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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04232019-151045


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
VAI, BIANCA
URN
etd-04232019-151045
Titolo
JUDICIAL DISCRETION IN SENTENCING: an analysis of English and American judicial experiences
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Passaglia, Paolo
Parole chiave
  • sentencing
  • principle of legality
  • mandatory sentencing
  • judicial discretion
  • common law
  • sentencing guidelines
Data inizio appello
30/05/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente elaborato consiste in una disamina, in lingua inglese, della discrezionalità nell’irrogazione delle pene dei giudici negli Stati Uniti d’America ed Inghilterra.
Per prima cosa, è stato delineato il principio di legalità, definendolo in un’ottica comparatistica nella sua applicazione sia in un contesto di civil law che di common law. Nell’analizzare l’esperienza anglo-americana si è partiti dall’Inghilterra, analizzando il suo modello giuridico poi esportato anche in America. Successivamente, ci si è focalizzati sullo studio delle cosiddette mandatory minimum penalties statunitensi e delle corrispondenti sentencing guidelines, in una prospettiva di analisi anche diacronica. Si sono, inoltre, andate ad analizzare le disposizioni normative presenti a livello federale con le loro possibili conseguenze, tra cui il rischio di discriminazione e l’inefficacia nel prevenire i reati.
Infine, nel terzo ed ultimo capitolo, è stata riportata l’attenzione su Inghilterra e Galles per valutare se la creazione di linee guida dirette ai giudici per la formulazione di sentenze sia stata dovuta ad un’influenza prettamente americana oppure abbia risposto ad esigenze emergenti nel contesto europeo. Ci si è così soffermati sullo studio dei vincoli imposti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e del diritto dell’Unione europea in materia di condanne penali.

This thesis on judicial discretion in sentencing focuses first on the principle of legality, defying it within the context of both the civil law and the common law judicial experiences. It further examines mandatory minimum penalties with their historical background in the U.S.A. Indeed, it describes the applicable federal provisions whilst discussing their potential outcomes, including sentencing disparities. Ultimately, the third chapter evaluates whether the model of sentencing guidelines in England and Wales either suffered an American influence or conformed to obligations which were imposed within the European context.
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