Tesi etd-04262018-094129 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LANDI, DAMIANO
URN
etd-04262018-094129
Titolo
Libertà di manifestazione del pensiero ed Hate Speech
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof. Panizza, Saulle
Parole chiave
- Hate Speech
- libertà
- manifestazione
- pensiero
Data inizio appello
14/05/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il dibattito alimentato dalla recente proposta di legge “Fiano” sull’inasprimento del reato di apologia del fascismo ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica e del dibattito politico il tema della libertà di espressione del pensiero e i suoi limiti. Le leggi pongono dei divieti e delle restrizioni per tutelare alcuni beni giuridici ed evitare che qualsiasi attore subisca danni ingiusti a causa di un altro.
Il presente lavoro intende affrontare il tema della libertà di espressione del pensiero e dei suoi limiti nella legislazione europea ed in Italia, non tralasciando sia l’accenno e il confronto con l’ordinamento statunitense, sia le problematiche che le nuove tecnologie di comunicazione hanno introdotto, soffermandosi sulle motivazioni e le giustificazioni che spingono i legislatori europei a comprimere tale libertà. Non saranno invece oggetto di questa trattazione tutti quei reati di parola che non riguardano la manifestazione del pensiero (violazioni copyright, segreti industriali o di stato, istigazioni a delinquere e via dicendo) essendo il bene giuridico tutelato e i possibili danni emergenti correlati evidenti.
Nel primo capitolo verrà introdotto il tema centrale della tesi, ossia la libertà di manifestazione del pensiero, attraverso un percorso sintetico sulle sue radici storiche nel diciottesimo secolo, e sulle tutele moderne di questo diritto, in ambito internazionale, europeo e nazionale.
Nel secondo capitolo sarà introdotto il tema dell’hate speech e reati di opinione che sono ad esso collegati poichè da qui sorgono le principali problematiche alla libera manifestazione del pensiero.
Nel terzo capitolo verrà fatta una breve comparazione con gli Stati Uniti d’America, per evidenziare come questi abbiano maturato un approccio diametralmente opposto a quello del vecchio continente.
Nel quarto capitolo verrà brevemente osservato come e in quale misura l’avvento di Internet, delle nuove tecnologie ad esso legate e dei social network abbia influito sulla regolamentazione della libertà di espressione e quali misure sono state prese al riguardo.
Infine il quinto capitolo approfondirà in particolare i limiti alla libertà di manifestazione del pensiero in Italia e il contributo che la giurisprudenza ha dato in questo ambito.
L’ultimo capitolo è dedicato al reato di opinione “politica”, sia all’estero che dentro i confini nazionali. Tale capitolo condurrà infine alle conclusioni e alla riflessione che deriva da questo scritto.
Il presente lavoro intende affrontare il tema della libertà di espressione del pensiero e dei suoi limiti nella legislazione europea ed in Italia, non tralasciando sia l’accenno e il confronto con l’ordinamento statunitense, sia le problematiche che le nuove tecnologie di comunicazione hanno introdotto, soffermandosi sulle motivazioni e le giustificazioni che spingono i legislatori europei a comprimere tale libertà. Non saranno invece oggetto di questa trattazione tutti quei reati di parola che non riguardano la manifestazione del pensiero (violazioni copyright, segreti industriali o di stato, istigazioni a delinquere e via dicendo) essendo il bene giuridico tutelato e i possibili danni emergenti correlati evidenti.
Nel primo capitolo verrà introdotto il tema centrale della tesi, ossia la libertà di manifestazione del pensiero, attraverso un percorso sintetico sulle sue radici storiche nel diciottesimo secolo, e sulle tutele moderne di questo diritto, in ambito internazionale, europeo e nazionale.
Nel secondo capitolo sarà introdotto il tema dell’hate speech e reati di opinione che sono ad esso collegati poichè da qui sorgono le principali problematiche alla libera manifestazione del pensiero.
Nel terzo capitolo verrà fatta una breve comparazione con gli Stati Uniti d’America, per evidenziare come questi abbiano maturato un approccio diametralmente opposto a quello del vecchio continente.
Nel quarto capitolo verrà brevemente osservato come e in quale misura l’avvento di Internet, delle nuove tecnologie ad esso legate e dei social network abbia influito sulla regolamentazione della libertà di espressione e quali misure sono state prese al riguardo.
Infine il quinto capitolo approfondirà in particolare i limiti alla libertà di manifestazione del pensiero in Italia e il contributo che la giurisprudenza ha dato in questo ambito.
L’ultimo capitolo è dedicato al reato di opinione “politica”, sia all’estero che dentro i confini nazionali. Tale capitolo condurrà infine alle conclusioni e alla riflessione che deriva da questo scritto.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Landi_Te...peech.pdf | 870.20 Kb |
Contatta l’autore |