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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04232018-083523


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SCAMPUDDU, NICOLETTA
URN
etd-04232018-083523
Titolo
La predazione da lupo nel grossetano: analisi dei danni nell’ultimo decennio
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
Relatori
relatore Dott.ssa Russo, Claudia
correlatore Dott.ssa Giuliotti, Lorella
controrelatore Bibbiani, Carlo
Parole chiave
  • benessere animale
  • cortisolo
  • ovini
  • predazione
  • predazione da lupo
Data inizio appello
14/05/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/05/2088
Riassunto
La presente tesi ha avuto lo scopo di studiare attraverso appositi questionari il fenomeno della predazione da lupo in 16 aziende ovine della provincia di Grosseto.
Inoltre in 12 allevamenti (metà con eventi di predazione avvenuti nei sei mesi precedenti e l’altra metà che non aveva mai subito predazione) è stato valutato il livello di benessere animale con il metodo TOS-BOL, e su sette femmine secondipare è stato prelevato un ciuffo di peli dalla coda per la valutazione dell’hair cortisol, quale indicatore di stress cronico.
Dall'analisi è emerso che la presenza di questo predatore nella provincia toscana è molto assidua e crea grossi problemi alle attività zootecniche in generale e alle aziende ovicaprine in particolare.
Per quanto riguarda i metodi di prevenzione, solo quattro aziende hanno installato delle recinzioni antilupo, mentre le altre utilizzano dei semplici recinti notturni. I cani sono presenti in 11 delle aziende visitate, ma solo in otto di queste i cani sono da guardianìa. Il rapporto cane-pecora è ottimale, con una media di 3,1 cani per azienda.
Dalle interviste risulta che la principale causa di morte degli animali in azienda è la predazione; i casi di predazione, su 16 aziende, sono stati 7 nei mesi precedenti lo studio e il numero totale di animali uccisi è stato di 28. Il 79% delle pecore uccise erano femmine e il 17% agnelli. Da questo studio si è evidenziato anche il cambiamento delle abitudini del lupo, poichè il 66,6% degli attacchi è avvenuto al mattino, come già evidenziato in altre provincie toscane.
Nessun allevatore intervistato è assicurato contro i danni da predazione e, per la maggior parte di loro, l'unico modo per risolvere questo problema sarebbe l'uccisione dei lupi.
Per quanto concerne il TOS-BOL, il punteggio medio è stato di 3,1. La macroarea A, riguardante il management aziendale e il personale, è stata quella che ha totalizzato il punteggio minore pari a uno. La macroarea E (aspetti igienico sanitari e comportamento degli animali), invece ha totalizzato il punteggio maggiore, cinque.
L'analisi del cortisolo del pelo ha fornito risultati piuttosto inaspettati poiché i livelli di questo biomarker negli animali che avevano assistito ad un attacco predatorio nei sei mesi precedenti, è risultato più basso che nei soggetti delle altre aziende. La razza e il punteggio ottenuto nella valutazione del benessere animale hanno influenzato in maniera significativa il livello di questo ormone
In conclusione, dalle poche aziende che si sono rese disponibili ad essere intervistate è possibile dedurre che la predazione in provincia di Grosseto è cronica ed estesa, come è possibile capire anche dai fatti di cronaca presenti sui giornali negli ultimi mesi.

This thesis was aimed at studying the phenomenon of wolf predation in 16 sheep farms in the province of Grosseto through specific questionnaires.
Furthermore in 12 of the farms (half with predation episodes happened in the previous six months, and the other half which never suffered of predation) was assessed the level of animal welfare using the TOS-BOL method, and out of seven “secondipare” females was taken a tuft of hair from the tail to evaluate the hair cortisol, as an indicator of chronic stress.
The analysis showed that the presence of this predator in the Tuscan province is very assiduous and create huge problems to zootechnical activities in general and to sheep and goat farms in particular.
About prevention techniques, only four farms have installed anti-wolf fences, while the others are using simple night fences. Dogs are present in eleven of the visited farms, but only eight of them have guardian dogs. The relationship between dog and sheep is excellent, with an average of 3,1 dog per farm.
From the interviews it turns out that the main cause of death of animals in farms is predation; the episodes of predation, out of 16 farms, have been seven in the previous months, the evaluation and the total number of animal killed was 28. The 79% of sheep killed were females and the 17% were lambs. From this study was also highlighted the change of habits of wolves, since the 66,6% of the assaults happened in the morning, as already highlighted in other Tuscan provinces.
None of the interviewed farmers has insurance against damage from predation and, for most of them, the only way to solve this problem would be killing the wolves.
For TOS-BOL, the average score was 3,1. The macro-area A, concerning company management and personnel, was the one that scored the lowest score of one. The macro-area E (hygienc-sanitary aspects and animal behavior), on the other hand scored the highest score, five.
The analysis of cortisol in the hair has provided quite unexpected results since the levels of this biomarker in the animals that had witnessed a predatory attack in the previous six months, it was lower than in subjects of other farms. The breed and the score obtained on the evaluation of the animal welfare have significantly influenced the level of this hormone.
in conclusion, from the few companies that have been available for an interview, it is possible to deduce that the predation in the province of Grosseto is chronic and extensive, as is also possible to understand it from the news articles on newspapers of the last months.
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