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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04222022-125657


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SARTONI, ALLEGRA
URN
etd-04222022-125657
Titolo
Malattia e Stigma Il ruolo del teatro sociale nella terapia della disabilita
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Biancheri, Rita
Parole chiave
  • sociologia della salute
  • stigma
  • medicina narrativa
  • teatro sociale
Data inizio appello
09/05/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Lo scopo di questa tesi è dimostrare il ruolo terapeutico del teatro sociale in una dimensione come quella della disabilità.
Nel primo capitolo ho preso in analisi le principali teorie riguardanti la sociologia della salute, con particolare riferimento alle questioni inerenti la disabilità, di come essa possa essere affrontata in modo preventivo come un processo, come un percorso che si crea tra malato e professionista cercando di enfatizzare il ruolo dinamico e attivo del soggetto malato o portatore di stigma.
Nel secondo capitolo ho approfondito il tema dello stigma sociale, secondo l’analisi di diversi autori quali: Goffman, Benasayag e Schmit e Foucault e ho cercato di far emergere come un simile pregiudizio condizioni la società sia attuale sia passata.
Nel terzo capitolo ho analizzato la Medicina Narrativa e il ruolo che può aver tale strumento nella cura e nella terapia di un malato. Di conseguenza, tramite il racconto e l’ascolto, si dà la possibilità al paziente di esporre il proprio vissuto e di instaurare una vera e propria relazione con il medico, migliorando l’efficacia dell’intervento terapeutico.
Nel quarto capitolo ho esposto l’approccio del teatro sociale e il ruolo del teatro terapia, dimostrando come quest’arte possa essere un modo per chiunque, ed in particolar modo per soggetto fragili, deboli, esclusi di sentirsi parte di qualcosa di importante, di riuscire a esprimersi, raccontarsi, curarsi.
Infine nell’ultimo capitolo ho esaminato l’esperienza vissuta nella compagnia di cui faccio parte e, focalizzandomi su questo studio di caso, ho intervistato alcuni dei suoi membri, tra cui il regista, e attraverso i loro racconti, le loro esperienze ho potuto approfondire le criticità e i punti di forza di un metodo innovativo di intervento in un settore complesso quale quello della disabilità fisica e psichica. I risultati hanno confermato la validità di un percorso e di un approccio multilivello, in grado di promuovere il concetto di integrazione e di farne una risorsa importante.
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