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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04262024-141048


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
POLLINA, SELENE
URN
etd-04262024-141048
Titolo
Venere riflessa: un'indagine iconografica tra '400 e '500
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
Parole chiave
  • Iconografia di Venere
Data inizio appello
28/05/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/05/2094
Riassunto
Nel presente elaborato, ho scelto di esaminare la rappresentazione della figura di Venere, la divinità associata alla bellezza, nelle opere iconografiche dipinte da rinomati artisti del Rinascimento. Il mio studio inizia con un'analisi della concezione di Venere esposta nel trattato di Vincenzo Cartari, per poi esplorare le varie rappresentazioni pittoriche della dea. In particolare, discuto il Trionfo di Venere di Francesco del Cossa situato a Palazzo Schifanoia, per poi analizzare opere significative di altri artisti quali Palma il Vecchio con la sua Venere dormiente, Lorenzo Lotto con la Venere e Cupido, Tiziano con la celeberrima Venere di Urbino, Amor Sacro e Amor Profano e Venere che benda Cupido e infine le rappresentazioni di Agnolo Bronzino e Paolo Veronese con le rispettive Allegorie del trionfo di Venere e Venere e Adone.
Nel primo capitolo analizzo la concezione di Venere nel trattato di Vincenzo Cartari, dove emerge la sua figura come simbolo di bellezza e amore divino, rappresentato attraverso miti e allegorie.
Successivamente, esamino "Il Trionfo di Venere" di Francesco del Cossa, un affresco situato a Palazzo Schifanoia, che rappresenta la dea in un carro trainato da cigni, circondata da Grazie e Amori. Il medesimo dipinto lo confronterò con un'insolita raccolta di Tarocchi del Mantegna in cui appare nuovamente la figura di Venere;
Proseguo con "La Venere Dormiente" di Palma il Vecchio, un dipinto che cattura la sensualità e la bellezza della dea mentre riposa in un'atmosfera serena e sensuale.
Nel solito capitolo esamino "Venere e Cupido" di Lorenzo Lotto, un dipinto che esplora il tema dell'amore e della seduzione attraverso una rappresentazione più realistica e intimista.
Proseguo nel capitolo successivo con "Venere di Urbino" di Tiziano, un'iconica opera che mostra la dea in una posa sensuale e provocante, circondata da elementi simbolici di lussuria e desiderio. Esamino inoltre il dualismo simbolico nell'Amor Sacro e Amor Profano, ed infine descriverò gli aspetti stilistici e compositivi di "Amore che penda Cupido". Analizzo poi "L'Allegoria del Trionfo di Venere" di Agnolo Bronzino, un dipinto che rappresenta Venere come personificazione della bellezza e del trionfo dell'amore, circondata da figure mitologiche.
Infine, esamino "Venere e Adone" di Paolo Veronese, un dipinto che narra il mito dell'amore tra Venere, la dea della bellezza, e Adone, un giovane e affascinante cacciatore, rappresentando il conflitto tra l'amore e la morte.
Attraverso l'analisi di queste opere, si delinea un ritratto complesso e variegato di Venere, che rimane una figura iconica e fonte d'ispirazione per gli artisti del Rinascimento.
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