• commitment
• contratto psicologico
• leadership

Il mondo del lavoro è sempre più caratterizzato da nuove sfide e la crescita della competitività ha inevitabilmente ridefinito il rapporto di lavoro generalmente inteso. Pertanto, le relazioni di lavoro non possono essere ricondotte esclusivamente alla dimensione economica e al tipo di contratto più efficiente, ma si ampliano coinvolgendo, di conseguenza, la dimensione psicologica.
In questo contesto si inserisce il contratto psicologico, accordo di natura tacita che consta di credenze e aspettative che si generano nella mente delle parti coinvolte circa gli obblighi reciproci alla base della relazione tra datore di lavoro e lavoratore.
Partendo da queste premesse, il presente elaborato di Tesi ha lo scopo non solo di analizzare la struttura e le funzioni di un contratto psicologico ma, soprattutto, di indagare come quest'ultimo possa essere applicato e le conseguenze relative ad un'eventuale violazione dello stesso.
Al fine di perseguire lo scopo prefissato è stata effettuata, dapprima, un'accurata ricerca di letteratura che ha consentito di approfondire il concetto stesso di contratto psicologico, di comprenderne le diverse tipologie e funzioni correlate.
In secondo luogo, è stato elaborato un questionario, poi somministrato ad un campione di 60 lavoratori appartenenti a differenti categorie professionali, con l'obiettivo di ottenere spunti di riflessione sull'applicazione concreta del contratto psicologico. Quanto emerso, tra le altre cose, è che spesso ci si imbatte in una violazione delle aspettative oggetto della relazione tra le parti.
A tal proposito si è deciso di approfondire il concetto di violazione e l'impatto che questa possa avere sul singolo, dalla violazione sino all’ipotetica rottura del contratto psicologico. Infine, sono state analizzate e discusse le possibili modalità di ridefinizione dell'accordo tra le parti coinvolte, unico mezzo per ovviare alle conseguenze della violazione sopra citate.