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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04152012-174248


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SFORNA, MARCO
URN
etd-04152012-174248
Titolo
Analisi descrittiva e macroeconomica della crisi finanziaria del 2007-2010 e del ruolo del Fondo Monetario Internazionale con riferimento alla situazione economica italiana attuale e futura.
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Ruiz, Maria Laura
Parole chiave
  • crisi America Latina
  • crisi Africa
  • crisi Messico
  • crisi Argentina
  • crisi Islanda
  • Fondo Monetario Internazionale
  • crisi finanziaria
  • crisi economica
  • futuro Italia
  • crisi Italia
  • Banca Centrale Europea
  • Troika
  • leverage finanziario
  • subprime
  • crisi Russia
  • deregolamentazione bancaria
  • cartolarizzazione
  • bolla immobiliare
  • bolla speculativa
  • crisi Grecia
Data inizio appello
30/04/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/04/2052
Riassunto
La crisi finanziaria mondiale, divampata negli ultimi mesi del 2007 e terminata solo nel 2010, è stata considerata da molti economisti come la peggior crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione. Il suo sviluppo ha provocato il collasso di grandi istituzioni finanziarie, il salvataggio di alcune banche da parte dei governi nazionali e la caduta dei mercati azionari di tutto il mondo. In molti paesi il mercato immobiliare ha conosciuto una forte battuta di arresto ed un conseguente inevitabile declino. Il numero di sfratti e di pignoramenti di beni immobiliari è cresciuto in maniera esponenziale, così come la disoccupazione e gli indici di povertà. Tutto ciò ha contribuito non solo al fallimento di molte imprese, principalmente di piccole e medie dimensioni, ma anche ad una forte riduzione della ricchezza dei consumatori e a un declino dell’attività economica globale.
La crisi finanziaria, che ci apprestiamo ad analizzare, è stata innescata da una complessa interazione tra problemi di natura immobiliare e problemi di natura bancaria. Nel 2007 lo scoppio della bolla immobiliare negli Stati Uniti causò il crollo del valore dei titoli azionari del mercato americano che, con una rapidità straordinaria, contagiò anche le altre economie mondiali. Le maggiori perdite vennero registrate alla fine del 2008 quando una delle istituzioni finanziarie più importanti al mondo, la Lehman Brothers, dichiarò fallimento scatenando il panico sui mercati finanziari.
Con il presente lavoro approfondiremo, inoltre, le risposte dei governi e delle banche centrali per fronteggiare la crisi, avvalendoci anche di strumenti macroeconomici come il modello IS-LM. Le misure adottate si sono concentrate principalmente su politiche fiscali che hanno stimolato l’economia, su politiche monetarie espansive e su salvataggi di società private, soprattutto banche, da parte delle istituzioni pubbliche. Sebbene ci siano state delle ricadute, la crisi finanziaria si è arrestata nel 2010 ma, ad oggi, i problemi più rilevanti riguardano le difficoltà di alcuni paesi nel rifinanziare il proprio debito sovrano a scadenza, generando timori sui mercati per possibili default futuri di alcuni stati.

Una volta terminato lo studio delle cause e delle possibili conseguenze generate dalla crisi finanziaria mondiale, sposteremo la nostra attenzione sul ruolo del Fondo Monetario Internazionale durante le crisi passate e quelle attuali. Focalizzeremo, inoltre, la nostra attenzione sulle politiche economiche consigliate da questa organizzazione internazionale ai paesi che hanno richiesto il suo aiuto, valutando da un punto di vista economico e macroeconomico gli effetti di tali direttive.

Infine, analizzeremo la situazione economica del nostro paese approfondendo il problema del rapporto tra debito pubblico e PIL e svilupperemo una simulazione sul futuro dell’Italia nel caso in cui la salute delle finanze pubbliche dovesse aggravarsi, costringendo il paese a dover dichiarare il default e ad uscire dall’unione monetaria europea.
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