Tesi etd-04172012-020405 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
BORDONI, FRANCESCO
URN
etd-04172012-020405
Titolo
Il Complesso Marzotto a Pisa. Analisi storica dell'opera di Gildo Valconi e una proposta per il recupero della tintoria e della torre dell'acqua.
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE
Relatori
relatore Dott. Billi, Barbara
relatore Dott. Munafò, Giampaolo
relatore Prof.ssa Karwacka, Ewa Jolanta
relatore Dott. Munafò, Giampaolo
relatore Prof.ssa Karwacka, Ewa Jolanta
Parole chiave
- tessitura
- textile manufacture
Data inizio appello
08/05/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/05/2052
Riassunto
L’idea di questa tesi nasce dalla richiesta dell’Università di Pisa di completare il recupero del complesso Marzotto, provvedendo a nuovi spazi per la ristorazione e per lo studio individuale degli studenti. Considerando che la conoscenza costituisce una fase fondamentale nella valorizzazione dell’architettura storica ed è indispensabile per una valida formulazione delle proposte di recupero, la tesi si è orientata soprattutto verso una capillare indagine storico- architettonica del complesso Marzotto e degli edifici che ne fanno parte, esaminati nel loro contesto ambientale e culturale, nelle loro articolazioni costruttive, funzionali e figurative, non tralasciando una minuziosa esplorazione sul suo progettista, l’architetto Gildo Valconi, figura quasi del tutto ignorata fino ad oggi dalla storiografia.
Muovendo dalle ragioni econoniche e politiche dell’approdo della società Marzotto a Pisa, abbiamo esaminato il progetto del nuovo lanificio ideato da Gildo Valconi. La demolizione dell’opificio Pontecorvo apriva la strada ad una radicale e da tempo auspicata trasformazione dell’area compresa tra l’antica Via degli Orefici e le mura urbane, alla quale i costruendi corpi di fabbrica avrebbero dato una fisionomia del tutto inedita in città. Attraverso lo studio del corpus di inediti disegni originali, dei modelli e con il supporto di numerose fotografie risalenti all’epoca della costruzione è stato ricostruito l’iter progettuale dell’intero complesso e di ogni suo singolo edificio.
L’esame di altre realizzazioni di Valconi, quali le villette unifamiliari della città sociale Marzotto e la Casa del Fascio a Valdagno, nonché la redazione di un regesto dei suoi progetti, ci hanno permesso di delineare un ritratto pressoché completo della sua attività professionale e di cogliere aspetti caratterizzanti le sue architetture e la loro notevole qualità. Come emerge dall’analisi critica delle opere da noi indagate, le proposte progettuali per Marzotto costituiscono il punto di arrivo della sua maturazione professionale, che si manifesta sia nell’equilibrio raggiunto nella composizione plani-volumetrica del complesso sia nell’originalità delle soluzioni funzionali e morfologiche di singoli edifici.
Il percorso intrapreso si conclude con una proposta progettuale per il recupero della tintoria e della torre dell’acqua del lanificio, che, traendo le preziose indicazioni dall’analisi storico-critica, mira a rafforzare l’identità architettonica degli edifici storici lacerata nel tempo, assegnando loro le nuove funzioni richieste dall’Università.
Una ricca appendice documentaria, corredata da dispacci, lettere, articoli di giornale, non solo fornisce informazioni rilevanti per la ricostruzione dell’operato di Valconi, ma offre un interessante spaccato dei rapporti intercorsi tra alcuni degli attori che hanno partecipato all’intervento Marzotto a Pisa.
Muovendo dalle ragioni econoniche e politiche dell’approdo della società Marzotto a Pisa, abbiamo esaminato il progetto del nuovo lanificio ideato da Gildo Valconi. La demolizione dell’opificio Pontecorvo apriva la strada ad una radicale e da tempo auspicata trasformazione dell’area compresa tra l’antica Via degli Orefici e le mura urbane, alla quale i costruendi corpi di fabbrica avrebbero dato una fisionomia del tutto inedita in città. Attraverso lo studio del corpus di inediti disegni originali, dei modelli e con il supporto di numerose fotografie risalenti all’epoca della costruzione è stato ricostruito l’iter progettuale dell’intero complesso e di ogni suo singolo edificio.
L’esame di altre realizzazioni di Valconi, quali le villette unifamiliari della città sociale Marzotto e la Casa del Fascio a Valdagno, nonché la redazione di un regesto dei suoi progetti, ci hanno permesso di delineare un ritratto pressoché completo della sua attività professionale e di cogliere aspetti caratterizzanti le sue architetture e la loro notevole qualità. Come emerge dall’analisi critica delle opere da noi indagate, le proposte progettuali per Marzotto costituiscono il punto di arrivo della sua maturazione professionale, che si manifesta sia nell’equilibrio raggiunto nella composizione plani-volumetrica del complesso sia nell’originalità delle soluzioni funzionali e morfologiche di singoli edifici.
Il percorso intrapreso si conclude con una proposta progettuale per il recupero della tintoria e della torre dell’acqua del lanificio, che, traendo le preziose indicazioni dall’analisi storico-critica, mira a rafforzare l’identità architettonica degli edifici storici lacerata nel tempo, assegnando loro le nuove funzioni richieste dall’Università.
Una ricca appendice documentaria, corredata da dispacci, lettere, articoli di giornale, non solo fornisce informazioni rilevanti per la ricostruzione dell’operato di Valconi, ma offre un interessante spaccato dei rapporti intercorsi tra alcuni degli attori che hanno partecipato all’intervento Marzotto a Pisa.
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