Tesi etd-04232010-131612 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
TADDEI, MARZIO
URN
etd-04232010-131612
Titolo
Demografia, economia ed ambiente: indagine conoscitiva sul comune di Castagneto Carducci
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO
Relatori
relatore Prof. Iacomelli, Aldo
controrelatore Prof. Franchini, Dario
controrelatore Prof. Franchini, Dario
Parole chiave
- ambiente
- Castagneto Carducci
- comune
- demografia
- economia
Data inizio appello
09/07/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/07/2050
Riassunto
Con un’estensione territoriale di 142 km², Castagneto Carducci è il più vasto dei venti comuni della provincia di Livorno. La quota altimetrica massima che si registra al suo interno è pari a 585 m sul livello del mare. Dal punto di vista morfologico, il comune può essere suddiviso in tre parti: una fascia di bassa pianura, che riguarda la zona occidentale del territorio e che è caratterizzata da vaste pinete; un settore collinare che degrada lentamente verso il mare; un tratto di pianura alta, situato tra le due parti precedentemente descritte e sede delle maggiori infrastrutture ed attività (soprattutto quella agricola). La superficie forestale copre circa il 60% del territorio comunale; la formazione principale è quella delle sempreverdi mediterranee, a prevalenza di Leccio. Nel comune si possono distinguere 4 principali sistemi ambientali: quello marino, la fascia costiera dunale (caratterizzata dalla presenza di pinete, accennate in precedenza), la pianura agricola (con coltivazioni estensive ed intensive, che si estendono rispettivamente ad Ovest e ad Est della ferrovia) e la fascia collinare boscata (suddivisa in una parte pedecollinare a coltivazione d’Olivo ed una collinare dominata dal bosco ceduo). Le frazioni che costituiscono il comune sono 4: Castagneto Carducci (1667 abitanti), capoluogo; Donoratico (5861), che assorbe circa il 68% della popolazione; Marina (351), località turistica estiva che, di conseguenza, ha un numero fluttuante di presenze; Bolgheri (707). Dal punto di vista demografico, si è registrato un invecchiamento della popolazione durante il ventennio 1981-2001, con la fascia giovanile (0-14 anni) che si è ridotta, quella media (15-64) che ha avuto una crescita contenuta e la fascia anziana (oltre i 64) che si è notevolmente espansa, arrivando a costituire il 24% della popolazione totale. Ciò è riconducibile al basso tasso di natalità ed all’aumento dell’età media di vita. La struttura demografica del comune rispecchia abbastanza bene quella provinciale, dove c’è però una minore incidenza della popolazione anziana, che potrebbe dipendere dalle dinamiche migratorie di quest’ultima, la quale magari va a risiedere nel territorio castagnetano in misura maggiore rispetto ad altri comuni. Sempre durante il ventennio 1981-2001, si è registrato un cambiamento nelle struttura familiare, con il numero medio dei componenti che è passato da 2.7 a 2.4, in linea con il relativo dato provinciale. Più precisamente, il numero dei nuclei familiari composti da 1, 2 e 3 persone è rimasto sostanzialmente simile durante tale periodo, mentre sono andati a diminuire quelli costituiti da 4 persone in su. Ciò conferma la tendenza nazionale alla proliferazione delle famiglie di piccole dimensioni, tipica di società industriali e terziarizzate (infatti, nonostante avesse inizialmente una totale vocazione agricola, anche il comune di Castagneto Carducci si sta muovendo in tale direzione). Questi cambiamenti sono riconducibili a divorzi, separazioni, aumento di coppie senza figli etc… La popolazione extracomunitaria del comune è in costante crescita e risulta più consistente rispetto alla media provinciale (3.92% contro 1.82% nel 2001). L’aumento degli extracomunitari residenti è da ricollegarsi alla regolarizzazione avvenuta in seguito alla legge Bossi-Fini. Dal punto di vista dell’andamento demografico, il comune di Castagneto Carducci è stato caratterizzato da due periodi distinti: nel primo, compreso dal 1951 al 1971, si è avuta una continua decrescita dei residenti, nonostante l’incremento, durante il medesimo periodo, della popolazione di Donoratico; nel secondo, 1971-2001, caratterizzato da fenomeni immigratori e dalla stabilizzazione dello spopolamento dalle campagne, si è avuta invece una crescita (anche se la popolazione residente nel capoluogo è più o meno costante dal 1981), al contrario di quanto avvenuto a livello provinciale. Il saldo naturale della popolazione è sempre stato molto negativo durante gli ultimi anni; il fattore migratorio lo ha però controbilanciato, rendendo quasi sempre positivo (ad eccezione del 2005) il saldo totale. Il comune di Castagneto Carducci ha principalmente 2 vocazioni: agricola (i cui indirizzi prevalenti sono viticoltura, olivicoltura, cerealicoltura ed ortofrutticoltura) e turistica. Il 95% delle aziende agricole è a conduzione diretta, il 5% con salariati (che però interessa il 62% della superficie agricola totale). Nel settore agricolo risultano occupate 1995 persone, il cui 47.4% è costituito da familiari o parenti dei vari conduttori (percentuale minore rispetto al dato provinciale). Nel 1951, il 76.5% degli addetti era impiegato nel settore primario, contro il 9.4% del secondario ed il 14.1% del terziario. Le cose sono poi notevolmente cambiate, tant’è che, nel 1981, tali dati erano rispettivamente mutati nel modo seguente: 29.2%, 33.9% e 36.9%. Negli