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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04152023-135402


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PAOLI, DIEGO
URN
etd-04152023-135402
Titolo
Robo-Advisor: Studio dell'accettazione da parte degli investitori
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Giannetti, Caterina
Parole chiave
  • Fintech
  • IA
  • Prontezza tecnologica
  • Accettazione tecnologica
  • Robo-Advisor
Data inizio appello
17/05/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/05/2093
Riassunto
Fintech: la rivoluzione finanziaria digitale che ha inaugurato una nuova era di tecnologie per gli investitori.
L'avvento di forme di investimento innovative ha dato vita alla competizione per il tradizionale consulente finanziario, il cui ruolo è sempre stato determinante per garantire il buon funzionamento dei mercati. Tuttavia, il Fintech ha reso la finanza accessibile a una categoria più ampia di investitori che prima ne erano esclusi.
I modelli di business, infatti, ora danno priorità all'autonomia degli investitori, rendendo possibile la partecipazione anche a coloro che dispongono di modeste somme di denaro.
Al contrario, i servizi di consulenza tradizionali presentano spesso barriere all'ingresso che rendono difficile l'accesso ai giovani e a coloro che dispongono di risorse finanziarie limitate.
Di conseguenza, i robo-advisor con soglie patrimoniali di accesso più contenute, dematerializzazione del servizio, commissioni più basse e facilità nell’utilizzo hanno preso piede nel mercato.
Inizialmente, proposto dalle aziende FinTech statunitensi, il concetto è incentrato sulla semplificazione di un'attività complessa per renderla accessibile al grande pubblico.
Ciò si ottiene utilizzando software e algoritmi di intelligenza artificiale al fine di ridurre al minimo o eliminare totalmente l'intervento umano.
Tali strumenti elaborano una grande quantità di informazioni sulla base di parametri specifici come il profilo di rischio, gli obiettivi di investimento e il capitale disponibile. Pertanto, possono definire automaticamente strategie di investimento su misura per i singoli investitori.
Questa tecnologia è accessibile tramite applicazioni web o smartphone dagli investitori o utilizzata dai consulenti tradizionali per fornire raccomandazioni ai propri clienti.
La tendenza del robo-advisory ha guadagnato più popolarità negli Stati Uniti che in altre parti del mondo.
Sebbene i cosiddetti "nativi digitali" costituiscano il pubblico principale per la consulenza finanziaria automatizzata, è probabile che investitori “maturi”, con maggiori risorse finanziarie e abituati a forme di consulenza più tradizionali, possano adattarsi a questo cambiamento tecnologico nel prossimo futuro.
Il mercato sta già rispondendo: le banche e gli intermediari specializzati stanno iniziando a offrire consulenze automatizzate e a prepararsi alle opportunità future, mentre i regolatori stanno studiando il fenomeno per identificarne e comprenderne i rischi.
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di analizzare il comportamento degli investitori in relazione alla consulenza robotica rispetto a quei fattori che possono incidere sulla decisione di adozione del suddetto servizio; a questo proposito è stato esaminato un campione di 97 studenti dell’Università di Pisa.
Nel dettaglio, il primo capitolo presenta il fenomeno delle Fintech al fine di contestualizzare il servizio in esame, ovvero il Robo-advisor.
Dopo aver esaminato la nascita e lo sviluppo di questo servizio si è preso in analisi la parte più operativa del nuovo consulente automatizzato, descrivendone il funzionamento ed evidenziandone peculiarità e limiti, oggetto tutt’oggi di numerosi studi da parte dei ricercatori.
Il secondo capitolo entra nel merito dei fattori che influenzano l’accettazione del robo-advisor da parte degli investitori.
Dopo un breve accenno sulle teorie che si fondano sull’analisi dell’accettazione tecnologica si è deciso di entrare nel merito di queste ed analizzarne i fattori che le compongono che possono essere fattori di predizione (età, genere, sesso), fattori esterni come il Covid-19, fattori psicologici degli investitori o caratteristiche degli stessi, ed infine fattori insiti nelle caratteristiche del robo-advisor proposto.
Il terzo capitolo, di conseguenza, studia i fattori appena menzionati attraverso un esperimento condotto, presso l’Università di Pisa, su alcuni studenti della facoltà di Economia e Management.
Tale esperimento, attraverso la presentazione di due scenari speculari, ha l’obiettivo di raccogliere alcune sensazioni – connesse ai fattori menzionati – dal nostro campione, al variare dell’influenza sociale e di valutarne l’impatto sull’adozione del robo-advisor.
Nello specifico, dopo una fase iniziale di raccolta dati, si è effettuata un’attenta analisi sugli stessi e sulla presenza, all’interno dell’esperimento, di un bias (come l’order effect) al fine di elaborare dei risultati utili per la ricerca in materia ma soprattutto per le aziende che intendono sviluppare ed adottare un servizio altamente tecnologico con grandi marginalità di miglioramento.
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