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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04272022-161343


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BONFIGLI, CHIARA
URN
etd-04272022-161343
Titolo
I ghiacciai tardoglaciali e olocenici nel settore nord-occidentale del Massiccio dell'Adamello-Presanella
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Baroni, Carlo
correlatore Prof.ssa Salvatore, Maria Cristina
controrelatore Prof. Ribolini, Adriano
Parole chiave
  • Lateglacial
  • Holocene
  • LIA
  • Glacier variations
  • multitemporal glaciological database
  • GIS
Data inizio appello
13/05/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/05/2092
Riassunto
Riassunto
I ghiacciai, e in particolare i ghiacciai alpini, sono sistemi naturali della criosfera considerati indicatori fondamentali per i cambiamenti climatici poiché modificano la propria forma e dimensione in base alle mutate condizioni ambientali a cui sono sottoposti. Le forme di erosione e i depositi glaciali permettono di ricostruire le paleo-estensioni dei ghiacciai fornendo un contributo rilevante per la ricostruzione della storia glaciale. L’ area di studio si colloca nell’area nord-occidentale del Massiccio dell’Adamello e comprende la Val d’Avio, la Val di Vallaro, la Val Paghera e la Val Gallinera. Lo scopo del lavoro è stato rivolto alla ricostruzione delle variazioni glaciali verificatesi a partire dal periodo Tardoglaciale fino alla Piccola Età Glaciale. Sono stati considerati nelle indagini condotte anche i limiti dei ghiacciai presenti nel 1982-83, in quanto rappresentativi dell’ultimo periodo di avanzata glaciale dell’arco alpino (Salvatore et al., 2015). La ricostruzione dell’evoluzione glaciale nelle valli studiate è basata su metodi di indagine indiretta, tramite l’utilizzo combinato di fotografie aeree analogiche e ortofoto digitali, oltre che di modelli digitali del terreno ad alta risoluzione e all’utilizzo combinato di cartografia storica, geomorfologica e ricostruzioni proposte da autori precedenti (dati bibliografici). Le fotografie aeree in formato analogico sono state analizzate tramite l’utilizzo di uno stereoscopio Aviopret APT a focale continua che consente ingrandimenti fino a 15x al fine di individuare le forme e i depositi glaciali (e. g. morene, rocce montonate, trimline). Il lavoro è stato integrato dal calcolo delle variazioni della Linea di equilibrio (ELA), delle variazioni volumetriche e dalla ricostruzione dei bilanci di massa geodetici per gli intervalli temporali considerati. I dati derivati dalla fotointerpretazione e dalla letteratura sono stati digitalizzati in ambiente GIS (QuantumGIS v. 3.4 e ArcMap v.10.6). Per ogni ghiacciaio è stato realizzato un database multitemporale (*.dbf) contenente i principali parametri morfometrici, seguendo le linee guida delineate dal World Glacier Monitoring Service (WGMS, Paul et al., 2009; 2010), già adottate per studi riguardanti i ghiacciai italiani (Salvatore et al., 2015; Baroni et al., 2018; 2021).
Le indagini condotte hanno permesso di riconoscere alcune delle fasi di avanzata tardoglaciale e di definire la posizione raggiunta dai ghiacciai durante la fase di massima espansione olocenica (Piccola Età Glaciale). Le analisi qualitative e quantitative condotte hanno consentito di definire le variazioni che i corpi glaciali hanno subito in termini di forma, dimensioni e volumi. Tra l’ultima fase tardoglaciale e la PEG, i ghiacciai hanno subito una riduzione areale pari al 47% mentre a partire dalla Piccola Età Glaciale hanno subito una perdita areale pari quasi al 68% con un tasso di variazione annuale dello 0.50% a-1. Il confronto dei dati del Catasto CGI-CNR con quelli relativi all’anno idrologico 1982-83 ha portato all’individuazione di un incremento areale pari a 1.35 km2 connesso al breve periodo di avanzata verificatosi negli anni ’80. A partire dalla Piccola Età Glaciale e fino al 1994 i ghiacciai delle valli indagate hanno perso circa 239 milioni di m3 di massa pari a una perdita media di circa 203 milioni di m3 di equivalente in acqua (w.e.).

Abstract
Glaciers, in particular alpine glaciers, are natural systems of the cryosphere considered fundamental indicators of climate change because they react to variations by changing their mass balance, shape and size. Erosional and glacial deposits allow paleo-extension reconstruction and are extremely relevant for glacier history reconstructions. The study area is in the north-western part of the Adamello-Presanella Massif and comprehends Val d’Avio, Val di Vallaro, Val Paghera and Val Gallinera.
The aim of this thesis was to investigate and reconstruct, qualitatively and quantitatively, glacier fluctuations that occurred from the Lateglacial period to the Little Ice Age. Glaciers extension in 1982-83 were included in the analysis to assess glacier variations during the last short period of advance that characterize alpine chain between the mid 70’s and mid 80s of the 20yh century (Salvatore et al., 2015). The reconstruction of glacier evolution in these valleys was based on indirect methods using analogic aerial photographic data, digital orthophotographs, high-resolution digital elevation models and historical, geomorphologic, and bibliographic documents. Aerial photographs were analysed with the Aviopret APT stereoscope, which allows magnifications up to 15x that allowed the identifications of glacier deposits and landscape analysis (e.g., moraine, trimline). Glacier Equilibrium line altitudes (ELAs), volumetric variations, and geodetic mass balances were also calculated for the time interval considered. Data, from photointerpretation and literature, were manually digitalized in a GIS environment (QuantumGIS v. 3.4 e ArcMap v.10.6).
A multi-temporal database was created for each glacier, containing the principal morphometric parameters based on World Glacier Monitoring Service guidelines (WGMS, Paul et al., 2009; 2010), already used for studies on Italian glaciers (Salvatore et al., 2015; Baroni et al., 2018; 2021).
The performed analysis allowed the reconstruction of Lateglacial advance phases and the definition of paleo-position of glaciers occurred during the Holocene maximum expansion (Little Ice Age).
Qualitative and quantitative data allowed also reconstructing variations in term of shape, dimensions, and volumes. During the period between the last Lateglacial advance and LIA, glaciers have undergone an area loss of about 47% and between LIA and 1982-83 AD they lost about 68% of their area. The comparison of 1982-83 data with CGI-CNR inventory data have highlighted an areal increment of 1.35 km2 that is linked to the ’80 short period of glacier advance. From LIA to 1994 the glaciers have lost a mass of about 239 million of m3 that equals to 203 million of m3 in terms of water equivalent (w.e.).
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