ultimi anni, il settore agricolo ha visto un aumento della propria percentuale di addetti, al contrario del secondario (dove però aumenta il numero di quest’ultimi in termini assoluti). Nel 2001, la maggior parte degli addetti risultava occupata nelle attività commerciali (23%) ed in quelle ricettive (22%). Infatti, le attività commerciali sono diverse, tant’è che rappresentano il 47.2% delle imprese totali del settore terziario, seguite da alberghi e ristoranti. Circa 1/4 dei pubblici esercizi è a carattere stagionale, a conferma della vocazione turistica del comune (tant’è che 23/25 si trovano a Marina, località di vacanza per eccellenza). Riguardo ai consumi, quello medio per abitante risulta superiore ai 20000 Euro all’anno; nell’ultimo lustro, si è registrata una diminuzione del 4% dei consumi alimentari. Relativamente al mercato nel lavoro, si hanno 3024 occupati su una popolazione attiva di 7357; il tasso di occupazione (numero di occupati/popolazione di età superiore o uguale ai 15 anni) è pari a 41.10, in linea col dato provinciale (41.44). Sempre riguardo al tasso di occupazione, si registra un grande squilibrio (che comunque si sta riducendo) tra componente maschile e femminile, sia a livello comunale che provinciale. Al 31.12.2008, il Centro per l’impiego indicava 448 disoccupati. La situazione è comunque difficile da monitorare, visto che le persone non iscritte al suddetto Centro non sono più considerate disoccupate, venendo così trascurate nella valutazione. Il livello di scolarizzazione rappresenta un indice del benessere raggiunto dalla comunità; in questo ambito si registra una scarsa incidenza di analfabetismo sia a livello comunale che provinciale, che indica appunto un raggiunto benessere. Il numero di persone senza alcun titolo di studio è invece più alto nel comune, dove si ha anche una minore percentuale di diplomati e laureati. Tali fattori sono riconducibili all’emigrazione di quest’ultimi, i quali si spostano per cercare un lavoro adatto al loro titolo di studio (che il territorio castagnetano non riesce generalmente ad offrire), ed all’elevata componente anziana del comune. Passando ad analizzare lo stato dell’ambiente e precisamente l’acqua, è opportuno citare la disponibilità di risorsa idrica comunale, che è pari a 87.1 l/sec, ripartiti tra diciotto pozzi e due sorgenti. La falda viene alimentata dalle acque meteoriche, dagli apporti laterali delle rocce incassanti e da quelli di subalveo dei corsi d’acqua della piana costiera (dove le variazioni di facies lo permettano). Il massimo stress della falda stessa si verifica nei mesi estivi, quando a siccità e prelievi per uso agricolo si sommano gli elevati consumi dovuti al turismo. Per quanto riguarda le acque marine, il programma del loro monitoraggio è affidato all’ARPAT, che effettua prelievi due volte al mese in tre stazioni (situate rispettivamente a 500, 1000 e 3000 m dalla costa); sedimenti e bivalvi vengono invece campionati ogni sei mesi, al fine di verificare la presenza di sostanze chimiche pericolose. Riguardo all’aria, sono state determinate le quantità di sostanze inquinanti, di gas promotori dell’effetto serra e di diversi elementi (tra cui alcuni metalli pesanti). Tali quantità hanno mostrato valori abbastanza rassicuranti, giustificando così la scarsa percezione di queste problematiche da parte della comunità castagnetana. Per quanto riguarda l’inquinamento elettromagnetico, i principali problemi (comunque limitati) sono riconducibili alle microonde originate dagli impianti di telefonia mobile. Relativamente al suolo, è opportuno sottolineare che sono state riscontrate concentrazioni importanti di nitrati nell’area pianeggiante del comune. La loro origine è essenzialmente antropica: composti azotati agricoli e reflui domestici. Per smaltire quest’ultimi vengono utilizzati diversi trattamenti. Uno di questi, la fitodepurazione (comunque poco utilizzata nel comune), garantisce scarico nullo. Suolo e corpi d’acqua superficiali sono i principali recettori degli scarichi, ma i reflui possono anche essere accumulati in vasche a tenuta periodicamente svuotate da autobotti. I fossi e le fossette in cui finiscono i reflui sono asciutti per la maggior parte dell’anno, non fornendo così la dovuta diluizione. Considerando il grande afflusso estivo, il maggior effetto degli scarichi sulle acque di falda dovrebbe avvenire durante tale periodo. In realtà, mancando l’effetto di dilavamento delle piogge, i nitrati restano intrappolati nei primi m di terreno, per poi entrare in falda durante l’Autunno. Per quanto concerne i rifiuti, nel comune si producono soprattutto RSU; gli RS sono pochi per via della scarsa presenza di attività produttive. Naturalmente, il turismo esercita la sua influenza anche in questo ambito, con la produzione dei rifiuti che aumenta notevolmente durante l’Estate. Il Comune ha avviato un processo di sensibilizzazione della cittadinanza su questo tema, fornendo molte infrastrutture per la raccolta differenziata, che è in crescita. Questa registra però una flessione durante i mesi estivi, dovuta alla carenza di appositi punti di raccolta in prossimità delle strutture ricettive. A Castagneto Carducci e Bolgheri ha preso il via un progetto di raccolta “porta a porta” che ha i seguenti obiettivi: togliere i cassonetti dai centri storici, incentivare la raccolta differenziata, agevolare gli anziani.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |