Tesi etd-04232019-131154 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
STUPARU (SANIUTA), LENICA
URN
etd-04232019-131154
Titolo
L'essere umano nella visione olistica della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Salvini, Andrea
Parole chiave
- chiesa avventista
- essere umano
- olistico
Data inizio appello
06/05/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/05/2089
Riassunto
L’idea di presentare nella mia tesi un argomento talmente insolito e nuovo, ha le sue origini nella mia infanzia. La curiosità e il desiderio di approfondire un argomento così vasto mi hanno spinto ha cercare, studiare e scoprire un modo di accontentare lo spirito altruista di un assistente sociale principiante con l’esplorazione di una confessione religiosa minoritaria.
Chi è la Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno? Che novità porta alla società di oggi? Qual è il suo contributo sociale ai bisogni degli individui? Sono tuttavia alcune domande alle quali ho provato a rispondere, per rendere l’argomento più facile da comprendere e attenuare i pregiudizi che spesso accompagnano conoscere una realtà confessionale in minoranza.
Il concetto olistico dell’essere umano nella visione avventista occupa una posizione multidimensionale (fisica, psichica e spirituale) e complessa nella sua esistenza. La dimensione materiale e immateriale s’incrocia e ha una influenza rilevante sul modo di vivere dell’individuo. Lo scopo di questo lavoro è di presentare una visione diversa, biblica dell’uomo nella sua perspettiva olistica e di creare un ponte di comprensione e una possibile apertura, dialogo e interrelazione con la Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno.
Essere avventista significa vivere secondo la visione olistica, descritta nella Scrittura, che vuol dire adottare uno stile di vita che offre i suoi benefici sia per il presente sia per il futuro. Non a caso, troviamo un articolo di novembre del 2005 nel National Geographic, il quale racconta come anche gli avventisti sono più longevi.
Nel primo capitolo ho preso in esame le origini e la formazione del movimento avventista, con il risveglio spirituale suscitato da Wiliam Miller all’inizio dell’ottocento. L’intenso studio delle profezie bibliche portò Miller alla convinzione dell’imminente ritorno di Gesù Cristo nel 22 ottobre del 1844. L’inadempimento di questo evento ha creato una grande delusione, ma nello stesso tempo ha dato la luce il movimento avventista. Tra i pionieri del movimento avventista c’era anche una giovane donna, Ellen G. White, che ha avuto un importante contributo nello sviluppo del movimento stesso. Per la Chiesa avventista, lei rappresenta la guida spirituale, leader e profeta. Sempre nel primo capitolo, ho descritto l’espansione della Chiesa avventista in Italia a partire dal 1864 ad oggi.
Il secondo capitolo parla del messaggio avventista e della sua predicazione, che va diffusa in tutto il mondo fino al ritorno di Gesù. In seguito ho descritto le dottrine fondamentali della Chiesa avventista, l’importanza della riforma sanitaria, l’impegno a favore della libertà di coscienza, la catechesi e i servizi religiosi (matrimonio, battesimo, Santa Cena), l’educazione religiosa dei bambini attraverso la Scuola del Sabato e lo Scoutismo.
Nel terzo capitolo mi sono focalizzata sull’organizzazione ecclesiastica della Chiesa avventista. Il sistema di governo ecclesiastico è definito come rappresentativo e descrive in maniera più appropriata il sistema di leadership della chiesa cristiana primitiva. Sempre nell’aspetto organizzativo ho esposto la struttura, i dipartimenti e la figura del pastore e degli operai. Un altro punto rilevante sono le istituzioni centrate su: educazione, salute, comunicazione e il servizio sociale.
Nell’ultimo capitolo mi sono orientata sulle attività della Chiesa avventista in Italia, indicando le istituzioni che operano per diffondere il Vangelo e servire il prossimo: l’Istituto di Cultura Biblica “Villa Aurora”, Radio Voce della Speranza, Edizioni ADV, Hope Channel, Fondazione Adventum, Fondazione Vita e Salute, Agenzia Avventista per lo Sviluppo e Soccorso (ADRA).
