ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04182007-143459


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Giraldi, Jessika
Indirizzo email
jazee@libero.it
URN
etd-04182007-143459
Titolo
Studio della distribuzione spaziale della comunità bentonica e caratterizzazione bionomica di una scogliera corallina finalizzati alla realizzazione di un Osservatorio sottomarino nella baia di Marsa Ghoslani, Sud Sinai (Egitto)
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
Relatore Prof. Cinelli, Francesco
Parole chiave
  • V.I.A.
  • metodi di campionamento
  • rilevamento fotografico
  • Mar Rosso
  • caratterizzazione bionomica
  • comunità bentonica
  • scogliera corallina
  • distribuzione spaziale
Data inizio appello
24/05/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro svolto nella tesi si inserisce nell’ambito di una convenzione stipulata tra il Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio e l’ Università di Pisa che coinvolge quest’ ultima negli studi finalizzati alla realizzazione di un Osservatorio sottomarino nella baia di Marsa Ghoslani all’interno del Parco Nazionale di Ras Mohammed, situato nella punta meridionale della penisola del Sinai, in Egitto. Nella tesi è stato effettuato un confronto tra due metodi di campionamento generalmente utilizzati per lo studio delle scogliere madreporiche, PIT e photo-quadrats, al fine di scegliere il metodo migliore per valutare la variabilità spaziale degli organismi dominanti come studio preliminare per la Valutazione di Impatto Ambientale. E’ stato scelto il metodo dei photo-quadrats perchè è risultato essere più preciso e più accurato dei PIT e, nonostante mostrasse una lieve sottostima dei valori di copertura degli organismi, presentava caratteristiche vantaggiose per l’ ambito in cui è stato svolto il lavoro. Lo studio della variabilità spaziale è stato realizzato mediante un disegno di campionamento gerarchizzato che ha evidenziato differenze significative nella composizione della comunità bentonica sia tra i vari siti esaminati, alla scala di centinaia di metri di distanza, che tra le aree all’ interno di ogni sito, distanti tra loro decine di metri. Queste differenze sono state ipoteticamente attribuite alla diversa posizione dei siti lungo la costa che li espone a differenti condizioni idrodinamiche, in particolare un sito è risultato essere più ricco di organismi rispetto agli altri, mentre il sito che mostrava i valori più bassi di copertura degli organismi è stato scelto per la collocazione dell’ Osservatorio sottomarino al fine di minimizzare l’ impatto della realizzazione dell’ opera sull’ ambiente circostante. Nel sito scelto è stata realizzata una mappa topografica e bionomica mediante rilevamenti visivi, fotografici e video effettuati lungo Belt transect per individuare le aree di maggior interesse naturalistico ed indirizzare le scelte progettuali.
File