• progetto Manchi solo tu
• povertà educativa

Da tempo, ormai, la povertà è considerata un fenomeno multidimensionale, ovvero non come evento causato esclusivamente da una componente reddituale ma anche da altri fattori che interessano la vita quotidiana delle persone come, per esempio, lo sport, la cultura, l'istruzione e la partecipazione alla vita sociale. Il riferimento alla deprivazione monetaria, che avvenga nello spazio dei redditi o dei consumi è un fatto secondario, è indispensabile per la misurazione della povertà, ma la riflessione sociologica ha il compito di integrarlo mettendo in evidenza come questo da solo non basti a descrivere tutti i processi di impoverimento né a spiegarne le diverse e specifiche intensificazioni in corrispondenza di essi. Ragionare in questi termini significa rendersi conto che le risorse economiche sono certamente importanti ma che la sola condizione di deprivazione economica non è sufficiente a spiegare l'insieme delle dimensioni del fenomeno che oggi intendiamo per povertà, soprattutto se i soggetti considerati sono bambini. Sono molti quelli che nascono e crescono in contesti privi non solo di risorse materiali e monetarie, ma anche relazionali, sociali e formative, presupposti che fanno sì che questi abbiano rispetto ai propri pari meno possibilità di intraprendere un adeguato percorso di crescita e sviluppo personale. Da ciò è possibile dedurre come vi sia uno stretto legame tra povertà economica ed educativa, fenomeno quest'ultimo che negli ultimi anni è divenuto sempre più oggetto di interesse nell'ambito delle scienze sociali. Sulla base di queste riflessioni, pertanto, la seguente tesi ha inteso approfondire gli aspetti principali di tale dimensione della povertà per poi focalizzarsi su alcune delle principali iniziative promosse al fine di prevenirla e contrastarla, con un focus particolare sul progetto Manchi solo tu.
In ragione dell'obiettivo conoscitivo, il primo capitolo analizza il fenomeno della povertà educativa minorile nella sua complessità concentrandosi principalmente su relative cause, conseguenze e strategie di fuga.
Il secondo capitolo, invece, propone una ricostruzione storica dei principali provvedimenti che negli ultimi anni hanno riguardato la tutela della crescita dei minori e, tra questi, particolare attenzione è stata dedicata al "Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile" e al suo Soggetto attuatore, l'impresa sociale "Con i bambini". Poi è stata condotta un'ampia analisi dei Patti e delle Alleanze educative territoriali; delle finalità di "Illuminiamo il Futuro 2030", iniziativa promossa da Save the Children con l'intento di offrire possibilità educative a tutti i minori e, infine, dell'obiettivo 4 dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, il cui scopo principale è garantire un'istruzione che sia di qualità e accessibile per tutti.
Il lavoro prosegue poi con il terzo capitolo, il quale propone un'analisi approfondita degli elementi costitutivi e dei principali approcci valutativi utilizzati in ambito sociale, quali quello sperimentale, pragmatista e costruttivista, ognuno dei quali intende rispondere ad una propria domanda valutativa al fine di verificare se un programma, progetto o servizio abbia funzionato in maniera positiva o meno.
Infine, il quarto ed ultimo capitolo abbandona la visione più strettamente teorica circa gli approcci valutativi in favore di una prospettiva pratica. In particolar modo, dopo aver presentato le caratteristiche principali del progetto Manchi solo tu è stata realizzata non una vera e propria valutazione di quest'ultimo, bensì una lettura valutativa dello stesso attraverso una raccolta di narrazioni dei principali attori sociali che vi hanno partecipato sul territorio di Seravezza (LU).