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Questo elaborato cerca di spiegare ed analizzare i rapporti in linea diretta e non, tra Ucraina, Russia ed Europa più in generale, in funzione del percorso storico che porterà al 24 Febbraio 2022, giorno in cui ebbe inizio l’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina. Questo evento ha scosso sicuramente l’intero continente Europeo e ha visto coinvolti, anche se indirettamente, molti altri stati, con ripercussioni in termini di sicurezza, politica, economia e diritti umani.La fine della Seconda Guerra Mondiale andò a modificare nuovamente e permanentemente i confini ucraini, in particolare la Polonia cedette all’Unione Sovietica la Galicia e Volhynia, la Bukovina del nord fu riconosciuta come parte dell’Ucraina e il governo della Repubblica Ceca cedette all’Unione Sovietica la Transcarpathia. Secoli di vita di frontiera hanno reso l'identità ucraina debole e confusa. Il paradosso della Russia nata dalla Rus' di Kiev nel IX secolo e le conseguenti oppressioni che Mosca ha inflitto ai ‘’piccoli russi’’, di cui l'holodomor degli anni Trenta è solo un esempio, hanno distrutto ogni convinzione e ogni spirito patriottico del popolo ucraino. Il Cremlino ha sempre reagito con più o meno forza a qualsiasi segnale di nazionalismo proveniente da Kiev. Questo è stato evidente durante il processo di indipendenza dell'Ucraina negli anni '80 e '90 del secolo scorso, così come durante la Rivoluzione Arancione del 2004-2005 e gli eventi del 2013-2014 che verranno descritti in questo elaborato.