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Questa tesi si propone di studiare l’evoluzione che la Cina negli ultimi anni sta compiendo dal punto di vista dottrinale e dello sforzo capacitivo per rendere il proprio apparato militare forte e orientato alle nuove sfide che il Paese si troverà ad affrontare. La necessità di difendere i propri interessi strategici impone alla Cina di dotarsi di un esercito di “classe mondiale” guidato dal Partito, che possa “combattere e vincere, salvaguardando la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo del Paese”.
Analizzando l’Esercito Popolare di Liberazione dai tempi dell’Armata Rossa ad oggi si arriva ad una sintesi di cambiamenti epocali, dal punto di vista dottrinale, strutturale, numerico e tecnologico, realizzati conservando nella memoria i torti subiti dai Paesi durante il secolo della vergogna da parte delle potenze coloniali e rievocando dal passato gli insegnamenti confuciani.
L’emissione periodica del Libro Bianco, specie quella del 2015 e del 2019, ha di volta in volta rimodulato gli obiettivi della difesa cinese, anticipando i successivi sviluppi e i cambiamenti che l’esercito avrebbe di lì a poco affrontato.
Per realizzare tutto ciò si sono susseguite trasformazioni radicali, riequilibrando la differenza di peso tra le diverse Forze Armate e puntando su una gestione combined tra le varie unità, privilegiando i campi dell’intelligence, dell’elettronica e della forza spaziale. Per la strategia cinese della “nuova era” sono stati individuati gli obiettivi del 2021 e del 2049, intervallati da quello del 2035: nella prima fase è stata prevista una modernizzazione militare imponente, per poi raggiungere nella seconda fase una leadership militare mondiale che possa affiancare quella economica.

This thesis aims to study the evolution that China has been facing in recent years from the point of view of doctrine and the enhancement of capabilities to make its military apparatus strong and adequate for the new challenges that the country will have to face. The need to defend its strategic interests requires China to equip itself with a "world class" army led by the Party, which can "fight and win, safeguarding the country's sovereignty, security and development interests".
Analyzing the People's Liberation Army from the times of the Red Army to today, it is possible to highlight the epochal doctrinal, structural, numerical and technological changes achieved, also taking advantage of the wrongs suffered by various countries in the century of shame dominated by the colonial powers and proposing once again the Confucian teachings of the past.
The periodic issue of the White Paper, especially in 2015 and 2019, has from time to time reshaped the objectives achieved by the Chinese defense, anticipating the subsequent developments and changes that the army would soon go through.
To achieve all this, radical transformations have taken place, rebalancing the difference in capacity between the various Armed Forces and focusing on the combined management of the various units, favoring the fields of intelligence, electronics and space force. For the Chinese strategy of the "new era", the objectives of 2021 and 2049 have been identified, passing from the intermediate ones of 2035: in the first phase a massive military modernization was planned, to then reach, in the second phase, a world military leadership able to support the economic one.