, viene descritta la nozione di co-sviluppo odierno caratterizzato da solidità teorica e allo stesso tempo da fragilità empirica e debolezza istituzionale; a tale proposito saranno posti tre interrogativi: Quanto è concretamente attivo il ruolo dei migranti nel co-sviluppo? Quanto il paradigma del co-sviluppo è a rischio dal punto di vista pratico nel tradire le sue elevate ambizioni teoriche? E quanto la mobilità internazionale genera sviluppo da sola e quanto invece va aiutata concretamente con programmi e politiche adeguate? Cercando di rispondere a tali domande, l’interesse viene rivolto al gap che intercorre tra le politiche teoriche di co-sviluppo ed ai relativi programmi empirici effettivamente realizzati negli ultimi anni in Europa. In seguito, il concetto in questione, viene inquadrato all’interno dello scenario politico europeo con particolare attenzione ai programmi, alle leggi e ai trattati stipulati dalle istituzioni europee negli ultimi anni. Il riferimento all’Unione Europea non è casuale, ma voluto e ricercato proprio per la sua importanza come istituzione multilaterale promotrice della politica di co-sviluppo. In seguito, viene descritto il funzionamento dell’Unione Europea, la quale è formata da numerose agenzie ognuna con un proprio compito ed una propria funzione, spesso, le diverse agenzie sono chiamate a collaborare per trovare una linea comune per sviluppare un programma unico di politica migratoria e non sempre l’obiettivo viene raggiunto. Riportando esempi di politiche di co-sviluppo redatte negli ultimi anni (in particolare dal 2008 al 2010) in ambito europeo, saranno individuati i punti di forza ma anche le criticità e le incoerenze tra le diverse istituzioni europee, con particolare riferimento al Consiglio e alla Commissione europea. Infine, verranno analizzati gli scenari futuri del co-sviluppo all’interno di un contesto sociale in continuo cambiamento, caratterizzato dall’aumento dell’invecchiamento della popolazione europea, oltre che da una crescente mobilità umana. Cercando di rispondere a queste sfide cruciali, verranno proposte alcune modalità di cooperazione allo sviluppo come la “cooperazione decentrata” che emerge come importante strategia futura di co-sviluppo, volta alla promozione dello sviluppo locale, attraverso una responsabilizzazione dei governi. Per concludere l’attenzione sarà posta nuovamente sul nesso migrazioni e sviluppo in chiave etica ed universale cercando di sottolineare -con riferimento ai diritti fondamentali dell’uomo- l’importanza della mobilità umana e dello status di migrante, che necessita di maggiori tutele da parte del mondo istituzionale oltre che una presa di coscienza da parte della società civile. A tale proposito saranno proposti alcuni strumenti concreti, volti alla valorizzazione e facilitazione del processo migratorio e del suo operato, come potente motore di sviluppo in ambito europeo ed internazionale.
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