Tesi etd-04252022-235235 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MARTELLA, AMEDEO
URN
etd-04252022-235235
Titolo
Studio multidisciplinare di sondaggi a carotaggio continuo nel sito archeologico del porto fluviale romano di Aquileia: analisi di facies e ricostruzione dell'architettura stratigrafico-deposizionale in relazione alle fasi di sviluppo del porto
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Sarti, Giovanni
correlatore Prof. Bertoni, Duccio
correlatore Prof. Bertoni, Duccio
Parole chiave
- Stratigraphic correlation; Geo-archeology;
Data inizio appello
13/05/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/05/2092
Riassunto
RIASSUNTO
Lo scopo dell’elaborato consiste nel fornire un quadro d’insieme dell’evoluzione paleo-ambientale ed idrografica di Aquileia (UD) e più in generale della bassa pianura Friulana, evidenziando l’architettura deposizionale del sottosuolo, con particolare riferimento per l’area sito archeologico UNESCO del porto fluviale romano. Il crescente interesse da parte degli archeologi per il contesto paleo-ambientale e deposizionale dei siti di rilevante interesse, ha permesso l’interazione diretta con diverse figure professionali di carattere internazionale nei siti archeologici in questione, garantendo un’ampia multidisciplinarietà del metodo di indagine. Tra il 2020 ed il 2021 sono stati infatti eseguiti diversi carotaggi con carotiere a carotaggio continuo e con carotiere manuale Cobra, ubicati lungo la Via Sacra, all’interno dell’area del porto fluviale romano di Aquileia e nell’area di scavo dell’ex fondo Sandrigo, che ne rappresenta la sponda orientale. I principali carotaggi eseguiti, denominati AQPR 1, AQPR 2 ed AQ III sono stati minuziosamente analizzati, al fine di stilare delle relazioni stratigrafico-sedimentologiche e geo-archeologiche di dettaglio, alla quale sono stati poi integrati tutti i dati ottenuti successivamente dalle analisi di laboratorio o da parte degli altri membri del team di ricerca. Questi dati comprendono indicazioni cronologiche ottenute tramite datazioni assolute 14C e datazioni dei periodi di produzione dei materiali archeologici rinvenuti, oltre ad eventuali indicazioni sul contenuto paleontologico, paleo-botanico e pollinico delle carote estratte. Inoltre, nell’ambito dell’attività di tirocinio connessa alla tesi è stato possibile elaborare delle sezioni Ground Penetrating Radar (GPR o Georadar) acquisite in prossimità dell’area di scavo dell’ex fondo Sandrigo, lungo la sinistra idrografica dell’attuale fiume di risorgiva Natissa, mettendo in luce le principali strutture, prevalentemente antropiche, individuate nel sottosuolo tramite il riconoscimento di anomalie elettromagnetiche. Successivamente, al fine di contestualizzare il sito archeologico in questione con il territorio circostante sono state rianalizzate criticamente le relazioni stratigrafico e geo-archeologiche redatte a seguito dell’esecuzione di numerosi carotaggi ad Aquileia per il progetto SARA (1994-1995) al fine di individuare i diversi ambienti deposizionali del sottosuolo in relazione a quelli recenti. Questa operazione è risultata inoltre necessaria per accomunare le informazioni ottenute dai carotaggi analizzati direttamente dal team di ricerca con quelle dei carotaggi derivanti dalla letteratura, oltre che per elaborare delle nuove ed originali colonne stratigrafiche che risultino graficamente compatibili e dunque perfettamente correlabili tra loro. Infatti, dopo aver effettuato delle attente analisi di facies, naturali ed antropiche dei carotaggi disponibili, è stato possibile distinguere le varie fasi (pre, syn e post harbour) dei singoli carotaggi, valutando le conseguenze sui naturali processi di sedimentazione in relazione all’intensa attività antropica e portuale. Sono stati successivamente elaborati dei panel di correlazione stratigrafico-deposizionale areali, ricostruendo così con elevato dettaglio le geometrie deposizionali del sottosuolo, fornendo inoltre importanti informazioni sull’evoluzione paleo-ambientale ed idrografica di Aquileia dal Pleistocene superiore all’Olocene recente, con particolare riferimento alla zona del porto fluviale romano.
