Tesi etd-04132022-140404 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ESPOSITO, SUSANNA
URN
etd-04132022-140404
Titolo
L’ ATTRIBUZIONE DELLA RESPONSABILITA’ PER CRIMINI INTERNAZIONALI IN CASO DI JOINT CRIMINAL ENTERPRISE
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marinai, Simone
Parole chiave
- criminal
- crimini
- enterprise
- internazionali
- joint
- resposabilità
Data inizio appello
02/05/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/05/2092
Riassunto
La disciplina del concorso di persone nell’ambito del Diritto Penale Internazionale è soggetta ad uno sviluppo peculiare. Questa branca di Diritto Internazionale si caratterizza per la presenza di crimini che hanno una dimensione cosiddetta “massiva” tale da implicare la partecipazione di un numero molto elevato di soggetti.
Crimini quali il genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra si connotano per la caratteristica della “massività”, elemento che li qualifica e pone parecchie difficoltà nel confronto con il principio di responsabilità individuale.
Per tale ragione risulta malagevole per i giudici individuare l’esatta responsabilità del singolo, e tanto più ciò è dato dal fatto che questo si trova spesso incardinato in una struttura di grandi dimensioni, sia essa di natura militare, amministrativa o politica.
Le Corti Penali Internazionali, tenuto conto di questa difficoltà, hanno tentato di elaborare delle teorie concorsuali in grado di analizzare e far fronte alla complessità del fenomeno della criminalità collettiva al fine di rendere imputabili i vertici politici e militari quali diretti autori delle atrocità e violazioni dei più fondamentali diritti umani perpetrate durante i loro regimi.
I modelli teorici elaborati in sede giurisprudenziale che hanno tentato di coniugare l’istanza garantista del principio di responsabilità penale individuale e la dimensione massiva dei crimini internazionali sono due e sono i seguenti: Joint Criminal Enterprise nel tribunale per la Ex- Jugoslavia e Indirect Co- Perpetration nella Corte Penale Internazionale permanente.
Lo scopo che si propone la presente tesi è dunque quello di esaminare l’origine, gli elementi strutturali e al tempo stesso le inevitabili sovrapposizioni di queste due distinte forme di compartecipazione criminosa che fanno emergere le relative criticità.
Oltre a ciò, si tenterà di capire se il modello di Joint Criminal Enterprise sia adeguato a ricoprire un ruolo, seppur marginale, nei futuri sviluppi giurisprudenziali delle Corti Internazionali o se sia invece destinato ad essere soppiantato totalmente da altri paradigmi concorsuali.
Crimini quali il genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra si connotano per la caratteristica della “massività”, elemento che li qualifica e pone parecchie difficoltà nel confronto con il principio di responsabilità individuale.
Per tale ragione risulta malagevole per i giudici individuare l’esatta responsabilità del singolo, e tanto più ciò è dato dal fatto che questo si trova spesso incardinato in una struttura di grandi dimensioni, sia essa di natura militare, amministrativa o politica.
Le Corti Penali Internazionali, tenuto conto di questa difficoltà, hanno tentato di elaborare delle teorie concorsuali in grado di analizzare e far fronte alla complessità del fenomeno della criminalità collettiva al fine di rendere imputabili i vertici politici e militari quali diretti autori delle atrocità e violazioni dei più fondamentali diritti umani perpetrate durante i loro regimi.
I modelli teorici elaborati in sede giurisprudenziale che hanno tentato di coniugare l’istanza garantista del principio di responsabilità penale individuale e la dimensione massiva dei crimini internazionali sono due e sono i seguenti: Joint Criminal Enterprise nel tribunale per la Ex- Jugoslavia e Indirect Co- Perpetration nella Corte Penale Internazionale permanente.
Lo scopo che si propone la presente tesi è dunque quello di esaminare l’origine, gli elementi strutturali e al tempo stesso le inevitabili sovrapposizioni di queste due distinte forme di compartecipazione criminosa che fanno emergere le relative criticità.
Oltre a ciò, si tenterà di capire se il modello di Joint Criminal Enterprise sia adeguato a ricoprire un ruolo, seppur marginale, nei futuri sviluppi giurisprudenziali delle Corti Internazionali o se sia invece destinato ad essere soppiantato totalmente da altri paradigmi concorsuali.
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