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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04152024-102444


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GROSSI, CAMILLA
URN
etd-04152024-102444
Titolo
Inventario Regionale delle Sorgenti Emissive e Biomonitoraggio Lichenico
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Paoli, Luca
Parole chiave
  • air pollution
  • air quality
  • aria
  • biomonitoraggio
  • biomonitoring
  • discarica
  • emissioni
  • emissions
  • inquinamento atmosferico
  • inventario. air
  • inventory.
  • landfill
  • licheni
  • lichens
  • qualità dell'aria
  • rifiuti
  • waste
Data inizio appello
17/05/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/05/2027
Riassunto
Lo smaltimento in discarica è ancora una delle principali opzioni per la gestione dei rifiuti. La legislazione Europea prevede una sua progressiva riduzione, nonché regole molto restrittive per la sua attuazione. Il biomonitoraggio dell’inquinamento atmosferico (inteso come l’utilizzo di organismi viventi per valutare gli effetti dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi) può contribuire significativamente alla realizzazione di politiche ambientali sostenibili e al controllo dell’inquinamento atmosferico, anche in materia di gestione dei rifiuti. Fra i vari organismi, i licheni (e anche le briofite) sono ampiamente utilizzati come indicatori degli effetti dell’inquinamento atmosferico e/o bioaccumulatori di inquinanti, poiché dipendono dall’atmosfera per il loro metabolismo. La biodiversità dei licheni epifiti e lo studio delle deposizioni di alcuni elementi di interesse tossicologico nei talli del lichene Flavoparmelia caperata L. (Hale) sono stati utilizzati come metodi di biomonitoraggio intorno a un impianto per la gestione dei rifiuti (discarica di rifiuti speciali) in Toscana, sin dal 1996. Dal 2008, il programma di monitoraggio è stato condotto con cadenza biennale. L’area di studio (9 km2) è suddivisa in 36 unità di campionamento di 500 x 500 m, secondo un disegno sistematico, intensificato intorno all’impianto. Per ciascuna stazione di monitoraggio, l’Indice di Biodiversità Lichenica (IBL) è stato calcolato come somma delle frequenze delle specie rilevate mediante un reticolo di campionamento composto da quattro subunità di dimensioni 10 x 50 cm, ognuna suddivisa in cinque quadrati di 10 x 10 cm. In parallelo, in una selezione di unità di campionamento, viene condotto anche uno studio di bioaccumulo. I quattro elementi della griglia sono posizionati sul tronco degli alberi monitorati in corrispondenza dei quattro punti cardinali, con la base di ciascuna esposizione localizzata a un metro circa dal suolo.
Nella presente tesi (con riferimento al periodo 2010 - 2020) i dati del biomonitoraggio sono stati integrati con i dati dell’aggiornamento all’anno 2019 dell’Inventario Regionale delle Sorgenti Emissive in atmosfera (I.R.S.E.) redatti per la Regione Toscana (con aggiornamento biennale o triennale). Essi consistono in una serie di dati riguardanti le emissioni di inquinanti atmosferici ascrivibili sia ad attività umane che naturali in una determinata area, con l’obiettivo di fornire per quell’area una stima della pressione da inquinamento atmosferico. Lo scopo è quello di verificare la relazione tra i dati di biomonitoraggio e i livelli di emissione associati alle fonti locali, le quali contribuiscono ad alterare lo stato della qualità dell’aria nelle aree limitrofe alla discarica.
I risultati degli studi di biomonitoraggio lichenico hanno consentito di evidenziare un aumento delle deposizioni di alcuni elementi (in particolare Cd, Cr, Fe, Ni) e una diminuzione della diversità lichenica in alcuni dei siti di monitoraggio a ridosso della discarica, escludendo allo stesso tempo un impatto significativo sul territorio circostante dovuto alla discarica. Il confronto fra i dati di biomonitoraggio con i dati delle emissioni di I.R.S.E. suggerisce una relazione fra la diffusione di specie licheniche strettamente nitrofile e le emissioni di ammoniaca (NH3) ascritte all’attività della discarica, mentre vi è solo una corrispondenza parziale per le emissioni di ossidi di zolfo (SOx) e per le deposizioni degli elementi in traccia.
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