SUMMARY
The aim of the paper is to provide an overview of the paleo-environmental and hydrographic evolution of Aquileia (UD) and more generally of the low Friulan plain, highlighting the depositional architecture of the sub-soil, with particular reference to the UNESCO archeological site of the roman river harbour. The growing interest of archeologists for the paleo-environmental and depositional context of the sites of relevant interest, has allowed the direct interaction with different professional figures of international character in the archeological sites in question, ensuring a wide multidisciplinary method of investigation. Between 2020 and 2021, in fact, several core drillings were carried out with continuos core drill and Cobra manual core drill, located along
the Via Sacra, within the area of the roman river port of Aquileia and in the excavation area of the former Sandrigo fund, wich represents its eastern bank. The main cores carried out, named AQPR 1, AQPR 2 ed AQ III have been meticulously analyzed, in order to draw up detailed stratigraphic-sedimentological and geo-archeological reports, to wich all the data subsequently obtained from the laboratory analyses or from the other members of the research team have been integrated. These data include chronological indications obtained through absolute 14C dating and dating of the production periods of the archeological materials found, as well as possible indications on the paleontological, paleo-botanical and pollen content of the extracted cores. Moreover, during the internship activity related to the thesis it was possible to elaborate Ground Penetrating Radar (GPR or Georadar) sections acquired in the vicinity of the excavation area of the former Sandrigo fund, along the hydrographic left of the current Natissa resurgence river, highlighting the main structures, mainly anthropogenic, identified in the subsoil through the recognition of electromagnetic anomalies. Subsequently, in order to contextualize the archeological site in question with the surrounding territory, the stratigraphic and geo-archeological reports drawn up following the execution of numerous cores in Aquileia for the SARA project (1994-1995) were critically re-analyzed in order to identify the different depositional environments of the sub-soilin relation to the recent ones. This operation was also necessary to unite the information obtained from the cores analyzed directly by the research team with that of the cores from literature, as well as to elaborate new and original stratigraphic columns that are graphically compatible and therefore perfectly correlated with each other. In fact, after a careful analyses of the facies, natural and anthropic, of the available cores, it was possible to distinguish the various phases (pre, syn and post-harbour) of the single cores, evaluating the consequences on the natural sedimentation processes in relation to the intense anthropic and harbour activity. Areal stratigraphic-depositional correlation panels were subsequently elaborated, thus reconstructing in great detail the depositional geometries of the subsoil, providing important information on the paleo-environmental and hydrographic evolution of Aquileia from the upper Pleistocene to the recent Holocene, with particular reference to the area of the roman river port.
Lo scopo dell’elaborato consiste nel fornire un quadro d’insieme dell’evoluzione paleo-ambientale ed idrografica di Aquileia (UD) e più in generale della bassa pianura Friulana, evidenziando l’architettura deposizionale del sottosuolo, con particolare riferimento per l’area sito archeologico UNESCO del porto fluviale romano. Il crescente interesse da parte degli archeologi per il contesto paleo-ambientale e deposizionale dei siti di rilevante interesse, ha permesso l’interazione diretta con diverse figure professionali di carattere internazionale nei siti archeologici in questione, garantendo un’ampia multidisciplinarietà del metodo di indagine. Tra il 2020 ed il 2021 sono stati infatti eseguiti diversi carotaggi con carotiere a carotaggio continuo e con carotiere manuale Cobra, ubicati lungo la Via Sacra, all’interno dell’area del porto fluviale romano di Aquileia e nell’area di scavo dell’ex fondo Sandrigo, che ne rappresenta la sponda orientale. I principali carotaggi eseguiti, denominati AQPR 1, AQPR 2 ed AQ III sono stati minuziosamente analizzati, al fine di stilare delle relazioni stratigrafico-sedimentologiche e geo-archeologiche di dettaglio, alla quale sono stati poi integrati tutti i dati ottenuti successivamente dalle analisi di laboratorio o da parte degli altri membri del team di ricerca. Questi dati comprendono indicazioni cronologiche ottenute tramite datazioni assolute 14C e datazioni dei periodi di produzione dei materiali archeologici rinvenuti, oltre ad eventuali indicazioni sul contenuto paleontologico, paleo-botanico e pollinico delle carote estratte. Inoltre, nell’ambito dell’attività di tirocinio connessa alla tesi è stato possibile elaborare delle sezioni Ground Penetrating Radar (GPR o Georadar) acquisite in prossimità dell’area