Tesi etd-04152019-101007 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SIMONETTI, GIACOMO
URN
etd-04152019-101007
Titolo
Studio della vulnerabilità sismica del complesso scolastico “Giotto” di Firenze
Analisi e proposte d’intervento
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Ing. Croce, Pietro
relatore Ing. Beconcini, Maria Luisa
tutor Ing. Landi, Filippo
relatore Ing. Beconcini, Maria Luisa
tutor Ing. Landi, Filippo
Parole chiave
- cemento armato
- martinetti
- muratura
- prova di taglio
- prove in situ
- sismica
- vulnerabilità sismica
Data inizio appello
06/05/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/05/2089
Riassunto
Il presente elaborato di tesi ha come obiettivo quello di valutare la vulnerabilità sismica della Scuola dell’Infanzia e Primaria “Giotto” situata a Firenze e si colloca nell’ambito della convenzione stipulata in data 12/10/2016 fra il Comune di Firenze ed il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa “Studio finalizzato alla validazione dei metodi per la valutazione speditiva della vulnerabilità sismica di edifici scolastici e impianti sportivi di proprietà del comune di Firenze”.
La vulnerabilità sismica è la predisposizione di una costruzione a subire danneggiamenti e crolli. Quanto più un edificio è vulnerabile (per tipologia, progettazione inadeguata, scadente qualità di materiali, modalità di costruzione e scarsa manutenzione), tanto maggiori saranno le conseguenze sulla struttura. Affinché gli edifici abbiano una bassa vulnerabilità la normativa attuale impone il rispetto di criteri antisismici, richiedendo che le strutture manifestino una risposta duttile alla sollecitazione tellurica.
Se da un lato non è possibile agire per modificare la pericolosità sismica di un territorio e ben poco si può fare per modificare l’esposizione al rischio sismico, dall’altro abbiamo invece molte possibilità di ridurre la vulnerabilità delle costruzioni e di attuare così politiche di prevenzione e messa in sicurezza degli edifici.
La procedura di valutazione della sicurezza degli edifici esistenti proposta dalle Norme Tecniche ha proprio lo scopo di stimare la vulnerabilità di strutture esistenti e studiare gli interventi di ripristino più opportuni.
In particolare il presente elaborato, oltre a illustrare tutti i passaggi tecnici per la valutazione della vulerabilità sismica dell’edificio oggetto di studio, si concentra sulle prove effettuate in situ per la caratterizzazione dei materiali, prove canoniche e prove sperimentali come quella a taglio messa a punto dal gruppo di ricerca dell’Università di Pisa, guidato dalla Prof.ssa Maria Luisa Beconcini e dal Prof. Pietro Croce.
Altra tematica su cui è stata posta attenzione è quella della modellazione strutturale, in particolar modo dell’effetto sulla rigidezza globale dovuto a vari tipi di solai, non essendo stato possibile considerarli rigidi senza un approfondito studio.
Infine sono state sviluppate proposte di intervento volte al miglioramento delle prestazioni nei confronti dell’azione sismica della struttura in esame.
L’elaborato è suddiviso in due parti. La prima parte tratta l’edificio storico costituito in muratura, sede delle aule adibite ad uso scolastico, mentre la seconda parte si occupa del fabbricato in cemento armato, che accoglie la palestra e le zone utilizzate per la mensa scolastica.
La vulnerabilità sismica è la predisposizione di una costruzione a subire danneggiamenti e crolli. Quanto più un edificio è vulnerabile (per tipologia, progettazione inadeguata, scadente qualità di materiali, modalità di costruzione e scarsa manutenzione), tanto maggiori saranno le conseguenze sulla struttura. Affinché gli edifici abbiano una bassa vulnerabilità la normativa attuale impone il rispetto di criteri antisismici, richiedendo che le strutture manifestino una risposta duttile alla sollecitazione tellurica.
Se da un lato non è possibile agire per modificare la pericolosità sismica di un territorio e ben poco si può fare per modificare l’esposizione al rischio sismico, dall’altro abbiamo invece molte possibilità di ridurre la vulnerabilità delle costruzioni e di attuare così politiche di prevenzione e messa in sicurezza degli edifici.
La procedura di valutazione della sicurezza degli edifici esistenti proposta dalle Norme Tecniche ha proprio lo scopo di stimare la vulnerabilità di strutture esistenti e studiare gli interventi di ripristino più opportuni.
In particolare il presente elaborato, oltre a illustrare tutti i passaggi tecnici per la valutazione della vulerabilità sismica dell’edificio oggetto di studio, si concentra sulle prove effettuate in situ per la caratterizzazione dei materiali, prove canoniche e prove sperimentali come quella a taglio messa a punto dal gruppo di ricerca dell’Università di Pisa, guidato dalla Prof.ssa Maria Luisa Beconcini e dal Prof. Pietro Croce.
Altra tematica su cui è stata posta attenzione è quella della modellazione strutturale, in particolar modo dell’effetto sulla rigidezza globale dovuto a vari tipi di solai, non essendo stato possibile considerarli rigidi senza un approfondito studio.
Infine sono state sviluppate proposte di intervento volte al miglioramento delle prestazioni nei confronti dell’azione sismica della struttura in esame.
L’elaborato è suddiviso in due parti. La prima parte tratta l’edificio storico costituito in muratura, sede delle aule adibite ad uso scolastico, mentre la seconda parte si occupa del fabbricato in cemento armato, che accoglie la palestra e le zone utilizzate per la mensa scolastica.
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