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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04222014-164752


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LAVARINI, GIACOMO
URN
etd-04222014-164752
Titolo
Metodi innovativi per lo studio della permeazione dell'idrogeno: effetto delle dislocazioni come siti di trappola per l'idrogeno stesso
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA MECCANICA
Relatori
relatore Valentini, Renzo
relatore Prof. Beghini, Marco
Parole chiave
  • dislocazioni
  • idrogeno
  • permeazione elettrochimica
  • trappole
Data inizio appello
14/05/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’argomento del presente lavoro consiste nello studio sperimentale degli effetti delle dislocazioni come siti trappola per l’idrogeno. Materiali soggetti a lavorazioni a freddo vengono quotidianamente a trovarsi in condizioni di esercizio a contatto con idrogeno o con ambiente nel quale viene prodotto così da rendere questo lavoro uno studio di particolare interesse per l’industria moderna. Il lavoro può essere suddiviso in tre parti. Nella prima parte sono state condotte prove di permeazione secondo il metodo di Devanathan e Stachursky. Le prove sono state svolte su ferro puro e altri tre tassi di laminazione (34%, 48%, 67%) a quattro temperature differenti in un range che va dalla temperatura ambiente alla temperatura di circa 65°C. Grazie ai risultati ottenuti da tale analisi è stato possibile ricavare il coefficiente di diffusività, di permeabilità e di solubilità al variare del tasso di laminazione e della temperatura e i loro andamenti in funzione della temperatura (equazione di tipo Arrhenius); inoltre è stato possibile ricavare il numero dei siti trappola presenti ai vari tassi di laminazione e l’energia di intrappolamento sia sotto le ipotesi di saturazione delle trappole che nel caso di assenza di saturazione. Nella seconda parte, a risvolto più industriale, sono state svolte delle prove di permeazione su materiale IF per smaltatura di provenienza industriale (electrolux); tali prove sono state effettuate a temperatura ambiente su attrezzatura HeliosII e alle quattro temperature utilizzate nella prima parte secondo il metodo di Devanathan e Stachursky con lo scopo sia di confrontare le due strumentazioni sia di determinare anche per questo caso gli andamenti caratteristici, il numero di siti trappola del materiale e l’energia di intrappolamento. Sotto ipotesi di completa saturazione, poiché ritenuta più ragionevole per le condizioni di prova, è stata calcolata un’energia d’intrappolamento pari a circa 39*K J⁄mol e un numero di siti trappola, ovviamente variabili col tasso di laminazione, all’interno di un range che va da 4,2*〖10〗^17 siti⁄〖cm〗^3 nel caso del ferro industrialmente puro a 4,1* 〖10〗^18 siti⁄〖cm〗^3 nel caso del ferro laminato al 67%; per quanto riguarda il materiale IF è stata ricavata un’energia d’intrappolamento che si assesta sullo stesso ordine di grandezza del ferro (43K J⁄mol) mentre per i siti trappola un valore pari a 〖1,7*10〗^18 siti⁄〖cm〗^3 . La parte conclusiva di questo lavoro vede l’analisi metallografica attraverso microscopio metallografico a riflessione di tre dei provini utilizzati negli esperimenti precedenti, al fine di mettere in evidenza particolarità nella struttura cristallina.
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