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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04262023-095737


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
POCAI, BEATRICE
URN
etd-04262023-095737
Titolo
LA DISCIPLINA DEI CONTRATTI PUBBLICI TRA INSTABILITÀ E PROSPETTIVE FUTURE
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Pizzanelli, Giovanna
Parole chiave
  • appalti pubblici
  • diritto amministrativo
  • instabilità normativa
  • nuovo Codice dei contratti pubblici
  • principio di fiducia.
  • principio di risultato
  • public procurement
  • sunset legislation
Data inizio appello
15/05/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/05/2093
Riassunto
L’elaborato analizza la disciplina dei contratti pubblici a partire dalla Legge 20 marzo 1865, n. 2248 fino alla recente riforma 2023. La prima parte del lavoro ripercorre da un punto di vista storico la disciplina dei contratti pubblici facendo leva sul ruolo ricoperto dall’Unione europea la quale, attraverso la tecnica della sunset legislation, fissa regole precise destinate a restare in vigore mediamente dieci anni. In questa parte vengono messe in risalto le varie anime che la contrattualistica pubblica ha conosciuto nel tempo: quella originaria di matrice contabilistica, quella concorrenziale e di prevenzione della corruzione.
La seconda parte del lavoro evidenzia l’instabilità normativa provocata dai numerosi interventi correttivi apportati al Codice varato nel 2016 e la mancata o tardiva attuazione di alcuni istituti “chiave” previsti dal Codice per conferire efficienza alla contrattualistica pubblica. Da ultimo, questa parte del lavoro si sofferma sull’impatto dell’emergenza pandemica causata da Covid-19 sul mercato dei contratti pubblici e delle regole pensate per affrontarla, dedicando particolare spazio all’uso “spassionato” della deroga all’impianto del Codice del 2016 in un’ottica semplificatoria.
Trascorsi solo pochi anni dall’entrata in vigore del D.lgs. n. 50/2016, ne è derivato un quadro normativo instabile e incerto, tanto che nel dibattito pubblico e politico si è aperta la questione sulla migliore direzione da intraprendere: abrogare il Codice 2016, rimetterci alla sola applicazione delle direttive europee del 2014, riscrivere totalmente la disciplina, ovvero procedere ad una sua manutenzione ordinaria.
Il ragionamento concentrato sui suddetti profili ci ha condotto all’ultimo capitolo, dedicato alla recentissima riforma della disciplina in materia di appalti che ha visto l’entrata in vigore di un nuovo Codice (D.lgs. n. 36/2023) e l’abrogazione del D.lgs. n. 50/2016.
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