• Antonio Moresco
• dialogo
• saggio

Lo scopo di questo lavoro è condurre un’indagine circa l’appartenenza al genere del saggio di una selezione di opere di Antonio Moresco – ovvero Lo sbrego, Il grido, L’adorazione e la lotta, La parete di luce, La Vita nova di Dante e Lettere a nessuno – e di studiare le diverse forme dialogiche utilizzate dall’autore all’interno di esse. Oggetto di attenzione è inoltre la piegatura del saggio secondo la volontà che ha spinto l’autore alla composizione dei testi presi in esame, cioè all’obbiettivo che egli desiderava raggiungere e a tutti i mezzi utilizzati per riuscire nell’impresa, dalla contaminazione con altri generi, il romanzo e l’autobiografia in particolare, fino all’ampio utilizzo di soluzioni alternative alla spiegazione da manuale, come il ricorso alla finzione e, specialmente, al dialogo nelle sue varie sfaccettature. Dunque, in virtù del particolare modo di creazione dei testi di Moresco, libero da schemi “preconfezionati”, viene qui vagliato l’insieme degli elementi costitutivi dei suoi saggi, evidenziando l’utilizzo – e l’utilità nei vari contesti – dello scambio della parola come strumento di analisi e, magari, di rivelazione.