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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04222022-140409


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MOSCARDINI, GRETA
URN
etd-04222022-140409
Titolo
Quali diritti per gli immigrati in Italia? Il caso specifico dell'immigrazione Ucraina
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Tomei, Gabriele
Parole chiave
  • Diritti
  • Emigrazione
  • Flussi migratori
  • Immigrazione
  • Ucraina
Data inizio appello
09/05/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/05/2062
Riassunto
La tesi cerca di affrontare diverse domande metodologiche sul tema dei flussi migratori in Italia, in particolar modo dell'immigrazione, di come questo fenomeno viene affrontato sia dalla parte politica sia dall'opinione pubblica; andando a descrivere quali sono i diritti che gli immigrati si vedono riconosciuti a livello giuridico.
La tesi si apre con un primo capitolo, nel quale viene narrata la storia dei flussi migratori che hanno contrassegnato la nostra penisola.
Quando si parla di immigrazione si fa riferimento a uno degli aspetti del più generale fenomeno delle migrazioni, ovvero il movimento di individui che si spostano dal proprio Paese di nascita o di cittadinanza per raggiungere un altro Paese nel quale si stabiliscono in modo più o meno permanente.
Se vogliamo parlare del fenomeno migratorio un primo elemento da cui partire è distinguere due aspetti complementari: da una parte l’emigrazione, che pone l’attenzione sul paese di partenza; dall’altra l’immigrazione, che pone l’attenzione sul paese di arrivo. In questa sede mi soffermerò nel delineare le molteplici motivazioni della migrazione e le diverse dimensioni che questo fenomeno può assumere. Il tutto verrà poi ripreso nei diversi capitoli della tesi, in particolare quando parlerò dell’importanza di tenere insieme le diverse realtà dei migranti. In questo capitolo si parlerà, infatti, di come il termine migranti spesso diventa uno stereotipo se ci dimentichiamo di vedere le differenze; rischiamo di dimenticare che ogni migrante è anche un emigrante, e come tale si porta dietro tutta una serie affetti, di legami, di ricordi e di speranze. Farò riferimento al sociologo Abdelmalek Sayad, il quale ha teorizzato “la doppia assenza”. Accanto a questo descriverò altri “fenomeni” che riguardano l’emigrante, come per esempio, il lutto migratorio, l’importanza delle reti famigliari. Nello stesso capitolo si andranno a vedere anche le diverse “categorie di migranti”, superando la stereotipizzazione classica dell’uomo migrante proveniente dall’Africa del sud o della donna proveniente dell’est Europa. Si andranno quindi ad indagare, oltre ad una piccola descrizione di quanto accennato sopra, i minori, gli anziani e diverse realtà delle donne.
La seconda parte della tesi si focalizzerà invece su come l’immigrazione di massa, che negli ultimi anni ha fortemente interessato il nostro ordinamento, ha messo in luce la questione dell’accesso alle prestazioni di welfare da parte dei soggetti immigrati, in particolare si andrà ad affrontare il delicato tema di quali sono i diritti che lo Stato italiano riconosce agli immigrati, prendendo come testo fondamentale la Costituzione italiana. Il tema assume rilevanza sotto un duplice profilo: da un lato la penuria di risorse che non consente al nostro sistema di servizi sociali di fornire risposte adeguate alle necessità dei soggetti in difficoltà tout court, dall’altro l’esistenza di una legislazione non organica e talvolta contradditoria sui diritti spettanti ai bisognosi, compresi gli stranieri. La crisi economica e sociale che ha investito il nostro Paese e la necessità di predisporre misure di contrasto alla povertà sta sempre più influenzando un dibattito che, da un profilo squisitamente giuridico, avente ad oggetto il quantum di diritti sociali da garantire agli immigrati, rischia di spostarsi su quello eminentemente politico. Questo porta a vedere la cittadinanza come presupposto per l’erogazione delle prestazioni socioassistenziali e l’evoluzione che tale nozione ha subito, grazie agli ordinamenti sovranazionali e ad altre discipline. Si andrà a vedere come il lavoro sociale, che si pone l’obiettivo d’attivare la società per risolvere specifici problemi della comunità, ha il compito di favorire il passaggio da straniero a cittadino riconosciuto in tutte le sue sfaccettature, nella consapevolezza che l’integrazione delle diversità favorisce la coesione sociale e ne promuove le dimensioni valoriali.
Nel terzo capitolo si andrà invece ad affrontare un tempo odierno, ovvero la migrazione della popolazione Ucraina in seguito alla Guerra. Verrà effettuata una breve ricostruzione storica delle migrazioni ucraine, partendo dalla fine del 1800 – inizio 1900, per poi arrivare ai giorni nostri. In particolare, nel secondo paragrafo del suddetto capitolo si andrà ad esaminare la composizione demografica di tale migrazione, e vedremo se sarà confermata l’immagine di una migrazione composta quasi esclusivamente da donne e minori. Infine, si andranno ad analizzare le varie misure legislative che l’Europa e l’Italia hanno realizzato per rispondere alle sfide che tale immigrazione porta agli occhi di tutti. Avviandoci alla conclusione, riprendendo alcune norme, si andrà a vedere come il servizio sociale interviene nelle sfide dell’accoglienza e dell’integrazione poste dalla popolazione Ucraina in fuga dalla guerra.
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