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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04232018-190138


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BERTOZZI, MICHELE
URN
etd-04232018-190138
Titolo
L'imperialismo giapponese. Colonie e territori occupati, 1895-1945
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Dott. Fulvetti, Gianluca
Parole chiave
  • isole mandatarie
  • government-general
  • governatorato generale
  • dōka
  • Korea colony
  • colonia di Corea
  • mandated islands
  • Karafuto
  • kōminka
  • sfruttamento economico
  • economic exploitation
Data inizio appello
28/05/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Con questa tesi intendo esplorare il fenomeno dell'imperialismo giapponese, l'unica forma di grande colonialismo messa in atto da un paese non occidentale. Pertanto ho esposto i momenti salienti della storia nipponica, dall'ingresso nell'età contemporanea (rinnovamento Meiji, 1868) alla disfatta nella seconda guerra mondiale, allo scopo di indagare l'affermarsi di un pensiero nazionalista, tinteggiato di militarismo e con una stridente nota panasiatica; ciò spiega la lunghezza del capitolo terzo, ove mi soffermo sulla sostanziale litigiosità dei vari attori (istituzionali, militari, economici) sui modi e i tempi dell'espansione in Asia orientale. Il corpo centrale della tesi è rivolto all'analisi della gestione sia dei possedimenti coloniali, sia dei territori occupati militarmente dopo il 1930 ‒ segnatamente la Manciuria, la Cina settentrionale e centrale (più alcune enclave sulla costa meridionale), l'Indocina e il resto del Sud-est asiatico, le isole nell'oceano Pacifico occidentale. Qui ho cercato di far risaltare il profilo economico-finanziario dell'imperialismo giapponese e alcune sue peculiarità, quali ad esempio l'industrializzazione accelerata delle proprie colonie. Non ho, infine, potuto esimermi dall'affrontare il tema dei crimini di guerra, compiuti sull'onda della mitologia imperiale giapponese.

With this master's dissertation I mean to explore the phenomenon of Japanese imperialism, the only form of great colonialism ever practiced by a non-Western country. I have thus exhibited the prominent moments of the Japanese history from its entry in the contemporary age (the Meiji Restauration, 1868) to the crushing defeat in World War II, seeking to examine the affirmation of a militarism-painted, nationalistic thinking with a discordant panasiatic mark; this explains the lenghty third chapter, where I linger over the substantial pugnacity among the various players (institutional, military, economic) about ways and times of the expansion in East Asia. The dissertation's central body focuses on the analysis of the management of both the colonies and the militarily occupied territories after 1930 ‒ namely Manchuria, Northern and Central China (plus some enclaves on the southern coast), French Indochina and the rest of South East Asia, the West Pacific islands. Here I have tried to emphasize the financial-economic outline and certain peculiarities of the Japanese imperialism, such as the hastened industrialization of its own colonies. Finally, I couldn't avoid to face the question of war crimes, committed on the wave of the imperial Japanese mitology.
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