ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04182018-095115


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LLESHAJ, ARJOLA
Indirizzo email
arjola090@gmail.com
URN
etd-04182018-095115
Titolo
Esposizione umana agli agenti fisici nell'ambiente ospedaliero. Proposta di linee guida per il caso studio dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Ing. Leccese, Francesco
correlatore Ing. Salvadori, Giacomo
correlatore Ing. Rocca, Michele
Parole chiave
  • esposizione umana
  • agenti fisici
  • esposizione
  • ambiente ospedaliero
Data inizio appello
09/05/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/05/2088
Riassunto
Gli agenti fisici vengono definiti dall’INAIL come “dei fattori, governati da leggi fisiche, che provocano una trasformazione delle condizioni ambientali nelle quali essi si manifestano e la cui presenza determina un’immissione di energia negli ambienti di vita e di lavoro che, oltre i valori tollerati, risulta potenzialmente dannosa per la salute umana”. In questo testo vengono trattati gli agenti fisici presenti nei luoghi di lavoro. In Italia, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro sono regolamentate dal Decreto Legislativo n.81 del 9 aprile 2008 (D.Lgl.vo 81/2008), la quale per agenti fisici intende il rumore, gli ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici, le radiazioni ottiche di origine artificiale, il microclima e le atmosfere iperbariche. Essi vengono trattati nei Capi I÷VI (art.180÷220) del Titolo VIII di tale Decreto. Gli agenti fisici trattati in questo lavoro sono: rumore, vibrazioni, radiazioni ottiche artificali e microclima e oltre a questi, l’illuminazione e le postazioni di lavoro al videoterminale che pur non essendo compresi nel D.Lgl.vo 81/2008 verranno trattati nel presente lavoro di tesi in quanto rappresentano un aspetto molto importante per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Le attività di indagine per la valutazione di un ambiente di lavoro (le valutazioni soggettive, la valutazione esperta, misure in opera) e l’individuazione di eventuali condizioni di rischio vengono eseguite prendendo spunto dalla procedura descritta dalla norma EN ISO 28802/2012. La valutazione soggettiva è il metodo che definisce, attraverso le risposte delle persone, un ambiente di riferimento utilizzando una scala soggettiva. Essa viene ottenuta attraverso l’analisi di questionari somministrati alle persone che frequentano un determinato luogo ed è importante in quanto è direttamente connesso al fenomeno psicologico. In parallelo a questa indagine si esegue quella di valutazione esperta tramite sopralluogo del personale qualificato i quali compilano delle liste di controllo redatte per ogni caso di studio specificatamente. La terza e l’ultima indagine di valutazione si esegue a seguito delle prime due, qualora vengono individuati dei punti di criticità rispetto ai quali è necessario approfondire l’analisi. Essa viene eseguita quindi tramite misure in opera dei parametri ambientali con strumenti opportunamente scelti. Per ciascuno degli agenti fisici descritti in seguito viene descritto il significato fisico, i danni alla salute connessi alla loro esposizione, la normativa di riferimento e la valutazione del rischio.
File