di scavo dell’ex fondo Sandrigo, lungo la sinistra idrografica dell’attuale fiume di risorgiva Natissa, mettendo in luce le principali strutture, prevalentemente antropiche, individuate nel sottosuolo tramite il riconoscimento di anomalie elettromagnetiche. Successivamente, al fine di contestualizzare il sito archeologico in questione con il territorio circostante sono state rianalizzate criticamente le relazioni stratigrafico e geo-archeologiche redatte a seguito dell’esecuzione di numerosi carotaggi ad Aquileia per il progetto SARA (1994-1995) al fine di individuare i diversi ambienti deposizionali del sottosuolo in relazione a quelli recenti. Questa operazione è risultata inoltre necessaria per accomunare le informazioni ottenute dai carotaggi analizzati direttamente dal team di ricerca con quelle dei carotaggi derivanti dalla letteratura, oltre che per elaborare delle nuove ed originali colonne stratigrafiche che risultino graficamente compatibili e dunque perfettamente correlabili tra loro. Infatti, dopo aver effettuato delle attente analisi di facies, naturali ed antropiche dei carotaggi disponibili, è stato possibile distinguere le varie fasi (pre, syn e post harbour) dei singoli carotaggi, valutando le conseguenze sui naturali processi di sedimentazione in relazione all’intensa attività antropica e portuale. Sono stati successivamente elaborati dei panel di correlazione stratigrafico-deposizionale areali, ricostruendo così con elevato dettaglio le geometrie deposizionali del sottosuolo, fornendo inoltre importanti informazioni sull’evoluzione paleo-ambientale ed idrografica di Aquileia dal Pleistocene superiore all’Olocene recente, con particolare riferimento alla zona del porto fluviale romano.
SUMMARY
The aim of the paper is to provide an overview of the paleo-environmental and hydrographic evolution of Aquileia (UD) and more generally of the low Friulan plain, highlighting the depositional architecture of the sub-soil, with particular reference to the UNESCO archeological site of the roman river harbour. The growing interest of archeologists for the paleo-environmental and depositional context of the sites of relevant interest, has allowed the direct interaction with different professional figures of international character in the archeological sites in question, ensuring a wide multidisciplinary method of investigation. Between 2020 and 2021, in fact, several core drillings were carried out with continuos core drill and Cobra manual core drill, located along
the Via Sacra, within the area of the roman river port of Aquileia and in the excavation area of the former Sandrigo fund, wich represents its eastern bank. The main cores carried out, named AQPR 1, AQPR 2 ed AQ III have been meticulously analyzed, in order to draw up detailed stratigraphic-sedimentological and geo-archeological reports, to wich all the data subsequently obtained from the laboratory analyses or from the other members of the research team have been integrated. These data include chronological indications obtained through absolute 14C dating and dating of the production periods of the archeological materials found, as well as possible indications on the paleontological, paleo-botanical and pollen content of the extracted cores. Moreover, during the internship activity related to the thesis it was possible to elaborate Ground Penetrating Radar (GPR or Georadar) sections acquired in the vicinity of the excavation area of the former Sandrigo fund, along the hydrographic left of the current Natissa resurgence river, highlighting the main structures, mainly anthropogenic, identified in the subsoil through the recognition of electromagnetic anomalies. Subsequently, in order to contextualize the archeological site in question with the surrounding territory, the stratigraphic and geo-archeological reports drawn up following the execution of numerous cores in Aquileia for the SARA project (1994-1995) were critically re-analyzed in order to identify the different depositional environments of the sub-soilin relation to the recent ones. This operation was also necessary to unite the information obtained from the cores analyzed directly by the research team with that of the cores from literature, as well as to elaborate new and original stratigraphic columns that are graphically compatible and therefore perfectly correlated with each other. In fact, after a careful analyses of the facies, natural and anthropic, of the available cores, it was possible to distinguish the various phases (pre, syn and post-harbour) of the single cores, evaluating the consequences on the natural sedimentation processes in relation to the intense anthropic and harbour activity. Areal stratigraphic-depositional correlation panels were subsequently elaborated, thus reconstructing in great detail the depositional geometries of the subsoil, providing important information on the paleo-environmental and hydrographic evolution of Aquileia from the upper Pleistocene to the recent Holocene, with particular reference to the area of the roman river port.
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