• CORPORATE GOVERNANCE PROFILI GIURIDICI SISTEMA AMM

Il primo capitolo si apre con una premessa sul fallimento del sistema dei controlli interni, e come si è arrivati alla necessità di riformare il sistema. Conseguentemente si introducono le origini del sistema monistico nella disciplina anglosassone, quale fonte di controlli più ampi, e l’introduzione di esso con la Riforma in Italia sulla ripresa di suddetto modello. Si passa, quindi, alla trattazione dei profili caratterizzanti il sistema monistico richiamando l’immancabile tecnica del rinvio al tradizionale.
Nel secondo capitolo, si affronta il significato della nozione di controllo, mettendola in rapporto anche con la funzione di amministrazione, delineando come essi si intreccino nei vari sistemi. E, dunque, alla verifica che essi configurino alternativi modelli di controllo.
Poi ci si focalizza sulla funzione di controllo nel sistema monistico, trattando le interpretazioni della disciplina. Infine, si dimostra, in chiave critica, come il sistema monistico possa rappresentare un assetto organizzativo adeguato in un contesto di obbligo alla corretta amministrazione.
Nel terzo capitolo, si affrontano le generali critiche al sistema monistico (e in particolare i problemi sulla natura organica). Dall’altra parte si traccia una mappatura della tendenza internazionale a preferire questo modello nelle società bancarie. Si introduce, così, la specifica regolamentazione per le banche in tema di amministrazione e controllo e si tratta il caso applicativo di Intesa Sanpaolo S.p.A cercando di evidenziare i vantaggi del passaggio dal dualistico al monistico.