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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04152020-220423


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SOCCI, SIMONE
URN
etd-04152020-220423
Titolo
LA VALUTAZIONE DEL MERITO CREDITIZIO NEL RAPPORTO BANCA-IMPRESA IN EPOCA MODERNA. POSSIBILITA' E LIMITI DELLA TECNOLOGIA
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Carlesi, Ada
Parole chiave
  • politiche creditizie
  • rating
Data inizio appello
04/05/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/05/2060
Riassunto
Il presente lavoro ha l’obiettivo di analizzare e discutere l’attuale rapporto tra banca e impresa dando rilievo alle prassi maggiormente comuni ed a come le banche oggi valutano la possibilità di concedere sostegno finanziario alle imprese.
Nel capitolo 1 si effettua una breve descrizione del contesto italiano, prima delle imprese e poi delle banche.
Vediamo che, mentre il tessuto imprenditoriale italiano non è riuscito ancora a rimuovere i vincoli che ne hanno impedito uno sviluppo ed una crescita in termini di dimensioni e competitività; le banche, pur con tutte le problematiche del caso, hanno cercato di reagire ai cambiamenti che le hanno coinvolte modificando profondamente la loro forma, la loro attività e le proprie prassi operative.
I cambiamenti macro-economici e della normativa prudenziale in ambito bancario hanno portato a marginalità unitarie inferiori per le banche, che hanno reagito all’esigenza di diminuire i costi, di aumentare i volumi e di diminuire il credito deteriorato con la messa a punto di procedure informatiche sempre più avanzate per la valutazione del merito creditizio.
Le procedure informatiche hanno appunto l’obiettivo di velocizzare ed uniformare i processi valutativi per diminuire i tempi, ridurre la necessità di impiego di lavoro, avere valutazioni più oggettive ed efficienti.
Nel capitolo 2 si analizza il funzionamento delle procedure informatiche di valutazione del merito creditizio per una specifica banca di grandi dimensioni e le valutazioni umane che devono essere fatte a corredo ed integrazione del risultato delle procedure informatiche.
Queste procedure sono diverse da banca a banca ma gli elementi analizzati sono gli stessi, seppur magari con l’utilizzo di indicatori specifici diversi e con l’attribuzione di peso diverso all’interno della valutazione.
Un ruolo assolutamente centrale è attribuito al rating, di cui se ne analizza il calcolo e le sue determinanti. La banca presa ad esame predispone un modello di rating interno, cioè autodeterminato e convalidato da BCE.
Nel capitolo 3 si analizzano i limiti che, in parte a parere personale ed in parte in modo oggettivo, possono essere riscontrati in queste procedure informatiche di valutazione.
Limiti che possono derivare da valutazioni errate, o quantomeno discutibili, di alcuni dati in determinate circostanze o proprio dalla mancanza delle informazioni necessarie.
Nel capitolo 4 si presenta l’analisi di un caso reale in cui l’azienda richiedente credito risulta del tutto non valutabile tramite le procedure informatiche e le valutazioni standard.
Si evidenziano quindi tutte le logiche utilizzate ed i ragionamenti seguiti in questo caso molto particolare nella completa disapplicazione dei modelli informatici e delle normali prassi di valutazione del credito.
Dall’analisi del caso reale e del risultato raggiunto, si giunge alla personale conclusione che per uno sviluppo economico della nostra economia nel suo complesso (tema trattato al capitolo 1) non si può prescindere dalla componente umana e dalla stretta relazione tra banca e impresa fondata su informazione corretta, completa e trasparente.
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