Tesi etd-04212022-181537 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FORCIERI, MARGHERITA
URN
etd-04212022-181537
Titolo
L’utilizzo del PRP in tendinopatie e osteoartrosi:
follow-up a medio-lungo termine.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Parchi, Paolo Domenico
Parole chiave
- condropatia
- osteoartrosi
- prp
- tendinopatia
Data inizio appello
24/05/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/05/2092
Riassunto
RIASSUNTO ANALITICO
Scopo dello studio.
Osteoartrosi e tendinopatie sono patologie ampiamente diffuse nella popolazione. Presentano svariate opzioni terapeutiche che non sempre si rivelano efficaci.
Negli ultimi anni abbiamo assistito allo sviluppo di nuove terapie, di cui si stanno tutt’ora studiando gli effetti a lungo termine.
Abbiamo valutato l’utilizzo del PRP in tendinopatie e osteoartrosi e analizzato la nostra esperienza per valutare efficacia a medio-lungo termine.
Materiali e metodi.
Tra gennaio del 2020 e dicembre del 2021 nel reparto di Ortopedia e Traumatologia I a Pisa 30 pazienti sono stati sottoposti a ciclo infiltrativo con PRP per il trattamento di patologie articolari e tendinopatie. 15 pazienti erano affetti da patologia articolare, 13 a livello del ginocchio e 2 dell’anca. 14 erano affetti da tendinopatia, 6 a livello dei tendini dei muscoli epicondiloidei del gomito, 4 a livello del tendine d’Achille, 1 a livello del tendine rotuleo, 1 a livello dei tendini dei peronieri, due a livello della cuffia dei rotatori. 1 paziente riportava sia tendinopatia a livello del tendine rotuleo che gonartrosi. L’età media dei pazienti infiltrati è stata di 55,53 anni, con estremo inferiore corrispondente a 40 anni ed estremo superiore a 72 anni. 9 pazienti erano di sesso femminile e 21 di sesso maschile. Il periodo minimo di follow-up è stato di 8 mesi, con un massimo di 24 mesi. Ogni paziente è stato sottoposto a valutazione clinica mediante esame obiettivo e alla somministrazione di questionari specifici per distretto anatomico analizzando successivamente la variazione dei punteggi ottenuti nelle diverse scale di funzionalità. Per i pazienti con tendinopatie, inoltre, è stata eseguita una valutazione ecografica mirata del tendine patologico.
Risultati.
Il follow-up a medio-lungo termine dei pazienti che hanno partecipato allo studio ha mostrato un'efficacia della terapia con PRP nel 83,3% dei casi.
I pazienti con condropatia isolata a livello del ginocchio hanno mostrato un miglioramento clinico e negli scorsi dei questionari somministrati ad almeno 6 mesi dall'infiltrazione in 3 casi su 4; il valore medio di post infiltrazioni e stato di 76,45, pertanto nettamente superiore rispetto allo score pre-infiltrativo (31,78).
I pazienti che presentavano segni di osteoartrosi a livello di anca e ginocchio hanno mostrato risultati differenti in base al grado di artrosi secondo la classificazione di Kellgren Lawrence. I benefici maggiori sono stati ottenuti da pazienti con artrosi lieve (I o II grado), per i quali il punteggio medio al LEFS è stato 96,28, rispetto al valore precedente al ciclo al ciclo infiltrativo di 48,02.
La totalità dei soggetti con diagnosi di tendinopatia beneficiato del trattamento infiltrativo; un miglioramento degli score ai questionari e stato osservato nel 100% dei casi, ottenendo un LEFS eccellente nel 85,71% dei casi e un Quick Dash eccellente nel 100% dei casi.
L’analisi ecografica ha mostrato stabilità delle lesioni o lieve miglioramento nella totalità dei pazienti.
L’esame obiettivo è risultato migliorato nel 100% dei pazienti con tendinopatia e nel 76,67% dei pazienti con osteoartrosi.
Conclusione.
Per quanto debba ancora avere evidenze forti, questa metodica sembra avere un buon impatto su dolore e funzionalità per quanto riguarda patologie articolari e tendinopatie.
