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Tesi etd-04232018-175938


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FLAMIGNI, GABRIELE
URN
etd-04232018-175938
Titolo
Arte del dialogo e teoria della comunicazione nelle Diatribe di Epitteto ('in riferimento costante a Socrate')
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof.ssa Sassi, Maria Michela
correlatore Prof. Gourinat, Jean-Baptiste
Parole chiave
  • rhetoric of philosophical discourse
  • retorica del discorso filosofico
  • persuasione
  • persuasion
  • Musonius Rufus
  • Musonio Rufo
  • individuality
  • individualità
  • etica stoica
  • Stoic ethics
Data inizio appello
28/05/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro è il precipitato di una ricerca condotta nell’intersezione tra gli studi sulla ricezione di Socrate presso Epitteto e quelli di retorica del discorso filosofico. Sebbene tale ambito abbia ricevuto le attenzioni della critica fin dall’opera di Théodore Colardeau e sia stato più di recente oggetto di alcuni importanti contributi di Anthony A. Long, un suo aspetto pare essere per lo più trascurato dagli storici della filosofia, nonostante la sua cardinalità nella dialettica socratica: il costante tentativo di accordo della parola con l’individualità del suo destinatario, fondato sulla convinzione che l’applicazione di questa tecnica massimizzi la persuasività di ogni proferimento, e che al contrario la sua mancata applicazione renda inefficace l’interazione comunicativa. La verifica della condivisione da parte di Epitteto di questa esigenza, espressa da Socrate in diversi luoghi platonici, costituisce il fine di questo scritto.

This work is the precipitate of a research conducted at the intersection between the studies of the reception of Socrates by Epictetus and those of the rhetoric of philosophical discourse. Although this domain has received scholarly attention since the oeuvre of Théodore Colardeau and has more recently played the object of some important contributions by Anthony A. Long, one of its aspects seems to have been somehow neglected by historians of philosophy, notwithstanding its importance in Socratic dialectic: the steady endeavour to make one’s speech come to an agreement with its recipient’s individuality, endeavour based on the belief that the application of this technique maximizes each utterance’s persuasive power and that, on the contrary, the failure of its application makes the communicative interaction ineffective. The verification of Epictetus’ sharing of this need, expressed by Socrates in several Platonic loci, constitutes the aim of this writing.
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