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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04162021-192945


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MELONI, FEDERICA
URN
etd-04162021-192945
Titolo
Doveri e responsabilita degli amministratori alla luce del Codice della crisi e dell'insolvenza
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Cecchella, Claudio
Parole chiave
  • 2086 c.c.
  • assetti adeguati
  • azione di responsabilità dei creditori
  • business judgement rule
  • continuità aziendale
  • crisi
  • diritto societario della crisi
  • insolvenza
  • quantificazione del danno
  • responsabilità degli amministratori
Data inizio appello
03/05/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/05/2091
Riassunto
L’elaborato ha ad oggetto l’esame di alcune previsioni del Codice della crisi d’impresa che non si limitano ad operare semplicemente una revisione relativa agli aspetti delle procedure concorsuali ma che modificano alcune norme del Codice Civile, collocandosi nell’area del diritto dell’impresa e del diritto societario.
Anzitutto, si pone l’attenzione sull’introduzione del nuovo II co. dell’art 2086 cod. civ., che ha stabilito in capo agli amministratori il nuovo dovere di predisporre assetti adeguati, nonchè di attivarsi senza ritardo per l’adozione di uno degli strumenti previsti per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.
A tal proposito, si cerca di esaminare l'impatto che questa disposizione ha avuto sul sistema normativo previgente. Nonostante tale norma non rappresenti, per certi profili, una novità assoluta, le si può tuttavia riconoscere il pregio di esplicare l’obbligo di adeguatezza anche al di fuori dei confini della ripartizione dei compiti tra organo delegato e consiglio delegante, nonché di estendere l’imperativo di adeguatezza organizzativa a tutte le imprese, indipendentemente dalle relative caratteristiche dimensionali o tipologiche.
Accanto all’aspetto dei doveri, si prende poi in considerazione il profilo speculare della responsabilità degli amministratori. A tal proposito, prima di giungere a considerare le novità introdotte dal Codice, si tenta di operare una ricostruzione complessiva del sistema previgente, a partire dagli obblighi che la legge pone in capo ad essi, la cui violazione comporta il possibile esercizio delle relative azioni di responsabilità.
Si cerca poi di declinare la ricostruzione proposta nel contesto delle procedure concorsuali.
Nell’ultimo capitolo dell’elaborato si focalizza l’attenzione sull’azione dei creditori sociali e sul dibattito che attorno a questa si era sviluppato, con particolare riferimento alla sua esperibilità nelle società a responsabilità limitata, prima dell’intervento chiarificatore, realizzato con il Codice della crisi.
Infine, si tenta di ampliare la riflessione, prendono in considerazione il tema del risarcimento del danno e, più precisamente, dei criteri per la sua quantificazione in caso di indebita prosecuzione dell’attività d’impresa.
A tal proposito, l’indagine si propone di comprendere se la quantificazione del danno sulla base della menzionata disciplina, introdotta con il CCII, possa essere estesa anche alle altre ipotesi in cui l’obbligo di gestione conservativa non è correlato alla presenza di una causa di scioglimento tipizzata dall’art. 2484 cod. civ., ma deriva dal verificarsi della perdita della continuità aziendale, ovvero dall’attualizzarsi della condizione di crisi.
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