Tesi etd-04162018-200022 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BENEDETTI, CAROLINA
URN
etd-04162018-200022
Titolo
IL CASTELLO DI POPPIANO A BARBERINO VAL D'ELSA: PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE STRUTTURALE E FUNZIONALE
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof.ssa Beconcini, Maria Luisa
relatore Ing. Fiaschi, Paolo
relatore Ing. Melani, Andrea
relatore Ing. Fiaschi, Paolo
relatore Ing. Melani, Andrea
Parole chiave
- edilus
- recupero
Data inizio appello
09/05/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/05/2088
Riassunto
Titolo:
IL CASTELLO DI POPPIANO A BARBERINO VAL D’ELSA:
PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE STRUTTURALE E FUNZIONALE
Laureanda:
CAROLINA BENEDETTI
Relatori:
Ing. MARIA LUISA BECONCINI
Ing. PAOLO FIASCHI
Ing. ANDREA MELANI
Questo studio consiste nell’analisi dello stato di fatto e nell’ipotesi di riqualificazione strutturale e funzionale di un castello in muratura risalente ai primi anni del ‘900, situato nel Comune di Barberino Val d’Elsa (FI), in Località Poppiano. Attualmente l’edifico è adibito a civile abitazione e si trova in stato di abbandono e avanzato degrado. Il progetto finale prevede la realizzazione di una struttura ricettiva di lusso.
Il lavoro effettuato si è sviluppato fondamentalmente nelle seguenti cinque fasi:
1. l’analisi storica, che ha avuto esito negativo, in quanto non è stato possibile reperire materiale relativo ai progetti originari né a quelli di successivi interventi;
2. il rilievo strutturale con operazioni non invasive, che ha permesso di ipotizzare la tessitura muraria, di individuare le tipologie di solai e di rappresentare lo stato di degrado della costruzione;
3. la modellazione e l’analisi strutturale, tramite le quali sono state evidenziate le criticità della struttura nello stato attuale, sia rispetto ai soli carichi statici che in presenza anche di azione sismica;
4. le ipotesi di intervento strutturale;
5. il progetto architettonico di massima relativo alla nuova destinazione prevista.
Rilevanti in questo studio sono state le fasi di rilievo e di realizzazione del modello numerico tridimensionale a base FEM, che hanno permesso di evidenziare le caratteristiche e le criticità strutturali del Castello di Poppiano. Il giudizio negativo circa l’attuale stato di fatto (ad oggi l’edificio non risulta idoneo all’uso) ha reso necessaria la progettazione di opere edili per il raggiungimento dei requisisti minimi di sicurezza e di capacità portante dell’edificio. Il principio ispiratore degli interventi ipotizzati tiene conto delle peculiarità architettoniche dell’edificio in oggetto e si fonda sulla conservazione non solo della componente materica ma anche del funzionamento strutturale accertato, qualora questo non presenti carenze tali da poter comportare la perdita del bene, come nel caso degli orizzontamenti e delle coperture. Le proposte progettuali sono dunque volte a garantire la conservazione del complesso architettonico limitandosi ad interventi di consolidamento sulle murature portanti e sulle volte, evitando quindi opere di demolizione/sostituzione per questo tipo di strutture ed operando con interventi che si integrino con la struttura esistente senza trasformarla radicalmente come avverrebbe con altri tipi di tecniche. Il tutto con l’obiettivo finale di consolidare, adattare e riorganizzare il fabbricato per la nuova destinazione d’uso richiesta dalla committenza, ovvero la realizzazione di una struttura ricettiva di lusso.
IL CASTELLO DI POPPIANO A BARBERINO VAL D’ELSA:
PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE STRUTTURALE E FUNZIONALE
Laureanda:
CAROLINA BENEDETTI
Relatori:
Ing. MARIA LUISA BECONCINI
Ing. PAOLO FIASCHI
Ing. ANDREA MELANI
Questo studio consiste nell’analisi dello stato di fatto e nell’ipotesi di riqualificazione strutturale e funzionale di un castello in muratura risalente ai primi anni del ‘900, situato nel Comune di Barberino Val d’Elsa (FI), in Località Poppiano. Attualmente l’edifico è adibito a civile abitazione e si trova in stato di abbandono e avanzato degrado. Il progetto finale prevede la realizzazione di una struttura ricettiva di lusso.
Il lavoro effettuato si è sviluppato fondamentalmente nelle seguenti cinque fasi:
1. l’analisi storica, che ha avuto esito negativo, in quanto non è stato possibile reperire materiale relativo ai progetti originari né a quelli di successivi interventi;
2. il rilievo strutturale con operazioni non invasive, che ha permesso di ipotizzare la tessitura muraria, di individuare le tipologie di solai e di rappresentare lo stato di degrado della costruzione;
3. la modellazione e l’analisi strutturale, tramite le quali sono state evidenziate le criticità della struttura nello stato attuale, sia rispetto ai soli carichi statici che in presenza anche di azione sismica;
4. le ipotesi di intervento strutturale;
5. il progetto architettonico di massima relativo alla nuova destinazione prevista.
Rilevanti in questo studio sono state le fasi di rilievo e di realizzazione del modello numerico tridimensionale a base FEM, che hanno permesso di evidenziare le caratteristiche e le criticità strutturali del Castello di Poppiano. Il giudizio negativo circa l’attuale stato di fatto (ad oggi l’edificio non risulta idoneo all’uso) ha reso necessaria la progettazione di opere edili per il raggiungimento dei requisisti minimi di sicurezza e di capacità portante dell’edificio. Il principio ispiratore degli interventi ipotizzati tiene conto delle peculiarità architettoniche dell’edificio in oggetto e si fonda sulla conservazione non solo della componente materica ma anche del funzionamento strutturale accertato, qualora questo non presenti carenze tali da poter comportare la perdita del bene, come nel caso degli orizzontamenti e delle coperture. Le proposte progettuali sono dunque volte a garantire la conservazione del complesso architettonico limitandosi ad interventi di consolidamento sulle murature portanti e sulle volte, evitando quindi opere di demolizione/sostituzione per questo tipo di strutture ed operando con interventi che si integrino con la struttura esistente senza trasformarla radicalmente come avverrebbe con altri tipi di tecniche. Il tutto con l’obiettivo finale di consolidare, adattare e riorganizzare il fabbricato per la nuova destinazione d’uso richiesta dalla committenza, ovvero la realizzazione di una struttura ricettiva di lusso.
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