Questo lavoro ovviamente non pretende di essere esaustivo, ma cerca di dare un’immagine rappresentativa della Chiesa avventista, e del suo contributo nel mondo sociale.
Chi è la Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno? Che novità porta alla società di oggi? Qual è il suo contributo sociale ai bisogni degli individui? Sono tuttavia alcune domande alle quali ho provato a rispondere, per rendere l’argomento più facile da comprendere e attenuare i pregiudizi che spesso accompagnano conoscere una realtà confessionale in minoranza.
Il concetto olistico dell’essere umano nella visione avventista occupa una posizione multidimensionale (fisica, psichica e spirituale) e complessa nella sua esistenza. La dimensione materiale e immateriale s’incrocia e ha una influenza rilevante sul modo di vivere dell’individuo. Lo scopo di questo lavoro è di presentare una visione diversa, biblica dell’uomo nella sua perspettiva olistica e di creare un ponte di comprensione e una possibile apertura, dialogo e interrelazione con la Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno.
Essere avventista significa vivere secondo la visione olistica, descritta nella Scrittura, che vuol dire adottare uno stile di vita che offre i suoi benefici sia per il presente sia per il futuro. Non a caso, troviamo un articolo di novembre del 2005 nel National Geographic, il quale racconta come anche gli avventisti sono più longevi.
Nel primo capitolo ho preso in esame le origini e la formazione del movimento avventista, con il risveglio spirituale suscitato da Wiliam Miller all’inizio dell’ottocento. L’intenso studio delle profezie bibliche portò Miller alla convinzione dell’imminente ritorno di Gesù Cristo nel 22 ottobre del 1844. L’inadempimento di questo evento ha creato una grande delusione, ma nello stesso tempo ha dato la luce il movimento avventista. Tra i pionieri del movimento avventista c’era anche una giovane donna, Ellen G. White, che ha avuto un importante contributo nello sviluppo del movimento stesso. Per la Chiesa avventista, lei rappresenta la guida spirituale, leader e profeta. Sempre nel primo capitolo, ho descritto l’espansione della Chiesa avventista in Italia a partire dal 1864 ad oggi.
Il secondo capitolo parla del messaggio avventista e della sua predicazione, che va diffusa in tutto il mondo fino al ritorno di Gesù. In seguito ho descritto le dottrine fondamentali della Chiesa avventista, l’importanza della riforma sanitaria, l’impegno a favore della libertà di coscienza, la catechesi e i servizi religiosi (matrimonio, battesimo, Santa Cena), l’educazione religiosa dei bambini attraverso la Scuola del Sabato e lo Scoutismo.
Nel terzo capitolo mi sono focalizzata sull’organizzazione ecclesiastica della Chiesa avventista. Il sistema di governo ecclesiastico è definito come rappresentativo e descrive in maniera più appropriata il sistema di leadership della chiesa cristiana primitiva. Sempre nell’aspetto organizzativo ho esposto la struttura, i dipartimenti e la figura del pastore e degli operai. Un altro punto rilevante sono le istituzioni centrate su: educazione, salute, comunicazione e il servizio sociale.
Nell’ultimo capitolo mi sono orientata sulle attività della Chiesa avventista in Italia, indicando le istituzioni che operano per diffondere il Vangelo e servire il prossimo: l’Istituto di Cultura Biblica “Villa Aurora”, Radio Voce della Speranza, Edizioni ADV, Hope Channel, Fondazione Adventum, Fondazione Vita e Salute, Agenzia Avventista per lo Sviluppo e Soccorso (ADRA).
Questo lavoro ovviamente non pretende di essere esaustivo, ma cerca di dare un’immagine rappresentativa della Chiesa avventista, e del suo contributo nel mondo sociale.
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