Tesi etd-04272021-100110 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RENZETTI, MARTINA
URN
etd-04272021-100110
Titolo
Studio dell'evoluzione relativa del livello del mare in Africa occidentale a partire dall'ultimo massimo glaciale
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Vacchi, Matteo
Parole chiave
- Africa occidentale
- eustatico
- GIA
- index points
- LGM
- livello del mare
- MLP
- relative sea level
- SLIPs
- TLP
Data inizio appello
14/05/2021
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obiettivo della tesi è quello di analizzare l’evoluzione post-glaciale del livello del mare lungo il margine occidentale del continente africano in modo da comprendere il ruolo dei fattori climatici e della risposta della Terra solida nel controllo della variabilità del livello del mare nell’Olocene. Ciò è stato possibile generando un database, che permetterà di aggiornare il database del RSL globale post-LGM unificato e spazialmente completo.
Per questo scopo sono stati elaborati tutti i dati relativi al livello del mare, riguardanti la costa atlantica africana, a partire dal Marocco. A questi dati sono stati aggiunti anche quelli relativi al database già pubblicato per la Namibia e il Sud Africa (Cooper et al., 2019). Sono stati riconsiderati nella loro totalità seguendo l’ultimo protocollo proposto dall’International Geoscience Program (IGCP) (Shennan et al., 2015) e dal recente progetto Holsea Inqua (Khan et al., 2019). Descritte le diverse aree di studio, verrà definita una metodologia atta a produrre l’indice del livello del mare e i punti limite, con il confronto degli andamenti RSL con modelli isostatici.
Il seguente lavoro porterà quindi alla produzione del primo database standardizzato di paleo livelli del mare olocenici lungo la porzione occidentale del continente africano. Al fine di rispondere alla domanda di ricerca valuteremo la variabilità spaziale del livello del mare lungo la costa nel tardo Olocene, per capire i parametri climatici e l’influenza del contributo isostatico, che hanno influenzato nel periodo pre-antropico, e che hanno controllato l’evoluzione del livello del mare.
In seguito all’Ultimo Massimo Glaciale (LGM, circa 24-21ka BP), tali maccanismi risultano importanti da studiare poiché la fusione delle calotte glaciali ha modificato in modo fondamentale la conformazione delle coste globali. Gli ultimi 21 ka rappresentano quindi un’importante chiave di lettura del paleoclima poiché corrispondono all’ultimo periodo pre-antropico in cui la variabilità naturale della temperatura abbia avuto la predominanza. Lo studio della velocità e variabilità geografica del livello relativo del mare (RSL) a seguito di questo periodo risulta quindi rilevante nel determinare i meccanismi climatici che vanno ad influenzare i tassi di evoluzione futura.
Comparando i risultati del nostro database con i due modelli di aggiustamento glacio-isostatico ICE-5G e ICE-6G possono essere distinte delle zone in cui le previsioni seguono realmente l’andamento dei dati e quindi del RSL ed altre aree in cui si registra un misfit.
Dal LGM la fusione dei ghiacciai ha comportato il riversamento di acqua negli oceani, i modelli riflettono quindi gli aggiustamenti del livello del mare durante un periodo in cui non viene aggiunta acqua di disgelo negli oceani.
The target of the thesis is to generate a unified and spatially complete global post-LGM RSL database. Specifically, the post-glacial evolution of sea level along the western edge of the African continent was analyzed in order to understand the role of climatic factors and solid Earth response in controlling sea level variability in the Holocene.
The production of standardized relative sea-level (RSL) databases with a full consideration of uncertainty reconstructions from many coastlines of the globe have enabled the exploration of the role of climatic factors in mediating RSL variability since the since the Last Glacial Maximum (LGM, 25 to 21 ka BP). Here, we expanded the global databases by reconsidering 430 radiocarbon dated sea-level index points (SLIPs), which provided insights into the variability of RSL along the Atlantic African coast (Morocco to South Africa).
All data relating to the sea level were processed, concerning the African Atlantic coast, starting from Morocco. Having described the different study areas, a methodology will be defined to produce the SLIPs and the limiting points, with the comparison of RSL trends with isostatic models.