Sulle tendinopatie abbiamo riscontrato risultati ottimi, su condropatie senza artrosi e artrosi lievi risultati buoni, su artrosi di grado moderato risultati talvolta scarsi.
Scopo dello studio.
Osteoartrosi e tendinopatie sono patologie ampiamente diffuse nella popolazione. Presentano svariate opzioni terapeutiche che non sempre si rivelano efficaci.
Negli ultimi anni abbiamo assistito allo sviluppo di nuove terapie, di cui si stanno tutt’ora studiando gli effetti a lungo termine.
Abbiamo valutato l’utilizzo del PRP in tendinopatie e osteoartrosi e analizzato la nostra esperienza per valutare efficacia a medio-lungo termine.
Materiali e metodi.
Tra gennaio del 2020 e dicembre del 2021 nel reparto di Ortopedia e Traumatologia I a Pisa 30 pazienti sono stati sottoposti a ciclo infiltrativo con PRP per il trattamento di patologie articolari e tendinopatie. 15 pazienti erano affetti da patologia articolare, 13 a livello del ginocchio e 2 dell’anca. 14 erano affetti da tendinopatia, 6 a livello dei tendini dei muscoli epicondiloidei del gomito, 4 a livello del tendine d’Achille, 1 a livello del tendine rotuleo, 1 a livello dei tendini dei peronieri, due a livello della cuffia dei rotatori. 1 paziente riportava sia tendinopatia a livello del tendine rotuleo che gonartrosi. L’età media dei pazienti infiltrati è stata di 55,53 anni, con estremo inferiore corrispondente a 40 anni ed estremo superiore a 72 anni. 9 pazienti erano di sesso femminile e 21 di sesso maschile. Il periodo minimo di follow-up è stato di 8 mesi, con un massimo di 24 mesi. Ogni paziente è stato sottoposto a valutazione clinica mediante esame obiettivo e alla somministrazione di questionari specifici per distretto anatomico analizzando successivamente la variazione dei punteggi ottenuti nelle diverse scale di funzionalità. Per i pazienti con tendinopatie, inoltre, è stata eseguita una valutazione ecografica mirata del tendine patologico.
Risultati.
Il follow-up a medio-lungo termine dei pazienti che hanno partecipato allo studio ha mostrato un'efficacia della terapia con PRP nel 83,3% dei casi.
I pazienti con condropatia isolata a livello del ginocchio hanno mostrato un miglioramento clinico e negli scorsi dei questionari somministrati ad almeno 6 mesi dall'infiltrazione in 3 casi su 4; il valore medio di post infiltrazioni e stato di 76,45, pertanto nettamente superiore rispetto allo score pre-infiltrativo (31,78).
I pazienti che presentavano segni di osteoartrosi a livello di anca e ginocchio hanno mostrato risultati differenti in base al grado di artrosi secondo la classificazione di Kellgren Lawrence. I benefici maggiori sono stati ottenuti da pazienti con artrosi lieve (I o II grado), per i quali il punteggio medio al LEFS è stato 96,28, rispetto al valore precedente al ciclo al ciclo infiltrativo di 48,02.
La totalità dei soggetti con diagnosi di tendinopatia beneficiato del trattamento infiltrativo; un miglioramento degli score ai questionari e stato osservato nel 100% dei casi, ottenendo un LEFS eccellente nel 85,71% dei casi e un Quick Dash eccellente nel 100% dei casi.
L’analisi ecografica ha mostrato stabilità delle lesioni o lieve miglioramento nella totalità dei pazienti.
L’esame obiettivo è risultato migliorato nel 100% dei pazienti con tendinopatia e nel 76,67% dei pazienti con osteoartrosi.
Conclusione.
Per quanto debba ancora avere evidenze forti, questa metodica sembra avere un buon impatto su dolore e funzionalità per quanto riguarda patologie articolari e tendinopatie.
Sulle tendinopatie abbiamo riscontrato risultati ottimi, su condropatie senza artrosi e artrosi lievi risultati buoni, su artrosi di grado moderato risultati talvolta scarsi.
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