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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04272015-105026


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BACCELLI, VALENTINA
URN
etd-04272015-105026
Titolo
Evoluzione e vita in Schopenhauer e Bergson
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
controrelatore Prof. Linguiti, Gennar Luigi
relatore Prof.ssa Paschi, Manuela
Parole chiave
  • Darwin
  • Schopenhauer
  • Bergson
  • natura
  • Evoluzionismo
  • Vita
  • Slancio vitale
  • Volontà
Data inizio appello
25/05/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’argomento di questo elaborato, si pone come scopo quello di compiere un’analisi del problema della vita collegato al concetto di evoluzione. Quello che propongo è di vedere attraverso un’analisi di alcuni autori come sia possibile affrontare un discorso sulla vita e sulla sua essenza. La scelta di far vertere l’elaborato su questo tema è nata da un mio interesse e dalle domande che mi sono posta riguardo alla nostra esistenza. Nel primo capitolo analizzerò alcune teorie evoluzionistiche. Nel primo paragrafo mi concentrerò su alcuni naturalisti pre- Darwiniani che si sono interrogati per primi sul problema della vita e della sua trasformazioni per vedere quale contributo queste teorie hanno dato alla comprensione degli esseri viventi e come si sono evolute e superate. Nel secondo e terzo paragrafo del primo capitolo analizzerò il pensiero di Darwin e in particolar modo attraverso l’analisi Dell’evoluzione delle specie il suo modo di intendere la vita e l’evoluzione. Vedremo come le sue teorie e le sue leggi come per esempio la lotta per la sopravvivenza e la trasmissione dei caratteri acquisiti siano state fondamentali per dare le basi ad uno studio laico e privo di una concezione creazionistica della vita. Vedremo quindi il contributo Darwiniano nei confronti dell’analisi scientifica moderna analizzandolo nel dettaglio, relativo al ruolo dell’evoluzione delle specie nelle trasformazioni. Nel secondo capitolo mi sposterò invece su un filosofo: Schopenhauer, che fino ad oggi è stato poco considerato per quanto riguarda il discorso della natura e dell’evoluzione. Il primo paragrafo ha il compito di dimostrare come questo filosofo sia estremamente inserito all’interno della discussione intorno alla vita e vedremo come la sua teoria si basa su uno studio attento di alcuni naturalisti suoi predecessori. Nel secondo e terzo paragrafo vedremo come attraverso l’analisi del Mondo come volontà e rappresentazione si sviluppi la sua analisi del processo di oggettivazione della vita. Osserveremo come Schopenhauer attraverso il principio della volontà tenti di superare una concezione troppo umana della vita per cui seguiremo il percorso di oggettivazione della volontà nella natura. Nel terzo paragrafo mi concentrò su un altro scritto dell’autore Sulla volontà della natura analizzando ancora più nel particolare il ruolo della volontà e dell’oggettivazione negli esseri viventi. Nel paragrafo conclusivo mi concentrerò sull’analisi della volontà di vivere, su alcune analogie presenti fra il pensiero Darwiniano e quello Schopenhaueriano e come infine la volontà sia un principio capace di collocare l’indagine sulla vita e sull’evoluzione in un movimento che abbraccia tutto il reale. Nell’ultimo capitolo di questo elaborato, affronterò ancora una volta un altro filosofo, ovvero Bergson, posto a chiudere il cerchio di questa trattazione. Attraverso l’analisi del suo testo principale L’evoluzione creatrice osserveremo come la necessità di un superamento della concezione Darwiniana e Lamarckiana sia estremamente necessario per comprendere la vita nella sua essenza. Nel primo paragrafo analizzerò in particolare la critica al meccanicismo e al finalismo, e vedremo in che modo una nuova indagine che si basa sulla concezione della durata psicologica debba anche essere applicata allo studio della vita. Nel secondo paragrafo mi concentrerò sul principio dello slancio vitale, che è capace di spiegare le questioni lasciate irrisolte dalle discipline scientifiche come per esempio l’omologia di organi in specie che si sono separate prima del loro sviluppo. Nel terzo paragrafo vedremo come lo slancio vitale una volta penetrato nella materia tenda ad appropriarsene e come esso formi i viventi. Infine nell'ultimo paragrafo traccerò un parallelo fra questi tre autori, per scoprire i limiti delle ricerche intorno alla vita e su come superarli attraverso un tipo di concezione della vita basata sul movimento anziché della vita basata sulla progressione lineare delle forme. Il senso di questo progetto è quello di vedere in che modo l’uomo attraverso le sue categorie e il suo intelletto abbia cercato di dare una risposta al problema della vita. Una risposta che ovviamente qua non posso risolvere. Vedremo quindi attraverso l’analisi attenta di questi tre autori, se sia possibile una nuova concezione della vita e come essa possa svilupparsi attraverso le loro teorie. E’ per questo che quello che propongo è solo una direzione da seguire, una direzione non ancora definitiva e sempre aperta che sia capace di appagare almeno in parte le nostre curiosità e la nostra fame di sapere riguardo alla vita in generale.
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