Sea-level data were standardized following the International Geoscience Programme (IGCP) protocols to produce a suite of validated SLIPS as well as limiting points. They have been reconsidered in their entirety following the latest protocol proposed by the International Geoscience Program (IGCP) (Shennan et al., 2015) and by the recent Holsea Inqua project (Khan et al., 2019).
The Atlantic African coast database was grouped in 19 regions according to geographical position and the distance from LGM ice-sheets. We applied a Gaussian model to estimate regional rates of RSL change and compared the regional data with the ICE-6G Glacio-isostatic adjustment (GIA) predictions.
Per questo scopo sono stati elaborati tutti i dati relativi al livello del mare, riguardanti la costa atlantica africana, a partire dal Marocco. A questi dati sono stati aggiunti anche quelli relativi al database già pubblicato per la Namibia e il Sud Africa (Cooper et al., 2019). Sono stati riconsiderati nella loro totalità seguendo l’ultimo protocollo proposto dall’International Geoscience Program (IGCP) (Shennan et al., 2015) e dal recente progetto Holsea Inqua (Khan et al., 2019). Descritte le diverse aree di studio, verrà definita una metodologia atta a produrre l’indice del livello del mare e i punti limite, con il confronto degli andamenti RSL con modelli isostatici.
Il seguente lavoro porterà quindi alla produzione del primo database standardizzato di paleo livelli del mare olocenici lungo la porzione occidentale del continente africano. Al fine di rispondere alla domanda di ricerca valuteremo la variabilità spaziale del livello del mare lungo la costa nel tardo Olocene, per capire i parametri climatici e l’influenza del contributo isostatico, che hanno influenzato nel periodo pre-antropico, e che hanno controllato l’evoluzione del livello del mare.
In seguito all’Ultimo Massimo Glaciale (LGM, circa 24-21ka BP), tali maccanismi risultano importanti da studiare poiché la fusione delle calotte glaciali ha modificato in modo fondamentale la conformazione delle coste globali. Gli ultimi 21 ka rappresentano quindi un’importante chiave di lettura del paleoclima poiché corrispondono all’ultimo periodo pre-antropico in cui la variabilità naturale della temperatura abbia avuto la predominanza. Lo studio della velocità e variabilità geografica del livello relativo del mare (RSL) a seguito di questo periodo risulta quindi rilevante nel determinare i meccanismi climatici che vanno ad influenzare i tassi di evoluzione futura.
Comparando i risultati del nostro database con i due modelli di aggiustamento glacio-isostatico ICE-5G e ICE-6G possono essere distinte delle zone in cui le previsioni seguono realmente l’andamento dei dati e quindi del RSL ed altre aree in cui si registra un misfit.
Dal LGM la fusione dei ghiacciai ha comportato il riversamento di acqua negli oceani, i modelli riflettono quindi gli aggiustamenti del livello del mare durante un periodo in cui non viene aggiunta acqua di disgelo negli oceani.
The target of the thesis is to generate a unified and spatially complete global post-LGM RSL database. Specifically, the post-glacial evolution of sea level along the western edge of the African continent was analyzed in order to understand the role of climatic factors and solid Earth response in controlling sea level variability in the Holocene.
The production of standardized relative sea-level (RSL) databases with a full consideration of uncertainty reconstructions from many coastlines of the globe have enabled the exploration of the role of climatic factors in mediating RSL variability since the since the Last Glacial Maximum (LGM, 25 to 21 ka BP). Here, we expanded the global databases by reconsidering 430 radiocarbon dated sea-level index points (SLIPs), which provided insights into the variability of RSL along the Atlantic African coast (Morocco to South Africa).
All data relating to the sea level were processed, concerning the African Atlantic coast, starting from Morocco. Having described the different study areas, a methodology will be defined to produce the SLIPs and the limiting points, with the comparison of RSL trends with isostatic models.
Sea-level data were standardized following the International Geoscience Programme (IGCP) protocols to produce a suite of validated SLIPS as well as limiting points. They have been reconsidered in their entirety following the latest protocol proposed by the International Geoscience Program (IGCP) (Shennan et al., 2015) and by the recent Holsea Inqua project (Khan et al., 2019).
The Atlantic African coast database was grouped in 19 regions according to geographical position and the distance from LGM ice-sheets. We applied a Gaussian model to estimate regional rates of RSL change and compared the regional data with the ICE-6G Glacio-isostatic adjustment (GIA) predictions.
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