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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04232022-101543


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BORACCHIA, ANTONELLA
URN
etd-04232022-101543
Titolo
Autodeterminazione di genere in epoca di globalizzazione tra stigmi multipli e criminalizzazione. Il caso studio delle detenute transgender nel sistema penitenziario italiano.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Pastore, Gerardo
Parole chiave
  • autodeterminazione
  • carcere
  • criminalizzazione
  • diritti
  • globalizzazione
  • invisibilizzazione
  • stigma
  • transgender
Data inizio appello
09/05/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/05/2062
Riassunto
Il presente lavoro di tesi prende in esame la complessa questione delle persone transgender nel sistema penitenziario italiano, in un’epoca di globalizzazione e di accelerazione dei mutamenti sociali. Questa scelta è motivata dal fatto che il carcere risulta essere un caso emblematico di istituzione fondata sul binarismo di genere e sulla gerarchizzazione delle mascolinità, strutturate tramite un sistema di violenza intersezionale che, nel caso specifico delle persone transgender, rappresenta continuum delle discriminazioni vissute nel tessuto sociale esterno. Il percorso conoscitivo si struttura in quattro capitoli.
Nel primo capitolo si dedica un focus sui mutamenti sociali in epoca di globalizzazione, con uno sguardo su quelli che hanno interessato il sistema penitenziario. Viene introdotta la questione del riconoscimento di genere all’interno della società eteronormata e dell’intersezionalità delle diverse forme di oppressione, facendo riferimento al filone accademico dei Transgender studies.
Il secondo capitolo fa emergere la questione del transgenderismo trattando la nascita del movimento trans a livello italiano e internazionale, in quanto il suo sviluppo ha portato all’emersione delle istanze di tutte quelle persone che si oppongono alla egemonica visione occidentale, basata su un approccio bio-deterministico. Nel capitolo trova spazio anche un’analisi relativa ai tre livelli di stigma – strutturale, interpersonale, individuale- di cui sono vittime le persone transgender nel contesto italiano attuale; ed una discussione sulla normativa vigente riguardante l’identità di genere.
Nel terzo capitolo il focus viene posto sulla detenzione delle persone transgender nel sistema penitenziario italiano, con riferimento specifico alle modalità di trattamento loro riservate da una istituzione rimasta impermeabile ai mutamenti sociali avvenuti al suo esterno. Essa risulta essere strutturata secondo una categorizzazione dicotomica, la quale non tiene conto del fatto che l’identità di genere delle persone recluse può non coincidere con i caratteri sessuali anagrafici, e che di fatto disconosce ogni specificità in transito. Nella prassi le persone transgender sembrano dover scontare una doppia pena, collocate all’interno di istituti maschili, in una condizione di isolamento dalla restante popolazione detenuta. Inoltre, è presente una analisi relativa alla normativa di riferimento in materia di detenzione di persone transgender.
Il capitolo quarto, con il quale si chiude il lavoro, completa il percorso conoscitivo con un approfondimento empirico di tipo qualitativo. Nello specifico, grazie alle preziose narrazioni di testimoni qualificate, si indaga in profondità l’esperienza di detenzione transgender nel sistema penitenziario italiano in quanto soggetti r-esistenti. Le domande di ricerca si sono concentrate non solo sulle condizioni vissute in carcere, ma anche sulle esperienze delle donne transgender precedenti e successive, con lo scopo di comprendere i vissuti e le motivazioni che le hanno portate a trascorrere tempo della loro vita in stato di detenzione, mettendo in luce eventuali responsabilità del sistema sociale ed istituzionale nel suo complesso. In particolare, le testimoni qualificate si sono soffermate sulla violazione dei diritti delle detenute, sulla criminalizzazione delle identità e sull’invisibilizzazione; le questioni hanno definito i nuclei centrali della stesura degli esiti del lavoro empirico.

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