Tesi etd-04252018-092434 |
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Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
DININNO, DOMENICA
URN
etd-04252018-092434
Titolo
Il Circo Massimo nell'assetto urbanistico della Regio XI: ricostruzione diacronica e sviluppo topografico con l'applicazione delle tecnologie ICT
Settore scientifico disciplinare
L-ANT/09
Corso di studi
SCIENZE DELL'ANTICHITA' E ARCHEOLOGIA
Relatori
tutor Prof. Liverani, Paolo
Parole chiave
- Circo Massimo
- digital archaeology
- fotogrammetria
- ICT
- photogrammetry
- topografia di Roma
- webgis
Data inizio appello
10/05/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo progetto mira ad allargare le conoscenze riguardo l’assetto urbanistico della regione XI e il Circo Massimo. Si vuole affrontare lo studio di come la costruzione dell’edificio abbia modificato l’assetto urbanistico-topografico della regio XI, attraverso il totale riesame dei dati archeologici e storici, al fine di ricostruire l’aspetto dell’area nelle diverse fasi di sviluppo diacronico.
Il progetto nasce dall’ esigenza di voler far chiarezza nella grande quantità di informazioni e dati sul Circo Massimo ed operare una suddivisione in macro fasi storiche che evidenzino determinati cambiamenti nella collocazione e nella realizzazione delle parti del grande edificio, così da ottenere strumenti di lavoro fondamentali per l’interpretazione e la lettura critica delle caratteristiche strutturali del Circo.
Si è quindi optato per l’elaborazione di modelli 3D dell’esistente associati ad una piattaforma WebGis. La disponibilità di un modello digitale 3D consente non solo la produzione di disegni e stampe in scala o al naturale, di qualsivoglia vista e tipo di proiezione, ma anche e soprattutto l’impiego del modello come vero e proprio indice spaziale di un 3D GIS in grado di riportare, punto per punto, tutte le informazioni relative al bene: informazioni storiche, o resoconti di eventuali restauri.
Il rilievo 3D prodotto diviene così un archivio visivo: dallo stesso file è possibile far derivare elaborati utili allo studio del monumento, al monitoraggio del degrado, alla fruizione (didattica museale, siti internet) e implementarlo in futuro.
La scelta della tecnica, o dell’integrazione di tecniche da utilizzare è stata data dall’esigenza di un alta accuratezza richiesta al risultato, dalle dimensioni dell’edificio circense, dagli ostacoli presenti nel sito, dal budget del progetto, dalla finalità del rilievo etc.
L'esperienza di stage e collaborazione svolta all'interno di una unità di ricerca 3DOM della Fondazione Bruno Kessler, rimarca quanto mai sia fondamentale avere in questo ambito un contributo multidisciplinare, sia per le competenze inerenti il bene oggetto di studio, sia per quelle specifiche più prettamente informatiche e teoriche legate alla geomatica.
Attraverso l'analisi dei dati stratigrafici in connessione con gli elementi desumibili dagli interventi antecedenti si è potuto pervenire per la prima volta ad elaborare la periodizzazione dei momenti di vita e di utilizzazione di questa parte del monumento, dall'epoca antica ai giorni nostri, delineando un quadro che, seppur necessariamente sfumato nei particolari, risulta chiaramente definito nella cadenza delle sue fasi e leggibile nella continuità degli sviluppi essenziali.
The project, named “The Circus Maximus in the urban arrangement of the region XI: diachronic reconstruction and topographical development through the application of new technologies” is conducted by the University of Pisa in collaboration with the Bruno Kessler Foundation of Trento, Italy.
The project investigates the Circus with a new methodological approach for the site, i.e. photogrammetry, 3D modelling and a relational database. The investigation, through a total review of historical and data and new archaeological surveys, aims totackle the study of how the construction of the building has changed the topography of the Regio XI (Colini 1934, p.175-177). The final digital product will contain historical data of the ruins in one accessible portal/informatics system. The global aim is to demonstrate how new technologies can change the practical and daily work and the way of thinking archaeology.
Il progetto nasce dall’ esigenza di voler far chiarezza nella grande quantità di informazioni e dati sul Circo Massimo ed operare una suddivisione in macro fasi storiche che evidenzino determinati cambiamenti nella collocazione e nella realizzazione delle parti del grande edificio, così da ottenere strumenti di lavoro fondamentali per l’interpretazione e la lettura critica delle caratteristiche strutturali del Circo.
Si è quindi optato per l’elaborazione di modelli 3D dell’esistente associati ad una piattaforma WebGis. La disponibilità di un modello digitale 3D consente non solo la produzione di disegni e stampe in scala o al naturale, di qualsivoglia vista e tipo di proiezione, ma anche e soprattutto l’impiego del modello come vero e proprio indice spaziale di un 3D GIS in grado di riportare, punto per punto, tutte le informazioni relative al bene: informazioni storiche, o resoconti di eventuali restauri.
Il rilievo 3D prodotto diviene così un archivio visivo: dallo stesso file è possibile far derivare elaborati utili allo studio del monumento, al monitoraggio del degrado, alla fruizione (didattica museale, siti internet) e implementarlo in futuro.
La scelta della tecnica, o dell’integrazione di tecniche da utilizzare è stata data dall’esigenza di un alta accuratezza richiesta al risultato, dalle dimensioni dell’edificio circense, dagli ostacoli presenti nel sito, dal budget del progetto, dalla finalità del rilievo etc.
L'esperienza di stage e collaborazione svolta all'interno di una unità di ricerca 3DOM della Fondazione Bruno Kessler, rimarca quanto mai sia fondamentale avere in questo ambito un contributo multidisciplinare, sia per le competenze inerenti il bene oggetto di studio, sia per quelle specifiche più prettamente informatiche e teoriche legate alla geomatica.
Attraverso l'analisi dei dati stratigrafici in connessione con gli elementi desumibili dagli interventi antecedenti si è potuto pervenire per la prima volta ad elaborare la periodizzazione dei momenti di vita e di utilizzazione di questa parte del monumento, dall'epoca antica ai giorni nostri, delineando un quadro che, seppur necessariamente sfumato nei particolari, risulta chiaramente definito nella cadenza delle sue fasi e leggibile nella continuità degli sviluppi essenziali.
The project, named “The Circus Maximus in the urban arrangement of the region XI: diachronic reconstruction and topographical development through the application of new technologies” is conducted by the University of Pisa in collaboration with the Bruno Kessler Foundation of Trento, Italy.
The project investigates the Circus with a new methodological approach for the site, i.e. photogrammetry, 3D modelling and a relational database. The investigation, through a total review of historical and data and new archaeological surveys, aims totackle the study of how the construction of the building has changed the topography of the Regio XI (Colini 1934, p.175-177). The final digital product will contain historical data of the ruins in one accessible portal/informatics system. The global aim is to demonstrate how new technologies can change the practical and daily work and the way of thinking archaeology.
File
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tavole_P...ninno.pdf | 39.35 Mb |
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