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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04192021-162515


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MIOTTO, SILVIA
URN
etd-04192021-162515
Titolo
LA TRANSIZIONE ISTRUZIONE-LAVORO DURANTE LA CRISI DEL COVID-19: UN CASO STUDIO DI GIOVANI NEOLAUREATI NEL TERRITORIO TOSCANO
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Villa, Matteo
Parole chiave
  • covid crisis
  • crisi covid
  • giovani neolaureati
  • gioventù
  • research
  • ricerca
  • transition to adulthood
  • transizione scuola-lavoro
  • young graduates
  • youth
Data inizio appello
10/05/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/05/2061
Riassunto
Tra le categorie maggiormente fragili e vulnerabili in Italia vi sono i giovani, che costituiscono la parte di lavoratori con contratti temporanei, retribuzioni inferiori e lavori precari, che intervallano periodi di disoccupazione a periodi di inattività, comprendendo inoltre la parte di individui che non studia, non segue corsi di formazione, non lavora e non ha intenzione di cercare un’occupazione poiché ha timore di trovarla (i cosiddetti “neet”). Sono sempre più i giovani che, nonostante abbiano conseguito un elevato titolo di studio, non riescono a trovare un’occupazione degna del grado di istruzione conseguito, che dia loro una retribuzione accettabile al fine di essere indipendenti e non gravare sulle spalle della famiglia e soprattutto in linea con il percorso di studi intrapreso. Nel presente elaborato verrà posta attenzione al periodo che intercorre tra la fine degli studi e l’avvio della carriera lavorativa, noto anche come transizione scuola-lavoro, concentrandosi sulla lunghezza e difficoltà dei percorsi nei Paesi europei mediterranei, in particolare analizzando il caso italiano. Vengono annoverati sia i fattori strutturali che i fattori socio-economici che intralciano questo lungo cammino verso la stabilità professionale, economica e personale. In particolare, attraverso l’utilizzo di una ricerca, si pone l’attenzione sui percorsi di ricerca dell’occupazione di un piccolo gruppo di soggetti neolaureati nel territorio toscano, durante la crisi sanitaria, economica e sociale dovuta al Covid-19. I soggetti partecipanti presi in analisi sono un esiguo numero di soggetti che è stato suddiviso in due gruppi in base al conseguimento del titolo di laurea: il primo gruppo è composto da soggetti laureati nell’anno 2018-2019 mentre il secondo gruppo è composto da soggetti laureati nell’anno 2019-2020. Si è voluto privilegiare il metodo qualitativo, utilizzando come strumento l’intervista semi-strutturata. L’obiettivo è stato in primo luogo quello di analizzare i percorsi di ricerca del lavoro, di comprenderne le peculiarità, le modalità con le quali sono avvenuti, le difficoltà incontrate, le sensazioni ed emozioni provate; in secondo luogo, quello di comprendere il ruolo della pandemia, ovvero se ha influenzato in maniera negativa o positiva la ricerca del lavoro dei soggetti e in particolare quale dei due gruppi ha incontrato maggiori difficoltà e quale in misura minore, ipotizzando inoltre che il secondo gruppo risulti il più svantaggiato a causa del conseguimento del titolo avvenuto in contemporanea alla nascita della pandemia, che ha ulteriormente aggravato il tasso di disoccupazione giovanile. Dalle conclusioni dell’elaborato si evince una somiglianza di percorsi piuttosto che una differenza: la pandemia, infatti, ha colpito entrambi i gruppi sia sul lato emotivo, causando squilibri nello stato d’animo, che sul lato lavorativo, causando il prolungamento dei periodi di disoccupazione, l’interruzione momentanea della professione lavorativa, la modifica delle modalità di lavoro. Contrariamente alle ipotesi iniziali, il primo gruppo appare il più danneggiato, anche se in minima parte rispetto al secondo, date le prolungate sensazioni negative percepite e una situazione di disoccupazione tuttora presente. La ricerca, pur presentando risultati parziali rispetto all’argomento, mette in luce la necessità di approfondire alcune questioni, come la necessità di dar voce ai soggetti e alle istituzioni che appartengono al contesto e che rappresentano il lato della medaglia opposta rispetto ai giovani per avere una visione d’insieme; e la necessità di raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica nel breve termine ma anche di affrontare le macro-tematiche dell’ecosistema nel lungo periodo, dato lo stretto legame fra l’origine della crisi epidemiologica e il deturpamento da parte dell’uomo contro Madre Natura. In ultimo, sarebbe interessante dare spazio alle generazioni più giovani che, oltre ad essere quelle maggiormente preoccupate per il cambiamento climatico globale e per il proprio futuro, mobilitandosi attivamente, sono anche quelle che hanno risentito in misura maggiore dal punto di vista emotivo della pandemia.
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