Tesi etd-04202020-115942 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LAURI, GIULIA
URN
etd-04202020-115942
Titolo
Microimpresa, comunicazione interna e cambiamento.
Un’analisi sul campo attraverso l’uso delle metafore.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Villa, Matteo
Parole chiave
- cambiamento
- cibernetica
- comunicazione interna
- metafora
- microimpresa
Data inizio appello
04/05/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nell'attuale società della conoscenza e dell’informazione, diventa sempre più importante per un’organizzazione sviluppare alcune competenze decisive, quali quelle comunicazionali, che le permettono di mettere in atto processi di cambiamento efficaci ed efficienti, di migliorare i processi interni e di gestire i livelli di complessità esterna. La comunicazione interna, secondo l’approccio del cambiamento, diventa una variabile strategica, strumento e mezzo dell’azione organizzata. La capacità di saper comunicare in modo efficace diventa allo stesso tempo un potenziale di crescita o fattore limitante per l’organizzazione.
Partendo da questi presupposti l’obiettivo del presente elaborato è quello di osservare il modello di comunicazione interna adottato da una microimpresa a conduzione familiare operante nella provincia di Roma; di comprendere, se e come, tale modello possa aver influenzato, in modo consapevole o inconsapevole, una realtà organizzativa che si trova in un momento di forte crisi e che cerca di muovere i primi passi verso una forma di cambiamento.
Sulla base della prospettiva teorica della seconda cibernetica, che individua nei processi di comunicazione il principale presupposto di cambiamento e nella metafora un potenziale in termini di esperienza, conoscenza e apprendimento, si è deciso di elaborare un modello metaforico in riferimento allo sport della pallavolo e, in particolare, alle sue principali caratteristiche comunicative, attraverso il quale comprendere l’organizzazione oggetto di studio. Il presupposto di base a cui si fa riferimento è quello secondo il quale la metafora può essere considerata strumento di rappresentazione e semplificazione di una realtà complessa e, allo stesso tempo, come sottolineato dai teorici della seconda cibernetica, processo conoscitivo e correttivo, mezzo stesso della comunicazione.
La ricerca è stata suddivisa in due momenti. In un primo momento, in collaborazione con un ex atleta e attuale formatore, sono stati indagati i principali aspetti della comunicazione nello sport della pallavolo. In un secondo momento, in seguito a quanto emerso dalla prima indagine, si è osservato, attraverso un’intervista somministrata alle attuali risorse presenti in azienda, il modello di comunicazione adottato dall’organizzazione. In entrambi i casi si è deciso di strutturare la ricerca attraverso interviste telefoniche semi-strutturate.
Al fine di comprendere le caratteristiche del modello di comunicazione adottato dall'organizzazione, si è deciso, inoltre, di far riferimento a un precedente questionario rivolto ai dipendenti e somministrato da una società di consulenza esterna, volto a indagare l’efficacia dei processi organizzativi.
Da una prima osservazione dei risultati si può notare come il modello di comunicazione adottato risulti essere poco efficace sia in termini operativi che relazionali. Si tratta di un modello labile che si struttura in relazione ad abitudini comunicative inefficaci che si manifestano attraverso relazioni conflittuali, soprattutto tra i due soci. La comunicazione, perdendo la sua valenza positiva, diventa variabile che ha contribuito a sviluppare un senso generale di confusione e insoddisfazione organizzativa, sia nel rapporto tra i soci che tra gli stessi e i dipendenti, riducendo sensibilmente il livello di flessibilità operativa di una realtà che si è trovata nello stesso momento a dover gestire una complessità interna e una sempre maggiore competitività esterna. Inoltre, si può osservare come l’utilizzo della metafora sportiva, nonostante i suoi limiti, si sia rivelato uno strumento utile per confrontare due realtà simili, ma allo stesso tempo differenti, un mezzo di rappresentazione, riflessione e osservazione degli aspetti dinamici e trasversali del vivere in azienda.
Infine, si sottolinea come il modello teorico adottato permette di osservare in modo efficace i processi comunicativi interni e di comprendere come la comunicazione sia una delle variabili più importanti in qualsiasi tipo di contesto organizzato che influisce e influenza prima le relazioni e poi i risultati. Prima di essere uno strumento, la comunicazione diventa processo organizzativo, mezzo stesso con la quale l’organizzazione viene definita e costruita.
Partendo da questi presupposti l’obiettivo del presente elaborato è quello di osservare il modello di comunicazione interna adottato da una microimpresa a conduzione familiare operante nella provincia di Roma; di comprendere, se e come, tale modello possa aver influenzato, in modo consapevole o inconsapevole, una realtà organizzativa che si trova in un momento di forte crisi e che cerca di muovere i primi passi verso una forma di cambiamento.
Sulla base della prospettiva teorica della seconda cibernetica, che individua nei processi di comunicazione il principale presupposto di cambiamento e nella metafora un potenziale in termini di esperienza, conoscenza e apprendimento, si è deciso di elaborare un modello metaforico in riferimento allo sport della pallavolo e, in particolare, alle sue principali caratteristiche comunicative, attraverso il quale comprendere l’organizzazione oggetto di studio. Il presupposto di base a cui si fa riferimento è quello secondo il quale la metafora può essere considerata strumento di rappresentazione e semplificazione di una realtà complessa e, allo stesso tempo, come sottolineato dai teorici della seconda cibernetica, processo conoscitivo e correttivo, mezzo stesso della comunicazione.
La ricerca è stata suddivisa in due momenti. In un primo momento, in collaborazione con un ex atleta e attuale formatore, sono stati indagati i principali aspetti della comunicazione nello sport della pallavolo. In un secondo momento, in seguito a quanto emerso dalla prima indagine, si è osservato, attraverso un’intervista somministrata alle attuali risorse presenti in azienda, il modello di comunicazione adottato dall’organizzazione. In entrambi i casi si è deciso di strutturare la ricerca attraverso interviste telefoniche semi-strutturate.
Al fine di comprendere le caratteristiche del modello di comunicazione adottato dall'organizzazione, si è deciso, inoltre, di far riferimento a un precedente questionario rivolto ai dipendenti e somministrato da una società di consulenza esterna, volto a indagare l’efficacia dei processi organizzativi.
Da una prima osservazione dei risultati si può notare come il modello di comunicazione adottato risulti essere poco efficace sia in termini operativi che relazionali. Si tratta di un modello labile che si struttura in relazione ad abitudini comunicative inefficaci che si manifestano attraverso relazioni conflittuali, soprattutto tra i due soci. La comunicazione, perdendo la sua valenza positiva, diventa variabile che ha contribuito a sviluppare un senso generale di confusione e insoddisfazione organizzativa, sia nel rapporto tra i soci che tra gli stessi e i dipendenti, riducendo sensibilmente il livello di flessibilità operativa di una realtà che si è trovata nello stesso momento a dover gestire una complessità interna e una sempre maggiore competitività esterna. Inoltre, si può osservare come l’utilizzo della metafora sportiva, nonostante i suoi limiti, si sia rivelato uno strumento utile per confrontare due realtà simili, ma allo stesso tempo differenti, un mezzo di rappresentazione, riflessione e osservazione degli aspetti dinamici e trasversali del vivere in azienda.
Infine, si sottolinea come il modello teorico adottato permette di osservare in modo efficace i processi comunicativi interni e di comprendere come la comunicazione sia una delle variabili più importanti in qualsiasi tipo di contesto organizzato che influisce e influenza prima le relazioni e poi i risultati. Prima di essere uno strumento, la comunicazione diventa processo organizzativo, mezzo stesso con la quale l’organizzazione viene definita e costruita.
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